Buccheri, gettoni di presenza. L’opposizione replica al sindaco e al presidente del Consiglio comunale

Intervengono il capogruppo di minoranza Seby Bennardo e il consigliere indipendente Riccardo Parisi

A seguito del Consiglio comunale del 26 febbraio scorso e alle successive dichiarazioni del sindaco Caiazzo e del presidente Inganné, intervengono il capogruppo di minoranza Seby Bennardo e il consigliere indipendente Riccardo Parisi. Ecco la nota integrale, prima di Bennardo:

In questi ultimi mesi la maggioranza sembra essersi finalmente svegliata dal torpore di questi anni, ovviamente senza esagerare, visto che ancora una volta non aveva il numero legale per far iniziare il Consiglio Comunale. In questo momento di lucidità essa ha chiesto di conferire i gettoni di presenza dei Consiglieri alle politiche sociali del nostro Comune. Una proposta strumentale, alla quale nemmeno i suoi membri hanno votato compatti, visto che anche un consigliere di maggioranza ha espresso voto contrario. Signor sindaco forse sarebbe il caso di imparare a dire la verità.

Sin dal primo giorno di Consiglio comunale abbiamo chiesto che queste somme vengano destinate a qualcosa di utile alla nostra comunità, ma i consiglieri di maggioranza hanno sempre bocciato tale richiesta. È semplice pensare che la loro proposta del 26/02  rappresentanti l’ennesimo spot elettorale in vista delle prossime elezioni. Così come fatto in passato, nella seduta del 26 avevamo proposto che tali gettoni venissero destinati per effettuare le dirette dei consigli comunali, ma la maggioranza ha chiesto di destinarli ai Servizi Sociali, ed ecco perché in uno spirito collaborativo abbiamo aderito alla proposta del consigliere indipendente Parisi di dividere gli importi tra lo streaming e il sostegno alle politiche sociali. Non siamo e non saremo mai contrari alla possibilità che dei fondi vengano destinati alle politiche sociali, certo però ci chiediamo perché questa proposta arrivi solo a pochi mesi dal voto e perché alla proposta di dividere gli importi si sia addirittura bloccato il confronto.

Ancora una volta infatti mi vedo costretto a sottolineare i modi anti-democratici con cui vengono gestiti i lavori del consiglio; seppur rispettate tutte le forme, il patto di dialogo tra maggioranza e minoranza è sacro e quando un consigliere chiede di ritrattare la sua scelta al fine di poter discutere successivamente la proposta, non si può prima dire sì e poi votare in modo da non consentire il dibattito.

Sono certo che negli ultimi mesi di amministrazione tutti i nostri amministratori si attiveranno per ottenere il massimo del loro programma ma ad oggi l’unica cosa certa è l’arroganza con la quale la nostra comunità è stata gestita in questi anni.

Sulla vicenda interviene anche il consigliere indipendente Riccardo Parisi, che si è fatto appunto promotore di una proposta che tentava di conciliare sia la richiesta della minoranza, di utilizzare l’importo dei gettoni di presenza per realizzare la diretta streaming delle sedute del Consiglio comunale, sia quella della maggioranza, di devolverlo genericamente ai “Servizi Sociali”, ed invece è stato accusato di essere confuso:

“Probabilmente a essere confuso era il sindaco, che non ricordava neppure la  posizione di consigliere indipendente, da me dichiarata in sua presenza lo scorso 7 agosto 2017, in occasione del mio insediamento in Consiglio e poi ribadita più volte nelle successive riunioni consiliari. Ritengo che, per una mera questione di rispetto nei confronti della proposta da me presentata, che era stata programmata per essere votata dopo le altre due, si sarebbe potuto procedere alla votazione sulla stessa, anche dopo che la proposta della maggioranza era stata approvata, in quanto era possibile che anch’essa ottenesse la maggioranza dei voti.

La diretta streaming, utilizzata già durante i comizi pre-elettorali – ha voluto precisare infine il dr. Parisi – rappresenterebbe un importante servizio alla comunità buccherese, composta in buona parte da anziani, di cui magari ci si ricorda solo il giorno delle elezioni; renderli partecipi rappresenterebbe il più grande servizio sociale che possa essere svolto a favore della nostra comunità”.


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