Canicattini Bagni, l’amministrazione celebra la Giornata Internazionale della Donna e sabato posa di una targa in piazzetta Dante Alighieri per ricordare le vittime di violenza

La ferita più dolorosa resta quella della violenza e del drammatico fenomeno del femminicidio, che non ha mancato di toccare e scuotere anche Canicattini Bagni, con l’uccisione, il 16 giugno 2014, da parte del marito, della giovane rumena di 36 anni Maria Ton

L’amministrazione comunale di Canicattini Bagni guidata dal sindaco Marilena Miceli, prima donna a ricoprire questo importante incarico nella storia della città, dedica il mese di marzo alle donne, per ricordarne l’impegno, il lavoro, il coraggio, la sofferenza, ma anche l’arte e soprattutto la libertà, in un momento nel quale il fenomeno delle violenza nei loro confronti, purtroppo, non accenna a diminuire.

Saranno una serie di appuntamenti curati dall’assessore alla Cultura, Loretta Barbagallo, con la collaborazione dell’Ufficio Cultura, della Biblioteca comunale e del Museo Tempo, a celebrare quest’anno l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, e a coinvolgere la città in un impegno culturale e di civiltà, qual è appunto il rispetto delle donne e le pari opportunità.

Il primo appuntamento è per sabato 3 marzo, alle 16,30 nella piazzetta Dante Alighieri (strada per Floridia), con la posa di una targa in ricordo delle donne vittime innocenti di violenza, da parte dell’amministrazione comunale in collaborazione con la Rete Centri antiviolenza di Raffaella Mauceri, presente all’evento assieme alla Presidente, l’avvocata Daniela La Runa, vittima il mese scorso di un attentato incendio alla sua auto.

Giovedì 8 marzo, invece, saranno tre gli appuntamenti che contribuiranno a ricordare e a celebrare questa importante giornata: dalle 9 alle 13 a palazzo Messina Carpinteri di via XX Settembre 36, inaugurazione della mostra fotografica “Anime Deturpate” a cura dell’Associazione fotografica Focus di Siracusa; dalle 10 alle 13 nell’aula consiliare, protagonisti saranno gli studenti delle 3°, 4° e 5° classi del locale liceo Scientifico “Prof. Michele La Rosa”, con “8 Marzo: una data significativa, importante da celebrare per ricordare i traguardi che le donne hanno fin qui conquistato e quelli per cui devono ancora lottare!”, con gli interventi del Dirigente scolastico Marcello Pisani e delle docenti Rita Palermo e Filomena Baldini; dalle 17,30 alle 20 al museo Civico Tempo di via XX Settembre 132- via De Pretis 18, si terrà l’incontro “Donne a Canicattini: esperienze a confronto” dove interverranno donne impegnate nelle professioni, in politica, nel mondo dell’arte e dell’imprenditoria.

Sabato 10 marzo, alle 17,30, a Palazzo Messina Carpinteri, letture delle “Cose sospese” di Assunta Fichera, con accompagnamento musicale. Domenica 11 marzo, alle 17, ancora a Palazzo Messina Carpinteri, “Armonie liberty – Concerto lirico per le donne” con il soprano Sara Di Luciano e il pianista Rosario Sergio Di Luciano. Ad aprire l’appuntamento, presentato da Paolo Cugno, saranno gli interventi del sindaco Marilena Miceli e dell’Assessore alla Cultura, Loretta Barbagallo.

Nonostante le battaglie di un secolo (la giornata delle donne nasce in America nel 1908 contro lo sfruttamento delle operaie, in Italia arriverà nel 1922), appare ancora lungo il percorso delle Pari Opportunità tra uomo e donna nei diritti e, soprattutto, in alcuni settori del mondo del lavoro dove persistono forti differenziazioni, così come casi di discriminazioni sessuali. Ma la ferita più dolorosa resta quella della violenza e del drammatico fenomeno del femminicidio, che non ha mancato di toccare e scuotere anche Canicattini Bagni, con l’uccisione, il 16 giugno 2014, da parte del marito, della giovane rumena di 36 anni Maria Ton.

Nel mondo almeno il 35% delle donne ha subìto una violenza fisica. In Italia, secondo i dati Istat, le donne tra i 14 e i 65 anni che hanno subito violenza negli ultimi anni sarebbero 8 milioni 816 mila (43,6%). Nel 2017 le donne uccise, spesso tra le mura domestiche, sono state oltre un centinaio (114), e quasi sempre a causa del “tarlo del possesso e della gelosia”.


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