Ha ripreso per mano il “suo” Palazzolo allo stesso modo in cui, qualche anno fa, aveva fatto anche in serie D, dimostrando tutto il suo valore sia come atleta che come uomo: il centrocampista Gigi Calabrese torna in terra iblea tra gli applausi, guida i gialloverdi alla vittoria, che mancava da più di un mese e mezzo, e lo fa da vero leader e dall’alto della sua esperienza indossando sin da subito la fascia di capitano.
Nella gara interna di domenica con il Comiso, così come del resto ci si attendeva, Calabrese ha fatto la differenza sin dai primissimi minuti di gioco calandosi con umiltà in una realtà ben diversa da quella a cui era abituato come il campionato di Promozione. E, finalmente, in campo si è rivista la rapidità e soprattutto la tranquillità che era mancata nelle ultime gare: aspetti fondamentali che hanno consentito alla squadra di Massimo Attardo di tornare a vincere in maniera più che convincente (5 a 0) e di ridurre, in classifica, il distacco dalle dirette rivali.
“Per me è un vero piacere, dopo tre anni, ritornare qui a Palazzolo, – ha sottolineato a fine gara Gigi Calabrese – sono stato sempre trattato bene e domenica non vedevo l’ora di scendere in campo. La società ha richiesto il mio apporto proprio al fine di migliorare la qualità del gioco, – prosegue – per farlo, però, servirà l’apporto di tutta la squadra. Senza nessuna presunzione da parte mia. Nella partita con il Comiso, dopo soli tre giorni di allenamento, ho già visto tanti aspetti positivi, su tutti il grande spirito di sacrificio dei più giovani. A fine primo tempo, negli spiogliatoi, ho detto ai ragazzi che erano gli stessi di sempre e che bisognava continuare per tutti i novanta minuti a giocare, a rincorrere gli avversari e a dare il massimo. In qualsiasi categoria, del resto, non si va da nessuna parte senza voglia ed impegno.
La qualità, comunque, non ci manca e l’obiettivo, al momento, non può che essere un buon piazzamento nella zona play-off. Ma è normale voler puntare sempre più in alto e subito dopo le vacenze ci attendono due impegni molto importanti: abbiamo il dovere di crederci e se riusciremo a fare risultato possiamo andare lontano”.
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