Apertura e confronto per evitare lo spopolamento scolastico nella Valle degli Iblei: lungo pomeriggio di confronto a Cassaro

Valle degli Iblei-Una piccola grande scuola” è stato il tema conduttore moderato dal segretario generale della Cisl Scuola territoriale

Apertura e confronto per evitare lo spopolamento scolastico nella Valle degli Iblei e rilanciare l’offerta formativa insieme al mantenimento dei posti di lavoro. Un lungo pomeriggio di confronto a Cassaro, nella sala riunioni di Palazzo Carfì, che la Cisl Scuola Ragusa Siracusa ha voluto organizzare per riunire tutte le parti interessate al settore.

Valle degli Iblei-Una piccola grande scuola” è stato il tema conduttore moderato dal segretario generale della Cisl Scuola territoriale, Giovanni Migliore, alla presenza del segretario generale della Usr Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, del segretario generale della Ust Cisl Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, della segretaria generale della Cisl Scuola Sicilia, Francesca Bellia, dall’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Emilio Grasso, del sindaco di Cassaro, Mirella Garro, e dei primi cittadini dei centri interessati.

Un incontro operativo, utile a fare il focus sulla situazione delle scuole del territorio – ha detto Migliore – Vengono fuori, inevitabilmente, situazioni di difficoltà figlie di quello spopolamento di queste aree. A Cassaro c’è un’unica classe che garantisce i cinque anni scolastici della Primaria e una per i tre anni della secondaria di Primo grado. All’unica sezione di scuola dell’Infanzia siamo riusciti a far arrivare una docente di potenziamento per garantire il tempo pieno. La situazione comincia a peggiorare anche a Buscemi dove i bambini presenti saranno inseriti in una multiclasse; alunni di prima e di seconda che studiamo insieme ma con programmi diversi”.

È un’area del nostro territorio che va salvaguardata a partire dalla scuola – ha sottolineato il segretario generale della Ust, Paolo Sanzaro – Da tempo denunciamo il rischio spopolamento di queste aree e, con esso, il chiaro rischio di non avere futuro. Salvaguardare la scuola, con una offerta formativa adeguata, è uno dei punti nevralgici per lo sviluppo della Valle degli Iblei. La scuola rappresenta l’anima pulsante di una comunità ed è luogo fisico di appartenenza. Tutti i soggetti coinvolti devono farsi carico, ognuno per la propria competenza, di garantire l’offerta scolastica in quest’area, magari rinforzando quella rete tra Comuni e istituzioni che servirà, anche, a mantenere tanti posti di lavoro di docenti e personale che quotidianamente si spendono.”

E al “diritto all’istruzione” si è appellata la segretaria generale della Cisl Scuola Sicilia, Francesca Bellia. “Garantire questo diritto – ha sottolineato – è un obbligo morale e istituzionale. Garantire i bambini e garantire l’occupazione significa rispettare la dignità di queste aree”.

Questioni che sono state recepite dall’assessore Lagalla e dal dirigente dell’Usp Grasso. Un’apertura al dialogo che ci sembra assolutamente positiva – ha commentato al termine il segretario generale della Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio – Ci siamo calati dentro il territorio per comprendere lo stato delle cose, ascoltare dai diretti protagonisti e proporre, da subito, con i soggetti competenti, le possibili soluzioni. Mantenere viva la scuola in questo territorio, significa mantenere in vita obiettivi di sviluppo. Contro lo spopolamento occupazione non possiamo subire quello scolastico. Tutti siano parti diligenti per affrontare il problema”.


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