Buscemi, costituito il primo “Ecomuseo Valle dell’Anapo” per la promozione dei territori montani

L'iniziativa coinvolgerà tutti i comuni dell'alta Valle dell’Anapo, e in particolare Buccheri, Buscemi, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide e Sortino

Si è costituito, ispirandosi alla legge regionale, il primo ecomuseo della provincia di Siracusa denominato «Ecomuseo Valle dell’Anapo», che fa riferimento al territorio in cui sono ubicati i comuni dell’alta Valle dell’Anapo. Conoscere, promuovere e valorizzare i territori montani, stabilendo una relazione tra la tradizione, le memorie ed i luoghi, da una parte, con la modernità e la innovazioni che questi comuni oggi presentano, dall’altro, è l’obiettivo dell’Ecomuseo Valle dell’Anapo, progetto promosso dall’omonima associazione, dal Centro Studio Ibleo in collaborazione con I Luoghi del Lavoro Contadino.

L’iniziativa coinvolgerà tutti i comuni dell’alta Valle dell’Anapo, e in particolare Buccheri, Buscemi, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide e Sortino. “Con questo progetto – ha spiegato il Giuseppe Garro, Presidente dell’Ecomuseo – vorremmo incentivare la collaborazione, per mezzo delle traiettorie ecomuseali, tra i vari comuni montani, stabilendo con loro una relazione continuativa che vedrà la nascita di un circuito in cui i centri storici, le memorie locali, la tradizione materiale e immateriale, le aziende locali e l’ambiente, come i boschi e le riserve demaniali, siano fruibili attraverso strategie comuni“.

Il programma, su cui si muovono le traiettorie ecomuseali, fornirà una nuova chiave di lettura sul patrimonio culturale ed ambientale ibleo: “non bisogna pensare all’Ecomuseo come una “scatola chiusa”, fine a se stessa, – continua l’antropologo – ma, invece, come una serie di traiettorie che dipartono e si intersecano sul territorio, facendo risaltare quelle caratteristiche culturali, antropologiche, paesaggistiche e naturalistiche proprie di quest’area, in cui sono presenti eccellenze Unesco e due fra I Borghi più belli d’Italia“.

In questo contesto assumerà particolare importanza l’attivazione dei percorsi ecomuseali in grado di trasmettere ai visitatori le peculiarità dell’area. Gli itinerari già attivi riguardano: la tradizione materiale ed immateriale, con la fruizione delle unità museali dei Luoghi del Lavoro Contadino di Buscemi e del Mulino ad Acqua di Santa Lucia a Palazzolo Acreide, dove si avrà l’occasione di conoscere e sperimentare in maniera diretta il mondo agro-pastorale ibleo.

Su questo punto, il direttore del Museo, Rosario Acquaviva, con la stipula del protocollo d’intesa ha espresso piena soddisfazione per l’iniziativa: “aderendo al circuito ecomuseale della Valle dell’Anapo, il museo di Buscemi acquista un ulteriore valore che non riguarda solo Buscemi, ma la comunità iblea nella sua totalità, in quanto espressione della vita delle genti del nostro territorio, con le sue peculiarità e caratteristiche. Sarà riattivato, per le scolaresche e per i gruppi, il mulino ad acqua di Santa Lucia situato a Palazzolo Acreide, affinché l’esperienza della tradizione dei nostri nonni possa ancora rivivere per le nuove generazioni“.

Il secondo itinerario prevede invece un’esperienza diretta nei boschi. Il primo tragitto, già attivo, di ca. 10 Km, prevede l’attraversamento del Sentiero Giarranauti, una vera e propria isola verde all’interno dei Monti Iblei, tra Ferla e Sortino, sito nella R.N.O. “Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande”, patrimonio UNESCO dal 2005.

Infine, una terza traiettoria ecomuseale, incentiverà la fruizione delle feste immateriali. Quest’ultime, patrimonio delle comunità locali, saranno accuratamente promosse in un’ottica di turismo responsabile (slow turism), al fine di non incidere sullo spirito degli eventi folcloristici.

Allo stesso tempo l’Ecomuseo sosterrà il rafforzamento del senso di appartenenza, il legame degli abitanti del luogo verso il proprio territorio, attivando progetti inerenti la creazione di perish maps, con le scuole, o ancora, laboratori sugli antichi mestieri ed eventi culturali che sappiano far risaltare le unicità di questo straordinario promontorio. Su questa linea «i progetti e le iniziative attivate nel corso di questi anni dal Centro Studio Ibleo – sostiene il neo presidente prof.ssa Elena Savatta – ci hanno permesso di conoscere il reale valore culturale, storico ed ambientale che questa regione possiede, sperimentando metodi innovativi che uniscono la passione e la sinergia con lo studio e la promozione scientifica e tecnologica. Dalla collaborazione sinergica delle due realtà, Ecomuseo Valle dell’Anapo e Centro studi Ibleo, ci si auspica il  raggiungimento di quegli obiettivi che garantiscano la fruizione del territorio Ibleo secondo una logica di partecipazione e coinvolgimento sociale».


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