Buccheri, la Pasqua entra nel vivo con la rappresentazione “U Passiu Santu”

Un evento che mescola al suo interno l’arte, la fede e il volontariato, di quasi cento persone che si mettono in gioco in una mescola di talenti che cattureranno lo sguardo verso scene dal fascino antico

Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris… Ricordati uomo, polvere sei e polvere ritornerai… È cominciato con queste parole il mesto tempo che avvicina tutti gli uomini alla salvifica tragedia. Tutto si veste di viola, tutto si ricopre di penitenza e cenere. È il momento in cui gli uomini si riscoprono figli di un Padre che mandò suo Figlio a morire per la loro salvezza.

Una tragedia che si fa racconto accompagnando la vicende umane degli ultimi due millenni. Un racconto “cuntatu” e “sintutu”, “dittu” e “ascutatu” in ogni parte del mondo, in ogni lingua, in ogni idioma ed in ogni dialetto, una “Storia”  rimasta fissa nei millenni dell’umanità. La vicenda del Cristo, Figlio di Dio, ed Egli stesso Dio, esplode nel cuore e negli animi degli uomini come un fiume in piena che si trasforma in rivoli di meravigliosa grazia tanto da diventare, nelle sue centinaia di forme, anche arte pura.

Tutto questo è “ U Passiu Santu”, un evento organizzato per domani a partire dalle 20 dall’omonima associazione, con il patrocinio del Comune di Buccheri, che mescola al suo interno l’arte, la fede e il volontariato, di quasi cento persone che si mettono in gioco in una mescola di talenti che cattureranno lo sguardo verso scene dal fascino antico, create da fedeli abiti storici e coinvolgenti atmosfere, e che circonderanno lo spettatore con musiche dalle polifonie attente ad essere piedistallo per i preziosi dialoghi scritti in perfetto buccherese in rima, un dialetto a volte perso nei rivoli del tempo, e sapientemente usato per essere “Cuntu” di una così sconvolgete verità.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo