Confermata la condanna a 20 anni di reclusione più tre di libertà vigilata il processo di secondo grado a carico di Gheorghe Florian Ton, il 52enne di origini rumene che il 20 giugno del 2014 uccise la moglie Maria Ton di 36 anni, in un raptus dettato dalla gelosia. La sentenza è stata emessa dalla Corte d’Assise d’appello che ha anche inflitto il risarcimento dei danni alle parti civili.
Florian la sera stessa dell’uxoricidio dopo aver ucciso con un coltello da cucina la moglie, anch’essa rumena, al culmine di una violenta lite per gelosia, si era consegnato ai Carabinieri della locale tenenza.
Contro la concessione dell’attenuante si era pronunciato l’avvocato Paolo D’Orio, difensore delle parti civili Dibu Maria, Zanet Maria e Ion Paul Dibu, rispettivamente figlia, madre e fratello della badante rumena uccisa, il quale ritenendo che l’infedeltà coniugale non può in alcun modo giustificare l’efferatezza di questo omicidio ha chiesto il rigetto dei motivi di appello, che per Ton Gheorghe Florin proponeva l’avvocato Junio Celesti, parimenti all’invocata concessione delle attenuanti perché un adeguamento in minus del trattamento sanzionatorio appare ingiusto vista la gravità oggettiva e i precedenti penali dell’imputato.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo