Il Consiglio comunale di Canicattini Bagni, con il voto dei consiglieri di maggioranza che sostengono l’Amministrazione del Sindaco Paolo Amenta, ha approvato, nella seduta di ieri sera, l’istituzione del Canone concessorio ricognitorio e il Regolamento per l’applicazione del canone concessorio non ricognitorio, i cui proventi verranno inseriti, a partire da quest’anno, nel bilancio comunale.
Presieduta dal consigliere anziano, Gaetano Amenta, per l’assenza in aula del Presidente Antonino Zocco e del Vicepresidente Fabrizio Cultrera, il Consiglio, prima di passare alla discussione dei due importanti punti all’ordine del giorno ha votato i motivi d’urgenza che hanno indotto alla convocazione entro il 30 di luglio della seduta.
Urgenza, ha spiegato il Presidente di turno Amenta, dovuta alla mancata proroga dei termini per l’approvazione del bilancio di previsione 2015 (proroga poi arrivata successivamente, solo ieri, giorno della seduta consiliare, a seguito dell’incontro Governo-Anci, con slittamento a settembre dell’approvazione dei bilanci di previsione per la Sicilia), all’interno dei quali i canoni in via di approvazione vanno inseriti se approvati prima del bilancio.
Contrari ai motivi d’urgenza si sono dichiarati i consiglieri del Gruppo Misto, Sebastiano Trapani e Salvatore Miano, che dopo i loro interventi hanno abbandonato l’aula senza partecipare al voto. Per Trapani, non sarebbero alquanto motivati i tempi dell’urgenza, essendo il provvedimento del maggio scorso, per cui in qualsiasi momenti poteva essere portato alla discussione dei capigruppo e dell’aula, senza arrivare all’ultimo minuto. Il capogruppo Miano, dal canto suo, nel rivendicare di essere messo nelle condizioni di poter svolgere al meglio il suo ruolo di consigliere comunale e di poter conoscere in tempi utili gli atti e soprattutto i regolamenti, che necessitano di più tempo di analisi, come nel caso in questione, per poter dare il proprio apporto alla discussione, invitava l’amministrazione e la maggioranza a rivedere i metodi di lavoro, in particolare degli uffici e della segreteria, per evitare di incorrere, come nel caso specifico, all’urgenza.
Lo stesso annunciava la non partecipazione al voto uscendo dall’aula con il collega Trapani. Dopo le dichiarazioni di Trapani e Miano la maggioranza, all’unanimità dei presenti, approvava i motivi d’urgenza della seduta.
Si passava così alla discussione del secondo punto all’ordine del giorno, l’istituzione del Canone concessorio ricognitorio, e ad illustralo è stato il sindaco Paolo Amenta. Il canone, ha detto il primo cittadino, riguarda, grazie al recepimento della legge nazionale da parte della Regione, le società di distribuzione e gestione della rete del gas, nel caso di Canicattini Bagni, la Conscoop di Forlì. In pratica, “i Comuni possono applicare un canone pari al 10 per cento del Vincolo sui ricavi di distribuzione (VRD) di cui alla delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas n. 237 del 28 dicembre 2000, pubblicata nel supplemento alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 4 del 5 gennaio, e successive modifiche”.
Significa che le società che gestiscono la rete del gas, tra l’altro realizzata anche con fondi pubblici, esercitando da questa una attività produttiva, nella parte dei loro utili devono pagare un 10 % ai Comuni dove gestiscono la rete. “Tutto questo – ha precisato Amenta – contrariamente a quello che si pensa, senza alcun onere e senza toccare le tariffe che pagano i cittadini, che tra l’altro vengono decise dall’Autorità nazionale per l’Energia Elettrica e il Gas, ma prelevandole dagli utili societari, per ripagare la città e cittadini dei fondi pubblici utilizzati per la realizzazione della rete, e della possibilità di svolgere una attività che produce ricavi nel Comune“.
Questo Canone va inserito nel bilancio del Comune e, ha sottolineato il sindaco, il fatto di approvarlo ora, garantisce al Comune anche l’importo per l’anno in corso. Al termine dell’intervento, il Presidente Amenta metteva ai voti l’istituzione del canone concessorio ricognitorio che veniva approvato dalla maggioranza all’unanimità dei presenti.
L’altro punto all’ordine del giorno, invece, ha riguardato l’approvazione del Regolamento per il canone concessorio non ricognitorio, che dovranno pagare al Comune, in base ai metri lineari e ad un calcolo previsto già da una formula inserita nella legge, che dovrà essere sviluppato dall’Ufficio Tecnico e notificato agli interessati, tutte quelle società che utilizzano, in modo permanente, il suolo ed il sottosuolo, come le società di gestione telefonica ed elettrica.
Si tratta delle occupazioni a carattere permanente del demanio stradale, consentite solo a seguito di concessioni rilasciate dai competenti uffici comunali e che, con l’approvazione dell’atto, già da quest’anno, comportano il pagamento di un canone.
Sono soggette a canone non ricognitorio le occupazioni dei tratti di strada per i quali il Comune di Canicattini Bagni esercita la potestà autorizzatoria e le occupazioni delle relative pertinenze. Le occupazioni temporanee, anche se a carattere ricorrente, non sono soggette al canone di concessione non ricognitorio. Si considerano temporanee le occupazioni di durata inferiore all’anno, prive di strutture infisse direttamente o indirettamente al suolo.
“Con questi due atti che il Consiglio approva – ha concluso il sindaco Amenta – finalmente il Comune, che vive le difficoltà di riduzione finanziaria che stanno vivendo tutti i Comuni, potrà incassare i canoni da parte di tutte quelle società che utilizzano il territorio comunale, gestiscono servizi pubblici come la telefonia, la rete elettrica o quella del gas, e fanno utili. I cittadini da tutto questo ne avranno solo un vantaggio, considerato che non verranno toccate le tariffe, decise dall’Autorità nazionale, ma piuttosto, entrando più soldi nel bilancio del Comune, ci viene data la possibilità, come abbiamo sempre detto, di programmare la riduzione di qualche punto delle tasse e dei tributi comunali. Come sempre, siamo aperti al confronto, in particolare con l’opposizione, e ad apportare modifiche se migliorative, ma sempre nell’interesse dei cittadini“.
A conclusione dell’illustrazione del punto da parte del sindaco, il regolamento veniva sottoposto al voto e approvato, con l’immediata esecutività, all’unanimità dei consiglieri di maggioranza presenti in aula. Non essendoci altri interventi per quanto riguarda l’Attività ispettiva, il presidente Gaetano Amenta dichiarava conclusi i lavori.
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