“A nome di tutti i componenti della rosa del Palazzolo voglio ringraziare di vero cuore Graziano Cutrufo, che ha dimostrato di essere una persona straordinaria dandoci tantissimo: anche se non siamo riusciti a fargli il regalo che volevamo gli siamo riconoscenti perché, al giorno d’oggi, non è facile trovare delle società che, in ogni ambito, ti fanno vivere come dei veri e propri professionisti. E’ grazie a lui e al suo modo di concepire il calcio che abbiamo continuato a credere fino alla fine in qualcosa che, al termine di questo splendido campionato, avrebbe rappresentato la ciliegina sulla torta. Purtroppo, però, non ce l’abbiamo fatta e di questo non possiamo che essere molto dispiaciuti”.
Sono parole dense di emozione e di gratidudine quelle pronunciate dal capitano dei gialloverdi, Gigi Calabrese, dopo la gara persa con il Rocca di Capri Leone nella giorata conclusiva del campionato. Un epilogo che, come purtroppo si prevedeva in seguito al ko di Troina, ha segnato la fine del sogno inseguito a lungo di centrare i play off nonostante un finale di stagione ed una rincorsa davvero encomiabili.
“Voglio rubare una frase emblematica – ha tenuto a sottolineare Calabrese – del bomber Luca Strano, che domenica, a fine gara, ha detto di aver capito chi è davvero Graziano Cutrufo”. Dopo la sconfitta per 2-1 col Rocca, infatti, il primo tifoso gialloverde ha esternato ogni sua emozione anche davanti ai giocatori, facendo capire a tutti ma proprio tutti quanto tenesse al gruppo, alla squadra e, in generale, al Palazzolo. Gli occhi lucidi dei presenti ed il grande spirito di unità che si è respirato negli spogliatoi dello “Scrofani Salustro”, poi, hanno lasciato intendere un po’ a tutti quale sia la vera personalità di Cutrufo, che, nonostante la delusione, è rimasto sempre vicino ai “suoi” ragazzi, anche nei momenti più difficili e delicati.
Ma Calabrese, prima dei saluti di fine anno, ha voluto ringraziare anche il tecnico etneo Pippo Strano, ricordando come insieme a lui, a Palazzolo, sia arrivata una ventata di professionalità. “I 53 punti conquistati con Strano, – ricorda il centrocampista degli iblei – sono il frutto del grande lavoro di una persona esperta che ha dato alla squadra tutto sé stesso”. Un ulteriore plauso da parte del capitano, che quest’anno ha ricoperto egregiamente la carica di direttore generale, va all’intero staff e ai suoi compagni di squadra, che hanno davvero dimostrato di essere un gruppo straordinario restando uniti fino alla fine.
“Voglio citare, su tutti, l’esempio di Daniele Bordonaro, – ricorda Calabrese – uno dei pochi a non saltare mai un allenamento pur avendo giocato pochissimo. Vedere un ragazzo che si allena puntualmente con la voglia che ci ha messo lui nonostante, poi, sia andato quasi sempre in tribuna, ha rappresentato uno stimolo per noi tutti. Anche per questo motivo – ha aggiunto – la società, come ci ha fatto chiaramente intendere il presidente, è orgogliosa di noi ed è particolarmente grata all’attaccante Luca Strano, che domenica, se ce ne fosse stato bisogno, ha dimostrato ancora una volta di avere grande freddezza ed è riuscito, con l’ultimo suo gol, nell’impresa di conquistare il titolo di capocannoniere del campionato con 22 reti. Parlare del futuro, adesso, è un po’ prematuro, – ha concluso Calabrese – ma di sicuro, lavorando in questo modo, si possono soltanto creare le basi per un percorso che potrà essere proficuo sotto ogni punto di vista”.
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