Canicattini Bagni, Il Comune promuove la legge di iniziativa popolare di riordino del Gioco d’Azzardo

Il sindaco Paolo Amenta e l’Amministrazione comunale di Canicattini Bagni, hanno già firmato, ma soprattutto aderiscono e promuovono la raccolta delle firme per la “legge di iniziativa popolare” sul Gioco d’Azzardo, lanciata in tutta Italia dal progetto “Scuola delle Buone Pratiche – Amministratori Locali per la Sostenibilità”, alla quale hanno dato vita “Terre di Mezzo”, “Legautonomie”, l’Associazione della Autonomie Locali, e “Fai la Cosa Giusta”, la più grande fiera del consumo critico, e che vede la condivisione di associazioni come Libera.

Da lunedì, pertanto, è possibile firmare presso l’Anagrafe del Comune tutti i giorni lavorativi dalle 8,30 alle 12,30 e il martedì e giovedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle ore 17.

Si potrà firmare anche nei banchetti promossi e curati dal Presidio “Salvatore Raiti” di Libera Canicattini Bagni, uno dei quali già da questo pomeriggio (sabato) attivo in Piazza XX Settembre dalle 16 alle 20, al Mercato dell’Antiquariato e dell’Usato che tutti i sabati si svolge nel Comune canicattinese, e che ha visto tra l’altro anche la promozione dei prodotti della Coop. Beppe Montana, coltivati dai giovani soci nelle terre confiscate alla mafia nei territori del siracusano e del catanese, presente tra del.

Quella che si propone è una legge di 21 articoli per riordinare in un codice unico le norme sul gioco d’azzardo necessarie per prevenire davvero le conseguenze nocive di questo gioco.
Ad iniziare dalla “tutela della salute” degli individui, in particolare quelli con più fragilità, i giocatori patologici ed i i minorenni, per impedirgli di deve essere impedito davvero di giocare, regolando tra l’altro la pubblicità (art. 4,5,6).

I giocatori patologici devono, infatti, essere curati davvero, su tutto il territorio nazionale. I loro familiari devono avere assistenza psicologica (art. 7).

Nello stesso tempo si chiede la costituzione di un fondo (mediante l’1% del fatturato complessivo del gioco d’azzardo) per la cura, la prevenzione e la riabilitazione, e si incrementa il fondo antiusura per il pagamento dei debiti da GAP (art. 8). Così come l’avvio di attività di ricerca e monitoraggio delle forme di GAP in Italia (art. 9) con l’1% delle somme non riscosse e delle multe.

Viene finanziato e costituito l’Osservatorio nazionale sulle dipendenze da gioco d’azzardo, e si ridefiniscono le competenze dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli (art. 12, 13)
La legge di iniziativa popolare per cui si chiede la firma, deve dare più poteri ai Sindaci e ai Comuni per decidere, non da soli, ma sentiti i Questori (attualmente le autorizzazioni sono rilasciate solo dal Questore), l’apertura di sale da gioco e l’installazione di apparecchi per il gioco (art. 11).

Queste perché le autorizzazioni devono rispettare le norme di pianificazione territoriale, tutelare la sicurezza urbana, e rispettare distanze minime obbligatorie da luoghi sensibili (scuole, impianti sportivi, luoghi di culto, centri giovanili, strutture residenziali, ecc).
Ai Comuni vanno trasferiti sulla L 328/2000 sui Servizi Socio Sanitari, finanziamenti specifici per attività formative e culturali (art. 9) mediante lo 0,50% delle somme giocate.

Quello in campo deve essere un contrasto reale al gioco illegale, alle infiltrazioni mafiose, ai flussi di danaro illegali, ai fondi di investimento, trust e società anonime e con caratteristiche di opacità (art. 14, 15, 17).

Per questo si deve applicare il codice delle leggi antimafia. I soggetti condannati, anche senza sentenza definitiva, o solo imputati, così come i loro familiari, non possono ottenere concessioni.
Le società fiduciarie, i trust e i fondi di investimento sono obbligati a dichiarare l’identità del soggetto mandante o del titolare effettivo.

I flussi finanziari devono essere tracciabili mediante l’uso di conti correnti bancari e postali, i clienti che compiono operazioni sensibili vanno identificati e i dati trascritti mediante sistemi informatici. Tutte le operazioni diventano tracciabili con l’istituzione dei registri delle scommesse e dei concorsi pronostici.

Bisogna fare chiarezza sui luoghi del gioco, le caratteristiche dei giochi (Art. 18, 19, 20).
Entro due anni dall’approvazione della legge si potrà giocare d’azzardo solo nelle sale gioco, autorizzate con legge apposita.

I giocatori possono chiedere di essere esclusi dal gioco, nelle aree per il fumo non devono esserci apparecchi per il gioco, le giocate devono avere una durata minima di 4 secondi, sono vietati apparecchi per la lettura automatica delle giocate, il costo di ogni partita non deve essere superiore a un euro, e ogni vincita non deve superare i cento euro.

Infine, bisogna recuperare i finanziamenti necessari per le cure, la prevenzione e la ricerca, attraverso percentuali del fatturato, dei premi non riscossi e delle multe (art. 8, 9). Si persegue l’armonizzazione fiscale tra il gioco d’azzardo e le altre imprese (Art. 10), si contrasta realmente l’evasione fiscale e tributaria (art. 16), e si rendono più aspre le sanzioni (Art. 21).


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