Buccheri: E’ volta al termine la XVII Edizione del Med Fest, tra musica, gastronomia e i tradizionali fuochi

“Il Medfest, per questo borgo e questa nostra terra, è un appuntamento importante. In questi anni è notevolmente cresciuto, grazie alla forza degli organizzatori, che hanno scommesso tutto per consegnare alla storia una delle più belle manifestazioni siciliane”. E’ quanto ha detto Aldo Baglio, che insieme a Giovanni Storti e Giacomo Porretti formano il trio comico popolare “Aldo, Giovanni & Giacomo”. Il comico, in un momento di relax nella sua bellissima villa buccherese, dove trascorre un periodo di vacanze prima di riprendere l’attività artistica, ha fatto capolino in piazza Fratti per assistere alla sfilata dei Tamburi di Buccheri, all’arrivo del corteo storico e all’esibizione degli artisti.

Il comico, accompagnato dal sindaco Gaetano Pavano ha proseguito per le viuzze buccheresi degustando i cibi della cucina medievale. Una lunga festa anche per le migliaia di visitatori – riconfermate le degli ultime tre edizioni – che si sono riversate sulle vie del borgo montano per rivivere con curiosità atmosfere, suoni, visioni e sapori secolari. Tra essi erano presenti anche l’assessore Regionale ali Beni culturali e all’Indentità siciliana Amleto Trigilio, il presidente della Provincia Regionale di Siracusa Nicola Bono, il presidente del consiglio provinciale Michele Mangiafico e il deputato regionale Vincenzo Vinciullo che hanno confermato il proprio apprezzamento per la qualità della manifestazione: “Il Medfest è oramai ritenuto un appuntamento fisso dell’estate siracusana e dell’intera provincia- ha detto il presidente Bono – Grazie all’impulso dell’amministrazione comunale di Buccheri e al piccolo sostegno economico messo in campo dalla nostra Provincia, questo comune riesce ad attrarre migliaia di spettatori e visitatori perché regala uno spettacolo di notevole valenza culturale ed enogastronomia”.

Diversi esponenti politici regionali e provinciali e dei comuni della provincia di Siracusa, Catania e Ragusa sono arrivati a Buccheri per assistere agli spettacoli. Il Medfest giunto alla diciassettesima edizione, quest’anno ha avuto come filo conduttore il tema “Peccato & Castità”. L’iniziativa infatti è fortemente voluta dal sindaco di Buccheri Gaetano Pavano, ideata e organizzata dall’assessore al Turismo e alla Cultura Liliana Nigro – nella veste anche di direttore artistico – e patrocinata dalla Provincia Regionale di Siracusa, dall’Assessorato regionale al Turismo, Beni Culturali, Identità siciliana, dall’assessorato regionale dell’Attività produttive Camera di Commercio, Unione dei Comini “Valle degli Iblei” e da diversi sponsor. Anche quest’anno è arrivato da Assisi il responsabile dei Tamburi di Assisi, Andrea Vallesi che ha apprezzato la manifestazione sottolinendo che la scuola dei Tamburi di Assisi ha permesso la formazione di altri gruppi di Tamburi. “Il Medfest – ha detto Andrea Vallesi – ti coinvolge così tanto che ogni anno organizzo le mie ferie in funzione della manifestazione di Buccheri. In questo borgo c’è un po’ del mio cuore e ogni anno sono presente per apprezzare gli spettacoli medievali”.

Sono state giornate indimenticabili a Buccheri, il Medfest ci ha accolto con calore e noi abbiamo cercato di trasmettere la nostra musica”. E così è stato per Aldo Lundari e il suo gruppo composto da Giacomo Carveni, Vanni Terzi, Emanuele Maniscalco, Aurelio Pizzuto che hanno proposto musica etnica mediterranea. Tra gli spettacoli di punta l’accademia dei Remoti, con lo spettacolo su trampoli “Sogni”,fantastica rappresentazione tra fuochi e acrobazie. Esordio sontuoso – sabato 18 agosto – quello del Corteo storico che si è snodato tra le strade cittadine accompagnato dall’immancabile “colonna sonora” dei tamburi. In testa il gruppo di suonatori di Buccheri, in veste rossa e gialla, seguiti dalle percussioni e dalle bandiere provenienti dai paesi vicini: Giarratana, Cassaro, Noto, Castelvetrano e Priolo. A sfilare abiti e strumenti dell’epoca curati dall’Associazione Madrigale: guerrieri, dame e signori, balie con bimbi in antiche carrozzine, e imponenti figure religiose.

Nel contempo, a un centinaio di metri, nella piazza centrale di Piazza Roma si raccontava – grazie alla bravura e all’incantevole scenografia lo spettacolo dei burattini che hanno rappresentato “A rasta ri basilico” della compagnia Teatro Skenè, mentre il Tir Na Nog, con ritmi e suoni medievali ha contaminato la piazza. Alla scalinata della chiesa di Sant’Antonio, gremita in ogni spazio, gli spettatori hanno assistito in piazza Fratti allo spettacolo dell’accademia dei Remoti. Ed ancora Marco Selvaggio con “The hang Player”, il quintetto femminile “Shannon’s Wind e i giocolieri e artisti di strada.

E ancora: la rappresentazione di un banchetto dell’Anno Mille, artisti di strada e musiche celtiche, fino al quartiere del Castello dove le numerose “Taberne” hanno offerto cibi succulenti fino alle prime ore dell’alba. C’era perfino la “granita da niviera”, quella cioè anticamente preparata con la neve e i succhi della frutta stagionale.  A piazza Fratti è stata festa per i giovani, non solo della provincia e non solo siciliani: chi proveniva da Bergamo, da Roma, Torino, Venezia, Firenze e chi dal lontano New Jersey – vicino New York – in un’atmosfera che ha unito tutte le culture.

E l’epilogo – domenica 19 agosto – non ha deluso: la diciassettesima edizione si è chiusa con l’attesissimo spettacolo pirotecnico dei fratelli La Rosa di Bagheria allestito nella vallata di Goso, definito dal direttore artistico Liliana Nigro, un “immenso fiume di fuoco che ha squarciato le tenebre del “Peccato” illuminando la “Castità che ogni uomo intende raggiungere nel cammino terreno”. Il Medfest si è concluso alle prime luci dell’alba con il concerto del gruppo “acqui cavuri” che hanno proposto musica etnica mediterranea con melodie greche, balcaniche, turche, arabe e albanesi mescolato dai ritmi siciliani, salentini e napoletani che per una sera hanno dimostrato che la cultura e la musica non hanno barriere.
 


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo