Mauro Italia in “40… ma non li Dimostra”, continua il tour teatrale del Teatro Stabile di Augusta che sbarca al Teatro Teamus di Canicattini Bagni presentando e registrando il sold out con il capolavoro di Peppino e Titina De Filippo. Narra la storia di una zitella alla disperata caccia di un fidanzato, lo ‘scapolone d’oro’, la bella senz’anima, il figlio di papà, la svampita dai vestiti firmati, l’adolescente in piena crisi ormonale, questi sono stati i temi che l’attore Pippo Zanti protagonista della storia insieme a Ninetta Lavio hanno proposto dopo il successo al Teatro Città della Notte ad Augusta.
“40…ma non li dimostra!”, commedia portata sulla scena per la prima volta dai fratelli Peppino e Titina De Filippo negli Anni Trenta, e che mostra ancora oggi elementi di estrema attualità. Una pièce (inserita nella rassegna organizzata dalla compagnia il Sipario di Canicattini), rielaborata dal regista e attore Mauro Italia che mette in evidenza caricature più o meno delineate di una società che, seppur diversa nei costumi e negli stili di vita, si ripropone in quelli che sono i tratti tipici del suo Dna.
A dirigere quest’orchestra un po’ stonata di figure sia femminili che maschili, l’anziano padre, magistralmente interpretato appunto da Zanti, che coordinerà le entrate e le uscite dei personaggi con un’alternanza ben costruita di adagi ed allegri. Il risultato sarà una sinfonia armoniosa che fungerà da sottofondo per l’emergere di voci soliste. Una vicenda, quella nata da un vecchio canovaccio, ‘partorito’ a due mani dai De Filippo, che ha condotto lo spettatore in un salotto borghese, con il balconcino che si affaccia sulla Sicilia degli anni Cinquanta e che fa da sfondo alla vicenda di don Pasquale e delle sue cinque figlie interpretate da: Ninetta Lavio, Elisa Catania, Miriana Salis, Chiara Pulvirenti e Ileana Italia.
La più grande delle quali, Sesella, è una ragazzona quarantenne, perennemente nell’età ingrata, che si ritrova, ormai in età matura, a vivere ancora al servizio di papà e nel ricordo melanconico di mamma. Ottime le interpretazioni delle commari gemelle rese comicamente simpatiche da Carla Baffo e Giorgia Messina. I fidanzatini estrosi ed intriganti interpretati da Giuseppe e Simone Trupia hanno fatto da cornice al Bebè totalmente riscritto e reso vero dallo stesso Mauro Italia che interpreta durante la performance anche una bellissima canzone intitolata “ l’ Attore” scritta con Antonio Zeta Zappalà autore tra le altre della famosa “Catania figghiozza dò Patri Eternu”.
Ottime anche i cameo di Marinella Colizzi e il piccolo Gabriele Vinci. Applausi a scena aperta, riso e le lacrime del finale hanno ancora una volta decretato il successo del Teatro Stabile di Augusta che riproporrà lo stesso lavoro domenica al Teatro Cenacolo di Solarino per sbarcare a Gennaio al Teatro Piscator di Catania e chiudere il tour con la tappa di Zafferana Etnea.
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