Canicattini Bagni, Alternanza scuola lavoro: appuntamento finale per gli studenti del liceo Scientifico al museo Tempo

Appuntamento finale questa mattina al Museo Tempo (Museo dei Sensi, del Tessuto, dell’Emigrazione e della Medicina Popolare) di Canicattini Bagni per i 16 studenti della classe 3° del liceo Scientifico della città, sezione staccate del “F. Juvara” di Siracusa, impegnati nel progetto di Alternanza Scuola Lavoro.

Accompagnati e seguiti dai docenti Rita Palermo e Saveria Barone, grazie alla guida e al supporto dei professionisti volontari dell’Associazione presieduta da Paolino Uccello, etnoantropologo e guida naturalistica, i liceali canicattinesi sono stati impegnati, dallo scorso 1 Giugno e per 75 ore, nella conoscenza del territorio Ibleo, delle sue risorse culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche.

Approfondendo i segmenti delle tradizioni popolari legate al territorio, ed i ruoli e i compiti di conservazione e valorizzazione della struttura museale di via XX Settembre e via De Pretis, così come nel suo complesso della Rete Museale Iblea della quale il Museo Tempo è parte. Con la guida di Paolino Uccello e dei volontari che curano il Museo Tempo gli studenti del Liceo Scientifico di Canicattini Bagni sono stati impegnati nei laboratori di Tintura, in particolare delle stoffe con elementi naturali, di Carta Pesta, di restauro, Cucina popolare, di come preparare una medicina utilizzando le erbe e le piante del territorio.

Una parte importante del progetto di Alternanza Scuola Lavoro è stata infine dedicata alla conoscenza dei luoghi e dei suoi siti di pregio che circondano Canicattini Bagni, con uscite didattiche guidate da Paolino Uccello nella Riserva naturalistica di Vendicari, nel sito Unesco della Necropoli di Pantalica e la Valle dell’Anapo, nella Riserva di Cava Grande del Cassibile, e in Contrada Sant’Alfano dove insiste parte del prezioso patrimonio archeologico rupestre dell’altopiano ibleo.

Oggi a salutare gli studenti impegnati nella grande cucina e nel forno a legna del Museo Tempo nel cucinare il pane casereccio, secondo la tradizione popolare (tra antichi proverbi e “scongiuri” recitati da Paolini Uccello), c’era anche il Sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, che con il Liceo ha firmato due dei tre progetti di Alternanza Scuola Lavoro, quello con il Museo Tempo e con la Biblioteca comunale “G. Agnello”, mentre il terzo è stato realizzato con la Facoltà di Agraria dell’Università di Catania.

Il sindaco Amenta, dopo aver ripercorso l’attività svolta per trasformare una struttura ex Opera Pia per l’accoglienza dei bambini soli, da tempo inutilizzata ed abbandonata, in un Museo della cultura iblea, grazie anche all’utilizzo di finanziamento europei, ha parlato dell’importanza del rapporto scuola-lavoro per i giovani.

Siamo sempre disponibili – ha detto il Sindaco Amenta – così come abbiamo già fatto anche tramite l’Agenzia di Sviluppo degli Iblei – gal val d’Anapo, con un istituto superiore di Augusta per la mappatura e l’informatizzazione dei punti luce, idrici e fognanti dell’abitato di Canicattini Bagni, a contribuire a far crescere nei giovani studenti le opportune conoscenze di quello che è il mondo del lavoro e di come affrontarlo. In questo caso poi, nel progetto con il Museo Tempo, siamo particolarmente compiaciuti per aver contribuito a far crescere nei nostri studenti il senso di appartenenza ad un territorio, che non è più parcellizzato nel vecchio concetto localistico di appartenenza a questa o a quella città, ma ad un territorio unico, gli Iblei, con storia ed identità condivise. Conoscere le tradizioni, le risorse ed il patrimonio culturale, storico, paesaggistico, ambientale ed enogastronomico, rappresenta un nuovo modello di sviluppo su cui stiamo lavorando proprio in virtù del futuro dei nostri giovani, per far sì che dopo la scuola si approcciano con più consapevolezza al mondo del lavoro. Un grazie al liceo Scientifico che ci ha dato questa opportunità e ai professionisti e volontari del Museo Tempo che hanno messo a disposizione le loro conoscenze e il loro bagaglio culturale“.


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