Buscemi, Parco nazionale degli Iblei: vertice a Palermo per riallacciare il discorso interrotto nel 2010

Visto il tanto tempo passato adesso si ripartirà da una nuova riperimetrazione del Parco che verrà trasmesso al ministero dell’Ambiente, prima della conclusione dell’attuale legislatura del Governo regionale

Lunedì scorso nell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente della Regione Sicilia, su sollecitazione da parte del Ministero dell’Ambiente, si è svolto il primo incontro relativo alla costituzione del tavolo tecnico per l’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei con la presenza dei sindaci dei comuni interessati e dei rappresentanti dei liberi consorzi della provincia di Siracusa, Ragusa e della città metropolitana di Catania.

In una missiva inviata nel mese di maggio, il Ministero dell’Ambiente ha sollecitato la Regione Sicilia a riprendere il percorso già avviato anni fà e poi interrotto nel 2010 con l’invio di una proposta di istituzione del Parco Nazionale degli Iblei, così come prevede la legge nazionale del 29/11/2007 n° 222 e mai più ripreso e incompleto in alcune parti e aspetti.
Marco Mastriani, componente del CRPPN (Consiglio Regionale Protezione Patrimonio Naturale) all’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente della Regione Sicilia si è dichiarato fiducioso e consapevole di quanto fatto negli anni precedenti e del percorso interrotto nel 2010 che si sarebbe potuto concludere con l’istituzione del Parco Nazionale degli iblei già da 10 anni.

Così come prevede la legge  – afferma Mastriani – e come già avvenuto nel mese di luglio scorso con l’istituzione del Parco Nazionale dell’Isola di Pantelleria, la normativa n° 222 del 29/11/2007 prevede la nascita di altri tre parchi nazionali in Sicilia, ovvero il Parco Nazionale dei Monti Iblei, il Parco Nazionale delle Isole Eolie e il Parco Nazionale delle Isole Egadi e litorale trapanese. Il territorio della Sicilia sud-orientale per il suo particolare valore ambientale, naturale  e geomorfologico esprime delle caratteristiche tali da essere tutelato, valorizzato e maggiormente fruito con l’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei, così come avviene in alte parti d’Italia e d’Europa. Solo da un punto di vista riguardante la flora, nella porzione della Sicilia sud-orientale si contano ben 1500 specie diverse di piante dell 3000 esistenti in Sicilia e siamo sicuramente una delle regioni con il più alto tasso percentuale di biodiversità in Italia. Questo non è solo un dato ma è un valore da proteggere e da divulgare, in modo da avviare anche dei modelli di sviluppo socio-economico coerenti e consapevoli della particolarità del territorio e puntare maggiormente sull’ecoturismo con il pieno coinvolgimento delle comunità locali in un percorso di turismo eco-sostenibile, adeguato alla vocazione del territorio, ponendosi sempre come obiettivo la tutela e protezione degli ambienti naturali. Anche da un punto di vista delle risorse culturali e archeologiche, che meriterebbero maggiormente un’adeguata tutela e valorizzazione, di cui il nostro territorio è ricco, l’istituzione dell’area protetta offre strumenti utili per la loro salvaguardia e fruizione, oggi non sempre possibile”.

Si parte dalla proposta fatta nel 2010 comprendendo tutte le aree dei Siti Natura 2000, consentendo una maggiore tutela delle aree già riconosciute SIC (Siti di interesse Comunitario) e ZPS (Zone a protezione Speciale) con i corridoi ecologici, oggi già vincolate per legge, comprese le aree già riconosciute riserve naturali, al fine di avere a breve una proposta definitiva fra le tre province, Siracusa, Ragusa e Catania, avendo un confronto in piena collaborazione e sinergia con i sindaci e i territori di riferimento. Insomma, visto il tanto tempo passato adesso si ripartirà da una nuova riperimetrazione del Parco che verrà trasmesso al ministero dell’Ambiente, prima della conclusione dell’attuale legislatura del Governo regionale. Per svolgere questo compito è stato istituito un gruppo di lavoro ristretto, guidato dal commissario del Libero consorzio di Ragusa, Dario Cartabellotta, che attraverso la collaborazione con gli uffici delle altre due province interessate, Catania e Siracusa e il coinvolgimento degli altri enti locali territoriali,  cercherà di ripsettare le scadenze per garantire l’istituzione del Parco.

Per Salvatore Lea, Assessore al comune di Buscemi, presente all’incontro, “il Parco nazionale degli Iblei è vitale per la salvaguardia e tutela di un territorio e rappresenta un’opportunità di rilancio per l’economia dell’area iblea. Potremmo definire la sua istituzione come la più bella dichiarazione di vero interesse e rappresentanza che le istituzioni possono donare al proprio territorio“.


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