Programma ricco, come sempre, di storia e di tradizioni popolari, quello approntato dal Museo Civico del Tessuto, dell’Emigrante e della Medicina Popolare di Canicattini Bagni, per la Settimana Santa che entra sempre più nel vivo. Le iniziative avranno come scenario il Museo dei Sensi, perchè proprio i “Sensi”, saranno i protagonisti di questa Pasqua 2013 nei diversi momenti degli incontri in programma: dai colori ai suoni, dagli odori al gusto e al tatto.
Il via è dato Sabato 23 Marzo alle ore 18:00, con “A sira ro santissimu Cristu a Ianiattini: Metamorfosi”, un progetto che prende spunto da una riflessione di Tanino Golino, studioso e storico delle tradizioni religiose, sull’importanza della sera del Venerdì Santo, come ricordata da illustri storici ed etnoantropologi, da Giuseppe Pitrè ad Antonino Uccello, attraverso le trasformazioni subite da Canicattini, da antico borgo a paese moderno.
E protagonista Sabato 23 davanti alla facciata di via XX Settembre del Museo dei sensi, sarà il recital presentato da Paolo Giardina, “U Lamientu – dalla voce al suono”, che ripropone il dialogo straziante tra Maria ed il Cristo martoriato che si è soliti sentire a Canicattini Bagni durante la processione del Venerdì Santo dalla voce dei “nuri”, con musiche di Piero Cicero Santalena, voci recitanti di Tanino ed Elisa Golino e l’interpretazione musicale del gruppo di musica popolare “Perciazzucca”.
“… Fazzu na lancia e ttri pungenti ciova… (dal Lamentu del Santissimo Cristu”, sarà così il rumore lento e monotono del ferro battuto dai fabbri locali, ad accompagnare, il percorso di questo momento toccante della tradizione pasquale canicattinese.
Nel corso della serata prenderanno altresì il via le Mostre, approntate dagli operatori del Museo Civico del Tessuto, dell’Emigrante e della Medicina Popolare, la prima delle quali, “U Sciallu: simboli, forme e colori”, davanti alla del Museo dei Sensi in via XX Settembre. Un allestimento originale di Carmela Amenta che, partendo dai particolari degli “scialli re nuri” indossati durante la processione del Venerdì Santo, ne mettono in risalto i significati profondi legati alla religiosità, alla cultura e alle tradizioni di una comunità e di un territorio.
All’interno del Museo dei Sensi, in via De Pretis 18, sarà invece possibile visitare l’esposizione delle diverse tipologie di questi “scialli” in seta, di antica manifattura araba, un tempo usati dalle donne per impreziosire gli abiti delle nozze, e poi riutilizzati dagli uomini durante la processione del S.S. Cristo a cui era stata chiesta una grazia.
Non solo ma all’interno della struttura museale sarà possibile ammirare “Immagini”, la mostra di foto realizzate da Salvatore Cianci, Rosario Amenta e Mattia Gozzo, dove l’antica e seicentesca effige dell’”Ecce Homo” è reinterpretata nel suo rapporto tra uomo e divino, tra antico e moderno. Nei locali del Museo delle Devozioni Popolari di via Vittorio Emanuele 118 è invece ospitata la mostra “Memoriae Passionis Christi – Anno Costantiniano” per ricordare l’editto di Milano del 313 d.C. emanato dall’Imperatore Costantino.
Naturalmente, parlando di tradizioni e di “Sensi”, immancabile il riferimento gastronomico legato ai cibi e ai digiuni della Quaresima con “Ro trapassu ranni e ro trapassu nnicu”, curato dalla guida naturalistica ed etnoantropologo Paolino Uccello. Le mostre saranno visitabili tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00 tel. 0931945620
PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI PASQUALI A CANICATTINI BAGNI
DOMENICA 10 MARZO, alle ore 19,00 in Chiesa Madre, sarà il Coro parrocchiale “S. Maria degli Angeli” diretto da Cettina Borgia e Paolo Zocco, ad animare, con canti e musica, la celebrazione domenicale con un singolare appuntamento, “Via Crucis: Cammino di salvezza”.
VENERDÌ 15 MARZO la Via Crucis si terrà nel quartiere “Pizzu Muru”.
Da DOMENICA 17 A MARTEDÌ 19, sempre in Chiesa Madre, le celebrazioni saranno segnate dal Novenario in onore di San Giuseppe.
