Buccheri, Parla il direttore artistico del Medfest Elena Servito: “Clima sereno. Si lavora con armonia e dedizione”

Mancano ormai poche ore al grande evento. Buccheri si riempie di colori, di luci e di mani laboriose. Tutto il Paese partecipa con la solita passione alla realizzazione della festa più bella dell’anno. Sono per lo più i giovani i protagonisti di questa grande macchina organizzativa che non conosce pause vacanziere. Nessuno si tira indietro o si risparmia, con grande spirito di accoglienza e di laboriosità.

Scenografi, creativi, ma anche giovani avvocati, medici in erba, professionisti ed universitari che hanno deciso di lasciare le proprie sedi di studio o di lavoro, per lo più al Nord Italia, per tornare in Paese e lavorare tutti insieme alla riuscita del 18° Medfest.

Si diceva del grande spirito di accoglienza del buccherese. Come vuole la tradizione, il Paese si trasforma per magia in un suggestivo albergo diffuso. In termini turistici si registra un trend più che positivo, in termini di ricettività alberghiera (agriturismi vanno per la maggiore) e di ristorazione. Anche i commercianti, negozi e botteghe diventano protagonisti di questa sana boccata d’ossigeno per l’economia del piccolo borgo medievale. Il Medfest per quest’anno sarà concentrato solo in un giorno e in una notte, ma non per questo le aspettative circa l’affluenza di pubblico verranno tradite.

“L’atmosfera è serena – afferma il direttore artistico Elena Servito – si sta lavorando in completa armonia e con grande dedizione. Merito anche di una giunta giovane che ha tenacia, voglia di ricostruire puntando al recupero e alla rinascita di questo evento come straordinario volano per il turismo montano d’estate”.

E’ veramente emozionante vedere all’opera tutti questi giovani, per lo più universitari che studiano fuori, che hanno appositamente rinunciato alla vacanza di ferragosto per unirsi alla squadra altrettanto giovane del sindaco Alessandro Caizzo. Persino la giunta comunale si è messa all’opera, cosi come il presidente del consiglio. Una macchina organizzativa davvero virtuosa che non ha limiti di sosta, senza orari d’ufficio e con l’unico obiettivo: la riuscita del MedFest”.

Giovani e meno giovani uniti da un unico intento. Pienamente coinvolta anche la Banda dei Tamburi di Buccheri (di scena il 16 agosto alle ore 18 alla Scalinata di S. Antonio) e il Gruppo Madrigale che ha preparato il corteo dei costumi d’epoca. Un centinaio a sfilare per le vie del Paese insieme ai bambini della Colonia estiva guidati dall’assessore alle politiche sociali. Il quartier generale sarà lo spazio ludico con i giochi del Medioevo.

“Il Medioevo fa parte di tutto noi, – afferma il direttore artistico Elena Servito – pur essendo un periodo “di mezzo” segna un passaggio verso la modernità, le grandi invenzioni, da reinterpretare come una spinta di fiducia verso la rinascita collettiva.

Il tema delle donne è il liet motiv di questa edizione e non si risparmia dai continui riferimenti con l’attualità, con i tristissimi fatti di cronaca, anche siracusana, legati al femminicidio. Come donna, madre, professionista, figlia, sono da sempre sensibile alle problematiche dell’universo femminile. Pur essendo, il Medioevo, periodo di oscurantismo, lo stesso decadentismo nei valori e ideali lo ritroviamo anche in questi giorni, nonostante il progresso. Spero che con questo Medfest si possa ridare quella spinta di fiducia verso un mondo migliore, per tutti”.

(Foto di Loredana Bandiera, per gentile concessione del comitato organizzatore del Medfest)
 


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