“L’indifferenza: anticamera delle barbarie. Un’indifferenza diffusa. Anche in Italia”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel ricordare il dramma dell’olocausto, delle leggi razziali in Europa ed in particolare in Italia, negando agli ebrei “l’istruzione, l’affettività, il lavoro, la proprietà, la casa, la cittadinanza e i diritti. Negare l’umanità per poi sopprimere. E tutto questo avveniva nell’indifferenza di tanti”.
Parole importanti che Canicattini Bagni ha fatto proprie ricordando, ieri lunedì 27 Gennaio, con una serie di iniziative e di appuntamenti che hanno coinvolto, in particolare, i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “G. Verga” e del Liceo Scientifico “Prof. Michele La Rosa”, il Museo Civico Tempo e gli gli anziani dell’Unitrè, la “Giornata della Memoria”, per non dimenticare le vittime e il dramma dell’olocausto, delle leggi razziali e gli orrori di tutte le guerre, che hanno coinvolto durante il nazifascismo milioni di cittadini ebrei in Europa.
Lo hanno fatto insieme all’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Marilena Miceli, che attraverso il coordinamento dell’Assessore alla Pubblica Istruzione e alla Cultura, Loretta Barbagallo, ha voluto tenere viva la memoria su una tragedia del secolo scorso che ha scosso l’intera umanità lasciando ferite profonde in milioni di uomini e donne, affinché non abbia più a ripetersi.
“Ieri come oggi – ha sottolineato l’Assessore Barbagallo aprendo i vari momenti – bisogna evitare che tragedie come quello dell’olocausto abbiano a ripetersi, anche se, purtroppo, ogni giorno milioni di persone subiscano la violenza delle guerre, atroci torture e discriminazioni, nella completa indifferenza degli altri che, si nascondono dietro maschere di buon senso. Devono essere i giovani ad opporsi all’indifferenza per costruire un futuro diverso, inclusivo, di pace e di rispetto tra le genti“.
E quello raccontato ieri è un dramma atroce che non ha risparmiato i bambini vittime dei campi di sterminio e delle leggi razziali nazifasciste, a cui è stato negato proprio il futuro. Tanti i momenti che lunedì hanno dato modo di meditareaffinchéle crudeltà del secolo scorso non abbiano a ripetersi, ad iniziare dal ritorno ad un clima di intolleranza e odio nei confronti del “diverso” per cultura, religione, scelte o colore della pelle, che allora fu proprio l’anticamera di una immensa follia che costò milioni di morti.
In mattinata protagonisti sono stati gli alunni dell’Istituto Comprensivo “G. Verga” diretto dalla professoressaAlessandra Servito. Le 4° e 5° classi della Scuola Primaria e una rappresentanza di alunni delle classi 1° della Scuola Secondaria di 1° grado del plesso Mazzini, con le insegnanti Giuseppina Lia e Paola Calleri, dopo aver ripercorso le tappe salienti della Shoah, indossando la stella ebraica e portando le “valigie delle memoria” al Museo Tempo, attraverso le letture fatte dalla Dirigente della Biblioteca comunale Paola Cappè e dagli operatori museali, di tre libri illustrati (“L’albero di Anne” di Irène Cohen-Jaula e Maurizio A. Quarello; “La portinaia Apollonia” di Lia Levi; e “Rosa Bianca” di Roberto Innocenti) hanno avuto modo ri fare una riflessione, con l’ausilio degli insegnanti, sull’olocausto.
Nello stesso tempo le classi 4° e 5° di tutti i Plessi (Mazzini e Garibaldi) insieme con la rappresentanza della Scuola Medianella Sala Teatro della scuola hanno messo in scena, con un recital a cura delle classi 5°, gli orrori della Shoah. E proprio la scuola, in questo caso la sede centrale del plesso Garibaldi, ha ospitato una grande e suggestiva mostra di elaborati grafico-pittorici preparati dagli alunni.
Poi la solenne posa dellePietre d’Inciamponel cortile della scuola,realizzate dalla 4° B della scuola Primaria del plesso Garibaldi, un progetto curato dall’insegnante Daniela Gazzara con la collaborazione delle colleghe Maria Lenares e Francesca Uccello, dove sono riportati i nomi di undici bambini vittime del campo di sterminio di Auschwitz e della ferocia nazifascista (Francesco Cesana, Adriana Revere, Sergio De Simone, Sissel Vogelmann, Roberto Bachi, Franco Cetrelli, Giovanna Ester Costantini, Fiorello Anticoli, Liliana e Luciano Fano, Elena Colombo), e quello della famiglia Bondi (papà Leone, mamma Virginia e i bambini, Anna, Benedetta, Fiorello, Umberto, Giuseppe, Elena).
Ad ognuna delle vittime, inoltre, è anche dedicato un mese del calendario “Il tempo non dimentica” realizzato dalla classe per il concorso nazionale indetto dal Miur “I giovani ricordano la Shoah“, consentendole di piazzarsi al primo posto a livello regionale tra tutte le scuole partecipanti in Sicilia, superando così brillantemente la prima selezione. Al Liceo Scientifico “Prof. Michele La Rosa”, gli studenti hanno ricordato la “Giornata della Memoria” con testimonianze letture e proiezioni video, con l’ausilio degli insegnanti Petruzzelli, Palermo e Baldini.
Per tenere viva la memoria gli studenti hanno trattato il testo della poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo”, rappresentandole;e ancora, uno stralcio dell’intervento pronunciato il 5 giugno 2018 al Senato dalla Senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio; il testo della canzone “Auschwitz (La canzone del bambino nel vento)” di Francesco Guccini; una frase tratta dal “Diario” di Anna Frank.
Nel pomeriggio, infine, al Museo Civico Tempo, a cura di Unitrè e del suo presidente il ione comunale l’incontro incontro con il Professore Sami Basha, docente universitario e pedagogista palestinese, Presidente dell’AUS, American University of Sicily a Siracusa, nonché componente del Consiglio di DISES/CEC – US, membro dell’albo Sipes (Società italiana per gli accademici di Educazione Speciale) e membro dell’albo ANPEC (Associazione Nazionale Italiana Pedagogisti Clinici), fautore del processo di integrazione e rispetto tra i popoli e del “diverso”, quale mezzo più efficace per garantire pace e stabilità, in particolare nei tanti conflitti che oggi nel mondo sono teatro di persecuzione e morte.
Ricordo e memoria, quello celebrato ieri, che va anche a coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria incolumità hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo