Autoisolamento e denuncia all’azienda sanitaria: gli obblighi per chi rientra anche negli iblei dalle “zone rosse”

Per chi non rispetterà il provvedimento conseguenze sanzionatorie previste dall'articolo 650 del codice penale. E l'assessore Aiello annuncia i primi controlli

Chiunque provenga dalla Lombardia o dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Verbania-Cusio-Ossola e Vercelli dovrà autodenunciare la propria presenza sul territorio. A stabilirlo sono le ordinanze numero 3 e 4 dell’8 marzo emanate dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus in materia di igiene e sanità pubblica.

In sintesi per evitare il diffondersi del contagio in Sicilia, chiunque a partire dal 25 febbraio scorso abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio o sia transitato nei territori già citati dovrà comunicare il Comune in cui intende soggiornare, contattare l’azienda sanitaria territoriale, contattate il proprio medico di medicina generale o pediatra, registrarsi nel sito www.costruiresalute.it e soprattutto osservare il regime di isolamento domiciliare fiduciario per un periodo di 14 giorni, osservando il divieto di spostamento e viaggi, di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza.

La mancata osservanza degli obblighi comporterà conseguenze sanzionatorie previste dall’articolo 650 del codice penale che prevede l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a duecentosei euro.

Da oggi vigileremo con le forze di Polizia – dice l’assessore Maurizio Aiello – se vi rendete conto di qualche comportamento scorretto o situazione anomala potete segnalarlo direttamente a me via WhatsApp nella massima serenità e tranquillità. Segnalerò direttamente agli organi competenti”


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