“Benché donna…” a Palazzolo Acreide un confronto su storie di azione e intraprendenza al femminile

Il confronto, moderato dalla giornalista Federica Puglisi, ha accolto le testimonianze di imprenditrici, amministratrici e donne impegnate in ambiti cruciali della società

Si è tenuto sabato 23 novembre a Palazzolo Acreide un affollato incontro promosso dalla locale sezione di Cna, dalla Fidapa di Palazzolo Acreide e dall’associazione Dahlia. Il confronto, moderato dalla giornalista Federica Puglisi, ha accolto le testimonianze di imprenditrici, amministratrici e donne impegnate in ambiti cruciali della società.

Dopo i saluti di Ileana Pisana presidente di Fidapa sono intervenute Salvina Bologna dell’associazione Dahlia e Itria Valvo, consigliere comunale. Ha introdotto i lavori Gianpaolo Miceli vice segretario di Cna Siracusa indicando le evoluzioni della presenza femminile nel mercato del lavoro e delle imprese e chiarendo il valore assoluto dell’impronta femminile nella crescita del paese nonostante il grave ritardo del paese rispetto altre realtà europee.

È seguito l’intervento di Rosanna Magnano presidente di Cna Impresa Donna Siracusa che ha illustrato dati significativi sui limiti che l’Italia sconta nella determinazione di una reale parità partendo da disuguaglianze salariali e di opportunità. A seguire le testimonianze di Marilena Miceli, Sindaco di Canicattini Bagni, Loredana Puglisi, imprenditrice agroalimentare che ha reagito con forza ad un grave incidente di lavoro valorizzando la propria azienda, Marcella Monaco dell’azienda Corsino e vice presidente nazionale dei giovani di Cna che ha espresso il grande valore della famiglia e del ruolo centrale della donna capace di tenere coesione sociale e sviluppo economico, un concetto ripreso da Masha Gallitto operatrice turistica e vice presidente nazionale di Cna Turismo che ha portato una testimonianza di un passaggio culturale importante dalla Russia alla Sicilia. Infine Mirella Garro, sindaco di Cassaro ma anche operatrice presso la casa circondariale di Cavadonna che ha dato una suggestione sulla forza delle donne e sulla capacità di prendersi carico responsabilmente anche delle situazioni più difficili e irrisolvibili.

Un momento di grande condivisione che ha posto al centro la necessità di cambiare già dalla scuola e dalla famiglia il racconto e le sorti di una parità di genere altrimenti irraggiungibile.


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