È voluto ripartire dall’aula consiliare della città che l’ha visto protagonista e sindaco negli ultimi dieci anni, Paolo Amenta, per aprire la sua campagna elettorale per le Regionali del 5 Novembre, che lo vedono candidato nella lista del Pd.
Un’aula, oggi affollatissima di suoi concittadini, la giunta e la maggioranza del sindaco Marilena Miceli, ma anche di rappresentanti dei vari Circoli del Pd della provincia di Siracusa, e insieme a loro, a dimostrazione dell’attenzione e dell’affetto che si registra attorno alla candidatura dell’attuale Vice Presidente di AnciSicilia, di Presidente del Consiglio comunale canicattinese e di Presidente dell’Agenzia di Sviluppo dei Iblei, oltre che di componenti dei più importanti tavoli di confronti e di programmazione a livello nazionale e regionale sulle politiche sociali e sui fondi europei, c’erano il candidato alla presidenza per il Centrosinistra siciliano, Fabrizio Micari, il Capogruppo alla Camera dei Deputati del Partito Democratico, Ettore Rosato, l’europarlamentare Michela Giuffrida, e le due parlamentari di Area Dem della provincia, Sofia Amoddio, Presidente, tra l’altro, della Commissione nazionale d’inchiesta sulla “misteriosa” morte del giovane parà siracusano Lele Scieri all’interno della Caserma della Folgore a Pisa, che ha portato, a 18 anni di distanza, alla riapertura dell’inchiesta, e Marika Cirone Di Marco, con il Segretario provinciale del PD, Alessio Lo Giudice.
Presenze autorevoli, a sottolineare l’importanza per la provincia di Siracusa e per il Partito Democratico, della candidatura di un personaggio di levatura politica e, soprattutto, competenza e preparazione, com’è stato sottolineato nel corso degli interventi, “che arriva dal basso, dal territorio, dalle comunità“, come ha rilevato l’on. Cirone Di Marco, e “permette al Pd di poter parlare dei territori e di quel modello di sviluppo sostenibile di cui Amenta da anni è sostenitori“, come ha rimarcato il Segretario, Alessio Lo Giudice, che ha colto l’occasione per ringraziare il lavoro svolto in questi anni alla Regione dall’on. Marika Cirone Di Marco che ha deciso di rinunciare alla sua ricandidatura per passare il testimone ad Amenta.
“Non è possibile realizzare l’isola che non c’è – ha detto parafrasando una vecchia canzone di Bennato, l’on. Amoddio – ma possiamo realizzare la migliore isola, grazie alla buona politica che abbiamo messo in atto e ai candidati credibili e preparati che abbiamo inserito nelle nostre liste, com’è il caso di Amenta, con cui in questi anni ho avuto modo di lavorare nei diversi confronti a livello nazionale e con il governo”.
“Usciamo da una realtà regionale non certo felice – ha aggiunto l’on. Di Marco – ma oggi possiamo dire, dopo aver messo in sicurezza i conti di una Regione che avevamo ereditato in uno stato disastroso, di poter pensare dal 2018 ad una riduzione di Irpef e Irap, e di utilizzare al meglio i fondi a disposizione per le infrastrutture, i servizi e quindi l’occupazione e il rilancio del sistema impresa”.
Ha elogiato le bellezze e le risorse della Regione Sicilia, “la più bella delle regioni, così ricca di arte, cultura, natura, eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche“, il Presidente del Gruppo parlamentare alla Camera, on. Ettore Rosato, collegandoli al progetto di sviluppo sostenibile, l’unico possibile per questa terra, a cui Paolo Amenta ha saputo dare voce, rendendo i territori protagonisti del cambiamento.
“Dobbiamo ammettere che è necessario un cambiamento radicale – prosegue Ettore Rosato -. Mettere in sicurezza il bilancio di una regione, così come la finanziaria per lo Stato, è già un risultato notevole. Ma non basta. Oggi la Sicilia può godere di finanziamenti importanti, bisogna saperli spendere bene e farli fruttare. Mancano ancora infrastrutture, la disoccupazione è ad un tasso altissimo, e allora bisogna essere categorici e rigorosi sul metodo. E il metodo non può non essere tracciato dalla competenza, dalla passione e dalla preparazione, come quella che mette a disposizione Paolo Amenta per questo territorio e per la Sicilia, per rilanciare il Mezzogiorno, su cui il governo nazionale è impegnato col Ministro Delrio. Non è un caso che dopo generazioni abbiamo concluso i lavori della Salerno – Reggio Calabria. La stessa determinazione va applicata al resto delle cose da fare. Dobbiamo parlare al cuore della gente, evitando di cadere nella rete di una destra che anziché unire divide: immigrati – cittadini e non onesti e disonesti. E allora abbiamo bisogno di più politica e di più partecipazione. Anche la legge elettorale che abbiamo appena varato, nasce con questo scopo, a differenza di quello che pensano i populisti come i 5Stelle, che a suo tempo avevano approvato in Commissione una testo di legge che poi hanno disconosciuto in aula. Certo, si può sempre fare di meglio, ma la politica è anche mediare con le altre forze, e non vedo lo scandalo per il voto di fiducia trattandosi di scelte politiche e non etiche. Attorno alla candidatura di Paolo Amenta vedo tanto entusiasmo. Nessuno crea le storie da solo, c’è bisogno di avere vicina la propria comunità ed è quello che vedo oggi qui e che ho visto andando in giro insieme a Paolo”.
Di interventi comunitari e di valorizzazione dei territori nel sistema europeo ha parlato l’europarlamentare catanese del Pd, Michela Giuffrida, protagonista in questi giorni del progetto “Europa del Gusto”, che mette in rilievo le eccellenze dell’agroalimentare siciliano nel mercato europeo.
“Paolo Amenta – ha continuato la Giuffrida – rappresenta il concetto della scelta voluta dall’Europa, della politica dal basso, della sostenibilità e dello sviluppo possibile. Tutti temi che da anni e in questa campagna elettorale Amenta sta portando avanti, consapevole che la crescita passa dalle mani dei cittadini che ne diventano protagonisti. L’obiettivo per tutti è quell’Economia Circolare che rivendica l’Europa, per cui nel 2030 non dovranno più esistere distanze tra i territori e le regioni”.
Nel ringraziare i vertici dell’Area Dem del PD che hanno voluto dare fiducia alla sua candidatura, e ringraziare il Capogruppo alla Camera, Ettore Rosato, e il candidato alla Presidenza, Fabrizio Micari, che assieme ai suoi concittadini e ai tanti militanti del PD della provincia di Siracusa, oggi hanno voluto essere presenti a Canicattini Bagni, Paolo Amenta, ha ribadito l’importanza del mettere insieme i territori, uscendo dalla logica localistica di appartenenza, come indicato dall’Europa, per evitare il rischio di essere emarginati dalle grandi aree metropolitane.
“Oggi la Sicilia, grazie ai finanziamenti messi a disposizione dal governo, vedi il Patto per il Sud per le infrastrutture – ha precisato Paolo Amenta – e i fondi che arrivano dall’Europa, ha ben 15 miliardi di euro disponibili dei programmi d’intervento già approvati, che però restano fermi al palo, mentre i nostri giovani sono costretti a lasciare l’isola, il 50% dei Comuni non ha un depuratore e continua ad inquinare le coste o i fiumi, come nel caso di Augusta, mentre parliamo di turismo sostenibile. Si calcola che nei prossimi anni i viaggiatori nel mondo raddoppieranno da 900 milioni ad un miliardo ed 800 milioni. E allora, per intercettare questo mercato, per un’isola come la nostra che ha tutte le caratteristiche per diventare la piattaforma del benessere, sono necessarie infrastrutture, collegamenti e servizi efficienti, ad iniziare da un piano per l’impiantistica per i rifiuti e la differenziata, al sistema idrico integrato, e quindi acqua, fognatura e depuratori, sanità e cura della persona. I soldi ci sono, occorre solo spenderli e spenderli bene, distribuendo parte di essi direttamente nei territori che abbiano progetti finalizzati a ciò, evitando che restino fermi in un apparato regionale non più in grado di programmare e pesare alle reali esigenze dei territori. Se si pensa, parlando di assistenza ad anziani e infanzia, dei 700 milioni di euro messi a disposizione dal fondo PAC nei cui Comitato a livello nazionale faccio parte, ne sono stati spesi appena 200, e abbiamo dovuto fare battaglie per fare pagare le cooperative sociali che hanno erogato servizi, si capisce come sia indispensabile garantire amministrazioni e un sistema burocratico all’altezza, ben formato, che non rallenti, i processi di spesa. Agroalimentare, artigianato, turismo, inclusione sociale, devono essere gli assi su cui puntare, possedendone la Sicilia gli elementi di qualità che la caratterizzano, accanto alle innovazioni, e in questo senso penso ad un’area industriale come quella di Siracusa, riconvertita ed ecosostenibile, dove il porto di Augusta gioca un ruolo fondamentale nel progetto di piattaforma logistica della Sicilia nel Mediterraneo per l’apertura ai mercati globali. Bisogna cambiare governance, occorre che i Comuni si mettano insieme in Federazioni delle Municipalità, come quella a cui abbiamo dato vita in questo territorio, partendo proprio da Canicattini Bagni, in quanto interlocutori preferirti dall’Europa e attrattori di risorse finanziarie per le imprese, per i giovani, per creare sviluppo. Il prossimo governo regionale deve con forza puntare a migliorare la qualità della vita dei siciliani, per cerare quelle condizioni che faranno della Sicilia una terra attrattiva. Nel contempo, deve pretendere che la “questione meridionale” diventi prioritaria per il governo nazionale, perché 22 milioni di cittadini delle aree meridionali possono diventare la motrice dell’intero Paese”.
Un concetto questo ripreso dal candidato alla presidenza della Regione Sicilia, il professore Fabrizio Micari, che ha sottolineato come ciò può avvenire solo se il 5 Novembre alla guida dell’isola ci sia un governo del centrosinistra.
“Considerato che la Lega di Salvini – ha ribadito Micari – che ha costruito la candidatura della destra, quella di Musumeci, non ha mai dimostrato interesse alla crescita del Sud. Dopo le regionali e le nazionali del prossimo anno, dunque, la questione meridionale deve essere al centro del confronto con il governo nazionale. Già da domani, ci confronteremo col Ministro Delrio che sarà a Palermo proprio per parlare della piattaforma logistica nel Mediterraneo, con il porto di Augusta indispensabile per questo obiettivo. La nostra coalizione si sta presentando a queste regionali in un modo diverso rispetto agli altri, attraverso il percorso dell’ascolto delle esigenze dei cittadini, mettendo in campo liste delle quali non doversi vergognare per la presenza di impresentabili, vedi il caso dell’arresto del sindaco di Priolo, con candidati, come Paolo Amenta, preparati e competenti. Una grande risorsa ed una garanzia per i cittadini e per la vittoria, che dall’affetto e vicinanza che sto trovando in giro per la Sicilia, sento molto vicina a differenza delle notizie che qualcuno mette in giro”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo