Canicattini Bagni, Bilancio consuntivo: il Consiglio comunale salta per il mancato rispetto del termine di convocazione

Altro punto all'ordine del giorno trattato è stato l'approvazione delle modifiche del Regolamento del Bilancio Partecipativo

Il consigliere Danilo Calabrò

Salta per il mancato rispetto del termine di convocazione del Consiglio comunale l’approvazione del Rendiconto della gestione finanziaria dell’esercizio 2017.

Il 13 luglio il Consiglio comunale di Canicattini Bagni aveva tra i punti all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo ma il capogruppo di minoranza, Danilo Calabrò, rilevava come la convocazione fosse da ritenersi non valida poiché non erano stati rispettati i tempi tecnici di convocazione del Consiglio comunale.“La proposta di rendiconto della gestione finanziaria deve essere messa a disposizione dei consiglieri comunali entro un termine non inferiore a 20 giorni, precedente la sessione consiliare – ha sottolineato il consigliere – con a disposizione anche gli allegati, compresa la relazione dell’organo di revisione. Ciò non è avvenuto poiché la relazione dei revisori risulta depositata al Comune solo il 28 giugno 2018 e quindi il termine dei 20 giorni non è stato rispettato”.

Poiché la delibera dell’eventuale approvazione del bilancio in violazione del termine sarebbe stata illegittima, il consigliere di minoranza Calabrò ha invitato il presidente e i consiglieri a valutare un rinvio della discussione ad altra data e dopo una breve sospensione il presidente del Consiglio rendeva noto che l’intervento rilevato dal consigliere in merito alla normativa risultava corretto, e proponeva di rinviare la discussione per l’approvazione del Rendiconto ad una successiva seduta consiliare.

Altro punto all’ordine del giorno trattato è stato l’approvazione delle modifiche del Regolamento del Bilancio Partecipativo. La consigliera Chiarandà ha proposto alcuni emendamenti al Regolamento, che nonostante una prima bozza già condivisa tra maggioranza e minoranza, alla luce di ulteriori perplessità e criticità emerse negli ultimi giorni, meritava ulteriori aggiustamenti ritenuti dai consiglieri di minoranza Calabrò, Chiarandà e Garro imprescindibili ai fini del loro voto favorevole. Non erano dello stesso avviso i consiglieri di maggioranza che, con il proprio capogruppo avendo ritenuto già esaustivo il lavoro svolto in commissione respingevano gli emendamenti proposti nella seduta. Pertanto il regolamento passava con 9 voti favorevoli.


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