Luci e ombre nelle prime due giornate. Il Palazzolo si arrende a un Catania cattivo sotto porta e salvato dal proprio estremo difensore Paterniti (migliore in campo, anche in gol) in una gara davvero particolare, dove paga qualche black out e poco cinismo nel momento in cui la gara doveva essere riaperta. Il 9-2 finale lascia tanto amaro in bocca, poichè risulta ingiusto, nella larghezza, e penalizzante per una prestazione non di certo perfetta, ma neanche da buttar via. Tuttavia, non mancano le polemiche nei confronti di un arbitraggio che lascia totalmente insoddisfatti la dirigenza, lo staff tecnico e i giocatori del Palazzolo.
Mister Silvestri si affida a Caruso, Anderson, Campanella, Perez e Mongelli dal primo minuto e crea quasi subito qualche pericolo alla porta di Paterniti, in stato di grazia in due importanti occasioni. Il Catania, invece, quando attacca, fa molto male e riesce a passare per due volte grazie alle marcature di Zurlo e Catarino. Forte del vantaggio, il Catania, nella seconda frazione, amministra e lascia che sia il Palazzolo a scoprirsi. Mentre Paterniti sventa le sortite offensive dell’ottimo Perez e del volitivo capitan Campanella, il Catania va sul 4-0, grazie alla punizione di Fred e alla bordata dello stesso Paterniti, dalla sua porta.
Il Palazzolo è tutt’altro che arrendevole, ma la rete di Fred vale il 5-0, con cui si conclude la seconda frazione, tagliando le gambe ai gialloverdi adesso costretti a fare un miracolo. La rabbia sale e chiama la reazione, visti i già cinque esagerati gol di scarto maturati. Perez si carica la squadra sulle spalle e, con una punizione magistrale e una giocata delle sue, accorcia le distanze per due volte. Sul 2-5, il Catania comincia ad avere veramente paura e commette qualche errore, salvato, però, da super Paterniti: Mongelli, infatti, si conquista un penalty, che il portiere rossazzurro neutralizza.
Lo stesso attaccante del Palazzolo, poco dopo, manda alta una rovesciata da posizione davvero favorevole. A questo punto, il vigore della squadra di mister Silvestri viene definitivamente travolto da un gran gol di Corosiniti e dall’espulsione di Anderson, che si trova sventolato il secondo cartellino giallo per un fallo subito ma avvertito come simulazione dai direttori di gara. L’episodio taglia le gambe ai gialloverdi e apre la strada alle reti di Zurlo, Palmacci e Fred.
“Sono orgoglioso dei miei ragazzi, innanzitutto – dice il presidente Luca Lumia – Abbiamo ricevuto i complimenti di tantissima gente che ha visto la gara e che ha confermato che il punteggio è largo per quanto fatto oggi dal Palazzolo. Ci siamo trovati di fronte ad uno squadrone, il Catania, che già conosciamo. Peccato per le occasioni del terzo tempo, eravamo sul punto di riaprirla, ma è stato molto bravo Paterniti. Se, poi, ci si mettono anche gli arbitraggi a condizionare la partita, non c’è speranza neanche per la compagine più forte“.
Da qui, è un’escalation di tuoni da parte del presidente del Palazzolo, che sfoga la sua disapprovazione: “Sono assolutamente contrariato. Si è ripreso da dove si era finito, ovvero con degli arbitraggi che lasciano assolutamente a desiderare. Sembra che ci sia la volontà di indirizzare le gare in un certo modo. Non che il Catania abbia bisogno di aiuti, s’intende, ma se oltre alla forza dell’avversario, ci si aggiunge qualche decisione di troppo a sfavore, le partite potrebbero anche non essere giocate, a questo punto“.
Palazzolo straordinario, quasi perfetto nella seconda partita. Quasi, perché tre reti sono state subite e la Sambenedettese ha sfiorato la vittoria poco prima della rete decisiva gialloverde, ma la squadra di Sirio Silvestri ha gettato il proprio cuore davvero oltre l’ostacolo, dimostrando una qualità psicologica superiore a qualunque altra compagine nella stessa barca. Con tre punti di penalità e il 9-2 della prima giornata, per chiunque sarebbe stato complicato trovare la giusta forza per affrontare un altro colosso storico, la Sambenedettese. Eppure, il Palazzolo riesce a travolgere un grande avversario, portandosi a 0 punti in classifica e cominciando una grande rimonta, a partire dalla gara di domani contro Lamezia, assolutamente da vincere.
Con coach Silvestri e Anderson in tribuna, entrambi squalificati (torneranno nella gara di domattina), il Palazzolo ritrova Zagami, assente contro il Catania. Proprio Zagami, insieme ai superlativi Garofalo, Caruso e Missale, trascinerà i suoi verso il successo. La partita inizia già con ritmi alti e, nei primissimi minuti, Caruso da un lato e Del Mestre dall’altro compiono dei prodigi. Il Palazzolo, però, gioca meglio degli avversari e sfiora il vantaggio per due volte con altrettante meravigliose acrobazie di Perez, entrambe sul fondo di un soffio.
È il preludio al gol: Mongelli si conquista una punizione e la scaraventa alle spalle di Del Mestre, Palazzolo in vantaggio. La gara perfetta dei ragazzi cari al patron Cutrufo continua senza esclusione di colpi, premiata dal 2-0 di un monumentale Missale. Finisce per 2-0 la prima frazione. Nella ripresa, la Sambenedettese alza i ritmi, ma il Palazzolo risponde a dovere e tiene botta magistralmente. Tuttavia, i marchigiani accorciano le distanze con un gol-non gol di Josep Jr, tra le proteste dei siciliani, convinti che la palla sia uscita dopo aver sbattuto sulla traversa. Contrastata dalla grande prestazione palazzolese, la Sambenedettese si affida ad una prodezza in rovesciata di Moran per pareggiare i conti, mentre Caruso, un minuto dopo, para un “quasi rigore” e salva un punteggio già ingiusto.
Nella terza frazione, la caparbietà del Palazzolo viene premiata, con Alisson che mura un tiro di Del Mestre. La palla carambola velocemente dentro la rete, mettendo fuori causa l’estremo difensore avversario e riportando in vantaggio i gialloverdi. La punizione di Moran, però, ristabilisce il pari e ci pensa Missale, con un altro tiro libero a firmare il definitivo sorpasso a meno di un giro d’orologio alla fine del match.
“Dedichiamo il successo al presidente Lumia e al patron Cutrufo, i cui sacrifici sono fondamentali per vivere questa fantastica esperienza – dice capitan Campanella a fine gara – La beffa dello scorso anno, l’ingiusta sconfitta di ieri, la penalizzazione. Erano troppe le motivazioni per non vincere oggi. Ci siamo riusciti con una prestazione maschia e adesso siamo pronti a cominciare il nostro vero campionato. Domani contro Lamezia guai ai cali di concentrazione”.
Dello stesso avviso di Salvo Campanella, è Zagami: “Felice che il mio ritorno in campo si equivalso ad un successo, ma questa è la vittoria del gruppo, complimenti a tutti i miei compagni. Una dedica va anche al mister che oggi ha sofferto in tribuna. Anche se è difficile, la testa è già a domani, non vediamo l’ora di prenderci altri tre punti, li meritiamo”.
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