La città di Canicattini Bagni ricorda uno dei suoi figli più illustri, il maestro Arturo Basile (Canicattini Bagni, 16 gennaio 1914 – Vercelli, 21 maggio 1968), in occasione dei 100 anni dalla nascita.
Tre gli appuntamenti che ricorderanno questo grande direttore d’orchestra scomparso, a seguito di un incidente stradale, all’età di 54 anni nel pieno della carriera che, nel secondo dopoguerra diresse opere nei maggiori teatri del mondo, con i principali interpreti dell’epoca, come Maria Callas, Leontyne Price, Richard Tucker, Giuseppe Di Stefano e Renata Tebaldi, alla quale, all’inizio degli anni sessanta, fu legato da una relazione sentimentale.
Ad aprire le manifestazioni, promosse da uno studioso e ricercatore dell’opera del grande musicista canicattinese, Emanuele Petruzzelli, in collaborazione con il Comune di Canicattini Bagni ed il Museo del Tessuto, dell’Emigrazione e della Medicina Popolare, con il patrocinio dell’Assessorato regionale al Turismo, sarà, Giovedì 16 Gennaio alle ore 17, una Mostra Documentaria nelle sale del Museo Civico canicattinese di via XX settembre 132, visitabile sino al 19 Gennaio (dalle ore 17 alle ore 21).
Seguirà Sabato 18 Gennaio, alle ore 18, nella sala Conferenze del Museo, la presentazione del libro di Emanuele Petruzzelli dedicato al maestro Arturo Basile, “Una carriera come un romanzo”, alla quale, oltre all’autore, interverranno il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, il professore Vincenzo Ficara, presidente dell’associazione “Amici della Voce di Canicattini Bagni”, e il professore Piero Mioli, Docente della Storia della Musica presso il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna.
Infine, Domenica 19 Gennaio alle ore 11,30 nella casa natale di Arturo Basile, in via Mons. La Vecchia 1, di fronte alla Chiesa Madre, l’importante ricorrenza verrà celebrata con l’apposizione di una targa ricordo. All’appuntamento prenderà parte la Banda Musicale “Città di Canicattini Bagni”.
Arturo Basile, all’età di 9 anni si trasferì con la famiglia a Torino, dove a 12 anni iniziò lo studio dell’oboe al Regio Conservatorio Giuseppe Verdi diretto da Franco Alfano. Studiò tra gli altri col maestro Giorgio Federico Ghedini, e dopo il diploma, ottenuto nel 1933, dagli anni quaranta iniziò la carriera di direttore con l’orchestra sinfonica dell’EIAR (l’odierna RAI), dirigendo, come si è detto, nei maggiori teatri del mondo, con i principali interpreti dell’epoca.
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