S’innamora sempre più del Teatro il numeroso pubblico che in queste sere d’estate assiste alle manifestazioni del 16° Festival del Mediterraneo organizzato dal Comune di Canicattini Bagni, grazie alla collaborazione di tante realtà associative, attività produttive, gruppi, artisti e cittadini, e curate dall’Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo guidato da Loretta Barbagallo.
Il Teatro amatoriale, in particolare quello dialettale, con le sue commedie brillanti, diverte e arricchisce l’offerta culturale, con il compiacimento del Sindaco Marilena Miceli e di tutta l’Amministrazione comunale, grazie al lavoro e alla professionalità delle due Compagnie teatrali della città, “Le Maschere” e “Il Sipario”, che in questi anni, con le loro rassegne hanno, non solo coinvolto sempre più amanti del palcoscenico a misurarsi con quest’arte millenaria, ma sensibilizzando notevolmente il territorio.
E così, dopo il successo de Le Maschere, nella serata di ieri, mercoledì 21 Agosto, sul palco di via XX Settembre a Canicattini Bagni gli applausi e gli apprezzamenti del numeroso pubblico, sono stati riservati alla Compagnia teatrale “Il Sipario”, che ha messo in scena “Benvenuti al cimitero”, la commedia brillante in due atti firmata da Eva De Rosa e Massimo Canzano, con la regia di Valeria Palmieri, audio e luci di Aurora Lacanna e Chiara Netti, con la quale qualche mese addietro ha chiuso in bellezza la sua fortunata ed intensa stagione teatrale al Teamus di via Antonino Uccello.
Allucinogena, psichedelica, paurosa, ma soprattutto divertente, la commedia di Eva De Rosa e Massimo Canzano, coppia ormai collaudata e consolidata del Teatro italiano, ha anche momenti di riflessione sulla necessità di “dialogo” all’interno della coppia ma più in generale tra gli esseri umani, per capirsi e confrontarsi nel reciproco rispetto.
La commedia, scritta a quattro mani da Eva De Rosa e Massimo Canzano, coppia ormai collaudata e consolidata del Teatro italiano, tratta della strana vicenda vede protagonista una coppia in crisi, lei, Perla interpretata da Franca Bordonaro, e lui, Guido, personaggio impersonato da Luigi Fidone, che non riesce più a comunicare e a capirsi.
Tra un continuo e giornaliero litigio, i due decidono di concludere la loro esperienza di coppia , ponendo fine alla loro lunga storia d’amore, intraprendono un ultimo viaggio.
Ma come capita sempre in questi casi, gli imprevisti sono dietro l’angolo e la loro auto si ferma improvvisamente e i due, sbagliando strada si ritrovano in un’antica cripta etrusca, a Civita “la città che muore”.
I due malcapitati, dopo aver ingerito dei funghi allucinogeni, passeranno attimi di puro terrore. Tuoni fragorosi, risa di streghe in lontananza e personaggi dell’aspetto inquietante, insomma Guido e Perla hanno come l’impressione di essere i protagonisti di un vero incubo dal quale non c’è via d’uscita.
Ecco che allora i due faranno la conoscenza di diversi personaggi come il bizzarro marchese Chitemort (Paolo Sipala), lo strampalato maggiordomo Astrubale (Paolo Marcì); l’inquietante governante Desdemona (Rosalba Veneziano), il dottore folle Oronzo (Rocco Lacanna) e la cameriera esaltata Gertrude (Maria Carmen Di Stefano) e poi i simpaticissimi fantasmini effeminati, in tutù e scarpette da danza classica, Barnaba (Federico Gionfriddo) ed Enea (Oscar Amenta).
Momenti di puro divertimento e risate che nel secondo atto lasciano spazio, come si diceva, alla riflessione, perché, per quanto assurda, la vicenda vissuta da Perla e Guido, porta in se un messaggio per tutte le coppie, ovvero, che durante il cammino insieme potranno presentarsi occasioni di scontri e crisi che possono essere superati e “aggiustati” solo se si comunica, dialogando, aprendosi e confrontandosi per trovare insieme la soluzione.
E così i due protagonisti, da tempo uno contro l’altro schierati, pieno di odio e di rancore, faranno tesoro del messaggio e dell’insegnamento che la casualità ha messo a disposizione, trovando il coraggio di parlarsi e, mentre i soccorritori, allertati dalla sorella di Guido (Lucia Sbriglio), li porteranno in salvo, ritroveranno anche l’amore perduto.
Un finale a lieto fine, in bellezza, che è piaciuto tanto al pubblico che non ha fatto mancare applausi e apprezzamenti per la Compagnia “Il Sipario”, reduce quest’anno da un tour di successi che l’ha vista in scena nei più importanti teatri siciliani, e ancora per un anno protagonista a fianco della Polizia Stradale di Siracusa, corpo a cui appartiene nella vita di tutti i giorni il regista e attore Paolo Sipala, nella messa in scena dello spettacolo “Icaro junior”, il progetto sulla sicurezza stradale portato in giro nelle scuole della provincia aretusea e al Teatro Vasquez di Siracusa.
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