VENERDÌ 22 MARZO la Via Crucis torna nei quartieri, questa volta nel “Quartiere Matrice”.
SABATO 23 MARZO, si parlerà di Pasqua e delle sue tradizioni, alle ore 19,00 sempre in Chiesa Madre con il professore Salvatore Amenta, “La Pasqua tra storia e tradizioni”.
SABATO 23 MARZO – ”A sira ro santissumu Cristu a Ianiattini: Metamorfosi” – Museo dei Sensi
via XX Settembre e via De Pretis – a cura del Museo Civico del Tessuto, dell’Emigrante e della Medicina
Popolare.
DOMENICA 24 MARZO, sarà dedicata alla celebrazioni delle “Palme” nelle parrocchie cittadine (Chiesa Maria Ausiliatrice – Chiesa Madre – Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio); nella stessa giornata, alle ore 19,30 saranno i giovanissimi e i giovani dell’Azione Cattolica a dare vita, per le vie della città, alla “Passione di Cristo”.
MERCOLEDÌ 27 MARZO, invece, come da tradizione, alle ore 20,30 saranno le ragazze ed i ragazzi dell’AGESCI, Gruppo Scout Canicattini 1, a dare vita alla “Vera Cruci “, la Via Crucis che inizia dalla sede Scout di Via Principessa Jolanda e, percorrendo tutta la salita e la scalinata di Via Cavour, si conclude nella parte alta del paese, in Via Roma, alla “Vera Cruci”.
GIOVEDÌ 28 MARZO, partecipazione alla S. Messa Crismale che si terrà alle 9,30 nella Cattedrale di Siracusa; alle ore 18,00 S. messa in “Coena Domini” in Chiesa madre.
VENERDÌ 29 MARZO dalle ore 17,00 Liturgia di passione, Adorazione della Croce e Santa Comunione e dalle ore 19,00 il momento più toccante, ricco di fede, di cultura popolare e di tradizioni, quando tutta cittadina partecipa alla lunga processione del Venerdì Santo con l’uscita della statua lignea del ‘600 del “Santissimu Cristu” e la presenza dei “Nuri”, devoti vestiti di bianco con una mantella rossa sulle spalle, un corona di spine intrecciata sul capo ed una canna in mano, che intonano, lungo il percorso, “U Lamientu”, un tradizionale canto di dolore, rigorosamente in dialetto siciliano, che si tramanda di padre in figlio, dove si intrecciano dolore, tormento, pianto e sofferenza della passione di Cristo e della madre Maria. In questa serata il paese offre uno spettacolo unico, ricco di devozione e tradizione che non si ripete in nessun altro Comune della Sicilia.
Il venerdì al tramonto ha così inizio la processione del Cristo flagellato. Dopo la funzione religiosa nella Chiesa Madre di Piazza XX Settembre, al pronunciamento della parola “Ecce Homo”, viene svelato il simulacro che viene posto nel fercolo di stile gotico. Inizia così la processione, con in testa lo stendardo alto, pesante e nero, che una volta i “massari” della cittadina si contendevano all’asta, a suon di tumuli di grano, sino a quando si “libbirava u stinnardu”. Durante la lunga processione per le vie della cittadina i “Nuri”, che precedono il simulacro, eseguono un canto popolare “U lamientu ro Santissimu Cristu” al quale si alterna “U Cantu re Virginieddi” vestite di bianco.
Lungo il suo percorso la processione si soffermerà al 117 di Via Garibaldi, “na casa di Pinieddu”, dove in una nicchia sul prospetto è raffigurato il simulacro del Cristo flagellato, per ricordare le soste che un tempo i “Nuri” facevano nelle case di amici e parenti che gli offrivano da bere. Nella sosta nella casa di Pinieddu, per tradizione, molti canicattinesi emigrati all’estero, soprattutto dagli Stati Uniti, sono soliti chiamare amici e parenti per sentire al telefono “U Lamientu”.
DOMENICA 31 MARZO, infine, tra migliaia di cittadini, “A Paci Paci”, tre incontri tra i simulacri della Madonna Addolorata, che abbandonato il velo nero indossa quello azzurro, e il Cristo Risolto. Il primo incontro davanti alla Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice (U Santuzzu), il secondo in Via XX Settembre, davanti alla Chiesa delle Anime Sante, e il terzo in piazza davanti alla Chiesa Madre.
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