Saranno quattro giorni, quelli che dal 16 al 19 luglio si svolgeranno a Canicattini Bagni, di impegno civile, per non dimenticare, e riportare alla memoria una delle pagine più tristi della Sicilia e dell’Italia intera, la strage di via D’Amelio a Palermo, il 19 luglio del 1992, di cui ricorre il ventennale, nella quale trovarono la morte il giudice antimafia Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. Una strage che aveva seguito di poco più di un mese quella di Capaci che uccise il giudice simbolo della lotta per la legalità, assieme a Borsellino, Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta.
Quattro giornate ricche di manifestazioni ed iniziative, promosse, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Canicattini Bagni, da Erica Servizi Multimediali con il giornalista Aldo Mantineo, il Coordinamento provinciale dell’Associazione Libera con il coinvolgimento di singoli cittadini e dalla rete delle Associazioni canicattinesi da sempre impegnate nella crescita civile e sociale della città: Polisportiva calcistica “Città di Canicattini”, Agesci, Azione Cattolica Italiana, Physis, Loris e Lucilla Spettacoli, Cgil, Pensiero Canicattinese, Pro Loco, 35 Millimetri.
Due i momenti che caratterizzeranno il ricordo dell’Anniversario di via D’Amelio e a presentarli oggi al Comune di Canicattini Bagni, con il sindaco Paolo Amenta, l’assessore al Welfare e allo Spettacolo, Marilena Miceli, c’erano i promotori, il giornalista Aldo Mantineo, Maria La Pira di Erica, Dino Tinè del Coordinamento provinciale di Libera, ed i rappresentanti delle Associazioni.
Il primo appuntamento sarà quello di lunedì alle 22 in Piazza XX Settembre con LIBRI IN PIAZZA, dove il giornalista Aldo Mantineo converserà con uno dei personaggi oggi più importanti della lotta alla mafia, il procuratore aggiunto della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo, il giudice Antonio INGROIA, e con la coordinatrice provinciale di Libera, Giusy APRILE, e il vice presidente della Commissione nazionale Antimafia, il parlamentare siracusano, Fabio GRANATA. Una conversazione che verrà allargata e coinvolgerà la rete e i social network grazie all’intervento in diretta di Andrea Uccello, blogger canicattinese, che seguirà minuto per minuto l’incontro, mentre alcuni giovani artisti locali dipingeranno le sensazioni di una serata diversa.
“Un incontro con i libri, gli scrittori e i protagonisti del nostro tempo, ha spiegato Mantineo, ideatore della manifestazione e attuale segretario provinciale del Sindacato dei giornalisti siracusani, dove la cultura sarà protagonista di queste tre serate che, grazie alla sensibilità del sindaco Paolo Amenta, dedicheremo alla conoscenza della lettura. E siccome la cultura non può essere testimone passiva degli avvenimenti del nostro tempo, non potevamo non dedicare il primo appuntamento al ricordo del ventennale della strage di via D’Amelio, incontrando l’uomo e il magistrato che in questi anni ha proseguito il lavoro di Falcone e Borsellino, appunto il giudice Ingroia, partendo proprio dai suoi libri. Ad arricchire questa conversazione ci saranno due personaggi a noi vicini che hanno fatto della lotta alla mafia una scelta ed un impegno di vita, l’on. Fabio Granata e la coordinatrice di Libera, Giusy Aprile. Il 20 agosto parleremo invece di Ambiente di Territorio, ed infine il 3 settembre a chiusura del Raduno Bandistico e del Festival del Jazz, ci occuperemo, sempre attraverso i libri, di Musica“.
Il secondo appuntamento, dal 17 al 19 luglio, “NATI IL 19 LUGLIO”, promossa dal Coordinamento Provinciale di Libera, sempre in collaborazione con l’Amministrazione Comunale canicattinese, si svilupperà in tre giorni di incontri, giochi, musica, cineforum e teatro, per tutte le età, in particolare i bambini, perché da essi si vuole partire, come ha sottolineato Dino Tinè, del Coordinamento di Libera, per ripercorrere la storia di questi anni della lotta alla mafia, che le nuove generazioni non hanno conosciuto e vissuto.
“Sarà un riportare al cuore, ha aggiunto Tinè, queste pagine importanti, non solo per ricordare, ma anche per conoscere e trasmettere la memoria delle vittime delle stragi del ‘92, con particolare riferimento alla figura di Paolo Borsellino così come di Giovanni Falcone. Tre giorni, grazie alla collaborazione e alla sensibilità su questi temi del sindaco e dell’Amministrazione comunale, per ricordare anche quelle vittime di mafia forse meno celebri, tutte egualmente importanti e per raccogliere fondi per la cooperativa “Beppe Montana” che nel lentinese e nel catanese gestisce terreni confiscati alla mafia rendendoli produttivi e restituendoli alla legalità, vittima, nei mesi scorsi, di attentati incendiari che hanno distrutto gran parte del lavoro e dei sacrifici di tanti giovani. Saranno tre giorni che vedranno protagonisti non solo Libera e i suoi volontari, ma le tante Associazioni culturali e del volontariato, della quale è ricca la nostra comunità, e i tanti cittadini che spontaneamente hanno voluto darci una mano. Avremo ospiti personaggi del calibro di Santo Laganà, presidente dell’associazione antimafia Rita Atria, di Salvatore Coppola editore di “Vent’anni” con una delle coautrici del libro, Natya Migliori, la regista di “Roberta Torre, Simona Ragazzi, magistrato del Tribunale di Catania, i Wild Honey, ed i fumetti dell’associazione DaSud con Round Robin“.
Soddisfatto il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, per la vivacità e l’impegno dimostrato dalla sua comunità nei confronti di un tema di così grande attualità che riguarda il futuro stesso della Sicilia.
“Tutti noi, la politica in primo luogo, anche se purtroppo non sempre e così, ha ribadito il primo cittadino di Canicattini, Paolo Amenta, abbiamo l’obbligo di creare le condizioni affinchè la cultura della legalità sia il percorso naturale della nostra vita e di quella delle generazioni future. Oggi quantificando i risultati di questi anni della lotta alla mafia, possiamo senza ombra di dubbio affermare che il risultato sono i tanti ragazzi, sparsi per la Sicilia e l’Italia, che hanno preso coscienza di questo fenomeno, trasformandolo in un percorso fondamentale della loro crescita e della loro vita, così come è stato per i tanti caduti, per Falcone e Borsellino. Sinora si è combattuta la mafia militare mentre quella politica ed economica è ancora libera di tenere nella morsa questa terra e la sua gente. È di questa che dobbiamo cominciare a liberarci, che ogni giorno si insidia nei vuoti e nella latitanza dello Stato, se vogliamo programmare un futuro di legalità e di sviluppo dei nostro territori, della nostra Sicilia. Sono, oltremodo orgoglioso, come sindaco – ha concluso Amenta – di sostenere questi ragazzi e le tante Associazioni del Volontariato presenti nella nostra comunità, perché loro rappresentano quel “valore aggiunto” che fa ricca una comunità, segnando e disegnando il percorso di un cambiamento sempre più indispensabile e necessario. A loro, così come a Libera e a quanti lavorano per questa terra e per la legalità, va la mia gratitudine e il mio ringraziamento“.
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