Si terrà domani, alle 19, al Museo Civico Tempo di Canicattini Bagni, nell’ambito degli appuntamenti del 16° Festival del Mediterraneo, la presentazione del libro “Dall’altra parte della luna, siciliani d’America che ce l’hanno fatta” (Pietro Vittorietti Editore) di Lucio Luca, giornalista del quotidiano “la Repubblica”. Interverranno, oltre all’autore, il Sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli, e l’Assessore alla Cultura, Loretta Barbagallo, mentre ad introdurre la presentazione sarà Salvatore Petruzzelli, ricercatore del Museo Tempo e studioso del fenomeno migratori siciliano.
Un vecchio detto siciliano, “Cu niesci arriniesci”, anima i protagonisti descritti da Luca nel suo libro. Siciliani che si sono sbracciati, non hanno cercato casa nel posto fisso, e hanno saputo mettere a frutto le proprie competenze ed in proprio lavoro, riuscendo ad emergere. Lucio Luca è andato a trovarli, ha parlato a lungo con loro e li ha raccontati affinchè il loro viaggio possa essere da esempio ad altri.
“Avete mai provato a fare una ricerca su Google utilizzando come parole chiave Sicilia e America?”, scrive Luca nella sua prefazione, “vengono fuori centinaia di migliaia di siti, ma la cosa che salta subito all’occhio è che la stragrande maggioranza contiene riferimenti ai padrini di Cosa nostra negli Stati Uniti, alla mafia italo-americana, al delitto di Joe Petrosino, ai legami tra le grandi “famiglie” siciliane e quelle di oltreoceano. Ma c’è un’altra Sicilia che il suo sogno americano se l’è conquistato sul campo con la fatica, il coraggio, il sudore, il talento. La Sicilia di chi è andato via per ritagliarsi un suo spazio nell’arte, nella medicina, nella ristorazione, nella moda, nello sport. Quella di chi ha deciso che restare soltanto per lamentarsi e per accusare una politica inadempiente era uno spreco. Tempo perso”.
Tanti quelli che ce l’hanno fatta. C’è l’ingegnere che ha insegnato a volare a Neil Armstrong, il primo uomo sulla Luna, e il fotografo di sei Presidenti degli Stati Uniti che insegnò il dialetto siciliano a Robert De Niro prima del film “Il padrino”. Lo stilista di Lady Gaga e Beyoncè e la designer dei foulard di Michelle Obama. Lo scultore del celebre Toro di Wall Street e il miglior gelataio della Grande Mela. E poi imprenditori, ristoratori, musicisti, scienziati, scrittori, docenti universitari. Uomini e donne di successo negli Usa uniti da un filo rosso: la Sicilia.
Lucio Luca da oltre vent’anni lavora a “la Repubblica” dove si è occupato di cronaca nera, giudiziaria, politica estera e sport. Attualmente vive a Roma ed è uno dei responsabili di Repubblica.it. Ha pubblicato sei libri: per i tipi della Sigma Edizioni, “Prove tecniche di trasmissione, trent’anni di radio e tv private a Palermo” e “Puellae, non donne di provincia, duemila anni di prostituzione in Sicilia”.
Per la Pietro Vittorietti Editore ha scritto il romanzo “Il killer dell’ufficio accanto. La vera storia di Nino Velio Sprio” e “Dall’altra parte della luna. Storie di siciliani d’America che ce l’hanno fatta”. Per Laurana ha pubblicato lo scorso anno “L’altro giorno ho fatto quarant’anni”, un romanzo ispirato alla storia del giornalista calabrese Alessandro Bozzo, morto suicida nel 2013. Il libro ha vinto il premio Articolo 21 per la libertà di stampa e il premio Mario e Giuseppe Francese.
Di recente ha ripubblicato una nuova versione di “Puellae” sempre per la Pietro Vittorietti Editore. Un suo breve saggio sulla storia del mare di Palermo è stato pubblicato nel volume “In tempo di bagni. Stabilimenti balneari e circoli nautici a Palermo” (Kalòs, 2007). Ha partecipato con un suo racconto alla raccolta 800° pubblicata da Qanat Editore.
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