Il sindaco Paolo Amenta ha accolto a Canicattini Bagni la Carovana Internazionale Antimafie 2015 promossa da Arci, Libera, Cgil, Cisl, Uil, in via del Seminario, dove hanno sede il centro Sprar “Obioma” per donne rifugiate e richiedenti asilo, voluto dall’Amministrazione comunale e gestito dalla Coop. sociale Passwork, ed i laboratori per il confezionamento di erbe aromatiche del progetto “I frutti degli Iblei” della Coop. L’Arcolaio.
Presenti anche assessori e consiglieri comunali, il Presidio “Salvatore Raiti” di Libera Canicattini Bagni, la Presidente di Arci Siracusa, Simona Cascio, Giovanni Romano e Pippo Pisano della Coop. L’Arcolaio, Giovanna Raiti del Coordinamento provinciale di Libera, gli operatori di “Obioma”, il sociologo Sebino Scaglione, presidente della Coop. Sociale Passwork, e la moglie Daniela Gazzara, che la settimana scorsa sono rimasti vittima di un atto intimidatorio con un ordigno rudimentale fatto esplodere nel cuore della notte davanti al portone della loro abitazione.
La Carovana, guidata da Alessandro Cobianchi, nel suo viaggio verso Siracusa per parlare di “Periferie al Centro”, ha voluto portare tutta la vicinanza e la solidarietà a Sebino Scaglione e a Passwork per l’intimidazione subita , così come avevano già fatto sabato pomeriggio in Pizza Borsellino con il Presidio di legalità, le Associazioni, le Forze sociali e politiche siracusane. Il viaggio della Carovana Antimafie è quindi proseguito per Siracusa, alla scuola Chindemi della Mazzarrona dove era in programma una iniziativa sul tema “Periferie al Centro”.
“Vi ringrazio a nome dell’amministrazione e della città – ha detto il sindaco Paolo Amenta – per questa vostra presenza che è un’ulteriore ribadire e sottolineare di come chi lavora nel sociale e nell’accoglienza, come Passwork e Sebino Scaglione, non debba sentirsi solo ma deve avere accanto a sostenerlo le istituzione e l’intera comunità. Parlare di “Periferie” non vuol dire parlare dei luoghi delle grandi città, ma oggi nel sistema globalizzato, vuol dire parlare di “disagio”. E allora è il “disaggio” che bisogna mettere al “centro” dei nostri interventi, come stiamo facendo nella nostra azione amministrativa e nella stessa collaborazione con Passwork, il suo Presidente e gli operatori. A loro, alla famiglia di Sebino Scaglione, rinnoviamo la nostra vicinanza e solidarietà, e siamo onorati oggi di ospitare una presenza così importante come quella della Carovana Antimafie”.
Della necessità di costruire legami di solidarietà, di cooperazione, portando nel territorio il messaggio politico e culturale dello “stare insieme”, del “condividere”, per sconfiggere qualsiasi forma di illegalità, clientelismo e corruzione, oltre all’isolamento, creando, al contrario, percorsi di legalità e sviluppo del territorio, aggiungendo elementi di novità come può essere anche l’accoglienza, ha parlato Giovanni Romano della Coop. L’Arcolaio, componente del coordinamento provinciale di Libera e consigliere della Fondazione di Comunità “Val di Noto”.
Lo stare insieme ed essere solidali, ha ribadito Giovanna Raiti di Libera, rappresentano, assieme alla memoria, la “luce” per il futuro delle giovani generazioni, ed è la strada scelta da Passwork nella sua attività.
“Io che dal 1994 ho organizzato in Sicilia, assieme all’Arci e a Rita Borsellino, le prime Carovane Antimafie girando in centinaia di Comuni – ha detto nel suo intervento Sebino Scaglione –non avrei mai potuto immaginare di essere io l’oggetto dell’attenzione e della sensibilità, oltre che della solidarietà, proprio della Carovana Antimafia. Questo mi commuove e vi ringrazio, come ringrazio il Sindaco, l’Amministrazione, le Associazioni, Libera, l’Arci, e tutti voi per questa presenza e testimonianza. Al di là dell’attentato del quale io e la mia famiglia siamo stati vittima, delle motivazioni che ognuno potrà metterci dentro, noi continuiamo a fare quello che facciamo da anni, quello che ha detto Giovanni Romano, ovvero, cooperazione tra le persone, costruiamo azioni solidali, lavoriamo per costruire futuro e speranza anche per queste donne e i ragazzi rifugiati e richiedenti asilo che ci vengono affidati. E la cosa più bella che può accadere, come sta succedendo in quest’anno di esperienza che abbiamo fatto al centro “Obioma” di Canicattini Bagni, è vedere che molte di queste donne, di queste famiglie, che ospitiamo, dopo un percorso di inclusione, riescono a rendersi autonome, a vivere una loro vita, avere un lavoro e farsi un famiglia. Non sono certo le intimidazioni, le false notizie su chi gestisce accoglienza che mettono tutti nello stesso calderone, senza tenere conto che si può farlo onestamente, in modo trasparente, e con i risultati sociali che ho appena detto, che ci faranno indietreggiare da questo percorso. Tantè – ha concluso Scaglione – che stiamo già per aprire “Casa Aylan” per minori extracomunitari non accompagnati. In questi giorni ad Obioma una delle donne che ospitiamo ha partorito una bella bambina al quale è stato posto il nome di Stella. Ecco questa nuova generazione nata sotto il segno della cooperazione, sarà la Stella che ci guiderà”.
A chiudere gli interventi è stato il responsabile nazionale della Carovana Internazionale Antimafie 2015, Alessandro Cobianchi: “Non potevano non accogliere l’invito dell’Arci di Siracusa – ha sottolineato Cobianchi – di essere oggi a Canicattini Bagni. La Carovana Antimafia non nasce per fare passerelle ma per fare testimonianza raccogliere storie nei vari territori. Ed oggi qui, tra di voi, abbiamo raccolto una bella storia di legalità, di solidarietà e di inclusione sociale, che vale la pena raccontare. Grazie a voi per quello che fate nel territorio“.
Maurizio Aiello
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