L’iscrizione al Partito democratico del sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, non è una notizia che, seppur prevedibile, è stata presa bene da tutti. Andrea Genovese, segretario cittadino della sezione giovanile del Pd e membro della direzione cittadina contesta questa decisione ricordando che Amenta in passato è stato protagonista del centro destra locale perché fu uno degli esponenti provinciali, nel 2010, dell’esperienza di Futuro e libertà insieme con Fabio Granata.
“Una storia politica di destra, seppur interrotta dalla candidatura alle regionali nel 2012 con il movimento di Rosario Crocetta, che mal si sposa con la tradizione valoriale del Pd – sottolinea – è, a questo punto, di tutta evidenza come anche a livello provinciale si stia assistendo a una mutazione genetica del partito iniziata a Siracusa con le primarie che videro sconfitto l’attuale segretario, Alessio Lo Giudice, e proseguita con l’adesione del sindaco di Carlentini, Pippo Basso. Anche questi ha sempre militato nel centro destra locale e tutti lo dicono molto vicino a Forza Italia catanese. Da giovane dirigente, che ha dovuto prendere atto di determinate scelte, mi trovo costretto a dover prendere le distanze da tutto questo e a invitare i dirigenti più influenti del mio partito a rivedere le logiche che hanno portato a queste aperture. Chi cambia il vecchio con il nuovo sa cosa lascia ma non sa cosa trova e non vorrei che a furia di essere democratici si finisca coinvolti in percorsi e metodologie politiche che non ci appartengono“.
Non si fa attendere però la risposta del sindaco Amenta, che ricorda come la sua storia politica sia iniziata nel 1985 con la prima candidatura con il Partito socialista, poi ha seguito l’operazione di civismo e si è avvicinato all’esperienza sociale di Gianfranco Fini, seppur molto breve. Frantumatosi Fli, nel frattempo è diventato sindaco per due volte con una lista civica e 5 anni fa ha contribuito alla vittoria del centro sinistra candidandosi con il Megafono. Basta questo, dunque, per replicare al giovane Genovese mentre invece per quanto riguarda la critica avanzata da Turi Raiti sullo scarso coinvolgimento del partito nel presentare l’iscrizione al Pd, Amenta non può che dirsi concorde: “se il Partito democratico vuol presentarmi all’esterno come fatto con altri, massima disponibiltà – dice – la mia idea è quella di riappacificare l’ambiente ma non voglio sovrappormi alle questioni interne del Pd. Mi tiro fuori dalle considerazioni e dalle polemiche, ma ha ragione Raiti quando dice che il vicepresidente Anci Sicilia può essere presentato. È chiaro però che io sono tesserato da cittadino, e non da sindaco, e come tale vorrei dare il mio contributo“.
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