Canicattini Bagni, Al via ieri il 18° Festival Internazionale del Jazz “Sergio Amato”

Sono stati come sempre i tre fratelli Amato, Elio, Alberto e Loris, ad aprire ieri sera in piazza XX Settembre a Canicattini Bagni il Festival Internazionale del Jazz, dedicato all’indimenticato fratello, Sergio, uno dei più apprezzati batteristi jazz europei, scomparso tragicamente in un incidente stradale il 13 dicembre del 2003.

La rassegna jazzistica canicattinese, una delle più importanti del meridione, riprende dunque con la 18° edizione, dopo la pausa dello scorso anno dovuta ai tagli improvvisi decisi dal governo regionale del governatore Lombardo e la cancellazione delle manifestazioni di spessore inserite tra i “Grandi Eventi” della Regione, come ha spiegato sul palco, al microfono di Gaetano Guzzardo, il sindaco Paolo Amenta.

«Nonostante queste difficoltà che certamente hanno lasciato il segno, dal punto di vista finanziario – ha detto Amenta – il Jazz internazionale lo scorso anno non si è fermato, continuando la tradizione con “Jazz Happening 2012”, grazie all’impegno delle Associazioni organizzatrici e del Comune, e continuando ad ospitare nomi d’eccellenza, come Francesco Cafiso. Quest’anno, abbiamo voluto riprendere il Festival dedicato al nostro concittadino “Sergio Amato”, con le poche risorse che ormai i Comuni e la crisi finanziaria che stiamo vivendo a livello regionale, ci possiamo permettere, in sinergia ancora con le Associazioni organizzatrici e musicisti di grandi capacità come Rino Cirinnà e Alberto Amato. Per noi la Musica è tutto in questa città e di sicuro non interromperemo questa straordinaria tradizione che il pubblico apprezza e ci riconosce».

E proprio Rino Cirinnà, che con Saro Acquaviva si occupa dell’organizzazione del Festival la cui direzione artistica è sempre affidata ad Alberto Amato, ha illustrato dal palco il programma che vede tre serate di Jazz (nelle ultime edizioni si andava oltre una settimana), con artisti internazionali e il meglio del Jazz siciliano, e due serate, sabato e domenica, dedicate, come sempre all’Etnico, con la 4° edizione del Festival Etnico, che Canicattini Bagni, città della Musica, ospita ormai da alcuni anni.

Il tutto inserito in quel grande contenitore che è il Festival del Mediterraneo, ormai alla 10° edizione, e che da luglio a settembre ravviva l’estate canicattinese, voluto dall’Amministrazione comunale e curata, in quest’ultimi due anni, dalla giovane “assessora” allo Spettacolo, Marilena Miceli, con l’Ufficio Cultura del Comune, diretto da Paola Cappè.

Ed ieri sera, alle 22, in una piazza piena di appassionati di Jazz, ad occupare la scena sono stati i canicattinesi dell’Amato Jazz Trio (Elio Amato, pianoforte, flicorno, trombone – Alberto Amato, contrabbasso – Loris Amato, batteria), gruppo riconosciuto ai vertici del jazz italiano ed europeo con otto dischi pubblicati, l’ultimo “Gliss Man” presentato lo scorso mese di giugno.

Paesaggi sonori differenti, caratterizzano la musica di questi tre fratelli, mescolando tradizione jazz a Stravinsky, Coleman, ed aperture liriche. Un Jazz unico il loro che piace tanto al pubblico, come testimoniato dagli applausi di piazza XX Settembre.

Applausi che sempre ieri sera non sono mancati, con richiesta di bis e richiamo sul palco, per uno dei più completi pianisti Jazz sulla scena internazionale, David Kikoski, accompagnato da valenti e musicisti con una grande maturazione ed un ricco curriculum, come Matt Clohesy al contrabbasso, l’estroso Ari Hoenig alla batteria, ed un eccezionale Seamus Blake al sax tenore, uno dei più affermati tenoristi jazz, che da tempo lavora ai progetti di David Kikoski.

Una musica, quella del pianista americano del New Jersey, che ha ammagliato il pubblico canicattinese.
Stasera, invece, sarà la volta del futuro del Jazz di casa nostra, e di musicisti che invece il Jazz siciliano lo hanno segnato profondamente, da portarlo al grande pubblico internazionale.

Di scena al Festiva canicattinese una giovanissima Orchestra di 30 elementi, tutti giovanissimi studenti, o ex studenti, delle scuole secondarie di 1° Grado ad indirizzo musicale della provincia di Catania, curati anche da musicisti del calibro di Rino Cirinnà. Una orchestra di fiati, che utilizzerà anche strumenti realizzati con scarti industriali, per dare una nuova accezione ad un linguaggio così antico, come quello del ritmo, percuotendo prodotti del nostro tempo, scarti trasformati in strumenti: musica ed energia.
A seguire i maestri del Jazz siciliano, validissimi collaboratori dei più importanti musicisti internazionali, “Jazz and friendship” con Dino Rubino tromba, Nello Toscano contrabbasso, Rino Cirinnà sax, Giuseppe Mirabella chitarra, Tony Arco batteria.

Venerdì, di scena sarà “Maria Neckam quartet fest Roberto Gatto” (Maria Neckam voce, Nir Felder chitarra, Joe martin contrabbasso, Roberto Gatto batteria).
Sabato si passa all’Etnico con i cosentini del “Collettivo Dedalus”.
Domenica ancora Etnico con “Afro Sicilia Connection”, ovvero Ipercussonici, Sourakhata Dioubate & Jali Diabate.

E com’è ormai tradizione del Festival Jazz di Canicattini, molto ricco anche il cartellone delle manifestazioni culturali collaterali del Museo del Tessuto, dell’Emigrazione e della Medicina Popolare di via De Pretis e via XX Settembre, dal 7 all’11 agosto con escursioni nel territorio ibleo (Vendicari, Cava Grande del Cassibile, Liberty di Canicattini, Noto, ecc.), mostre e incontri sulle “piante tintorie”, curati da uno dei più importanti etnologi e guide naturalistiche siciliane, Paolino Uccello. In piazza, infine, come negli altri anni, enogastronomia, artigianato e prodotti tipici locali.


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