Il Palazzolo torna dall’amichevole di Torre del Grifo con una pesante, giustificabile e ampiamente prevedibile sconfitta contro i rossazzurri di Maran. Giustificata e prevedibile non foss’altro per i diversi valori in campo e per il diverso livello di preparazione. Nonostante ciò i ragazzi di Gaspare Cacciola si sono battuti con grinta e volontà soprattutto nella prima frazione di gioco che si era chiusa sul risultato di 3-1.
Catania in vantaggio al 13’ con Morimoto che insacca su una corta respinta di Scordino. Al 21’ i rossazzurri raddoppiano. Fallo in area di rigore su Morimoto. Calcio di rigore della cui battuta si incarica Barrientos che trasforma. Il Palazzolo accorcia le distanza con Arigò che su un ottimo inserimento in area di rigore batte Andujar. Nemmeno il tempo di gioire per i gialloverdi che il Catania ristabilisce le distanze con una strepitosa conclusione dell’ottimo Castro. Nella ripresa il Catania dilaga e va ancora a segno con Antenucci(2), Doukara, Moretti e Souleymane.
Mister non si poteva chiedere nulla di più ai suoi ragazzi dopo 4 giorni di preparazione. C’è stata comunque qualche buona indicazione in avanti e soprattutto in difesa.
“E’ stata una amichevole organizzata per dare la possibilità ai ragazzi di confrontarsi con questa realtà che è chiaramente la massima espressione del calcio siciliano. Sapevo della condizione della mia squadra, ma nonostante questo nel primo tempo i ragazzi hanno tenuto bene il campo con grandissima personalità. Non è chiaramente facile tenere i ritmi di una squadra di serie A che, tra l’altro, è da un mese in ritiro. Sono moderatamente soddisfatto del primo tempo. Nella seconda frazione di gioco abbiamo perso le distanze e quando giochi contro squadre di questa caratura vai sotto. Era comunque tutto messo in preventivo. Resta la soddisfazione di essersi confrontati con realtà di questo genere. C’è chiaramente da lavorare.”
Capitolo concorrenti in serie D. Con un Lo Monaco non più al Genoa, l’Acr Messina potrebbe veramente diventare la squadra “teutonica”.
“Messina è una realtà proiettata a vincere al di là della presenza o meno di Lo Monaco. Hanno un gruppo di lavoro che ha fatto la C per due anni a Milazzo. Io guardo comunque a quelli che sono gli obiettivi della mia squadra: crescere e fare un campionato ambizioso. Siamo una squadra giovane che è al lavoro da quattro giorni con una base di partenza importante che è quella del sacrificio.”
Domenica ci sarà allo “Scrofani Salustro” un’altra amichevole contro il Modica. C’è bisogno di giocare ma non converrebbe dedicarsi di più all’allenamento?
“Sono le partite che ti permettono di completare il lavoro. Ti puoi allenare con grandissima intensità ma non avendo il ritmo partita fai fatica. Le partite vanno a completare il lavoro organico e di forza.”
Oggi ha messo in campo la squadra in maniera molto razionale. Un 4-4-2 scelto per i giocatori che sono arrivati o è il frutto del suo credo calcistico?
“Lo schieramento di oggi credo che sia più un adattamento a questo primo impegno visto che nei primi giorni di allenamento ho preferito partire con questo modulo. Il 4-4-2 ti da, quando giochi contro squadre come il Catania, più equilibrio in tutti i reparti. Lavoreremo anche su altri sistemi di gioco perché questo ci permette a partita in corsa o in base agli avversari di adattarti e cambiare.”
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