Hanno frequentato l’ambito corso di cantiniere e sostenuto gli esami, ma ad oggi non hanno avuto né i rimborsi né l’attestato finale. È la storia, forse una delle tante che interessano il mondo della formazione in cui si sono ritrovati dei ragazzi di Palazzolo Acreide, Ferla e Pachino.
Dopo aver seguito per un anno le lezioni al “Ciapi” di Priolo, sono ancora in attesa di ricevere le indennità che gli spettavano, spiccioli utili per le spese che hanno sostenuto almeno per spostarsi dai comuni montani a Priolo e senza attestato, che gli permetta di cercare lavoro con la qualifica per la quale avevano studiato.
“Abbiamo avuto diverse occasioni – spiega uno degli allievi – ma al momento del colloquio ci trovavamo senza attestato o comunque con qualcosa che attesti le nostre competenze. E fino ad oggi, nonostante le continue richieste all’ente, nessuno riesce a darci risposte certe”. Eppure, almeno con l’attestato, qualcuno di loro avrebbe potuto trovare un lavoro in una delle tante aziende sparse per questo territorio, anche perché il corso è stato pure ben fatto e quindi potrebbe rappresentare davvero una risorsa per il settore che necessità di cantinieri.
Nell’attesa, i giovani rinnovano l’appello a quanti vogliano prendersi carico di questa istanza, perché si tratta di ragazzi che aspirano ad entrare nel mondo del lavoro, con la speranza e il sogno di non dover partire lontano da questa terra. Intanto i corsisti continuano a sperare, spesso nell’indifferenza di chi dovrebbe aiutarli. Ma questa, forse, non è una novità…
Maurizio Aiello
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