Il territorio, gli Iblei, con la sua storia, le tradizioni, l’intreccio antico della cultura contadina e artigiana, il vero protagonista della “Scuola comunale di antichi mestieri e tradizioni popolari”, presentata ieri pomeriggio al Museo Civico Tempo di Canicattini Bagni dal Sindaco Marilena Miceli e dal Presidente del Sistema Rete Museale Iblei, l’etnoantropologo e guida naturalista Paolino Uccello.
Tra gli intervenuti anche l’assessore alla Cultura e al Turismo di Canicattini Bagni, Loretta Barbagallo; il sindaco di Floridia, Giovanni Limoli; il direttore del Polo Regionale di Siracusa per i siti e musei, Lorenzo Guzzardi; il Presidente del Gal Val d’Anapo – Agenzia di Sviluppo dei Iblei, Paolo Amenta; il Vicesegretario provinciale di Cna Siracusa, Gianpaolo Miceli; e la Direttrice del Museo etnografico “Nunzio Bruno” di Floridia e Coordinatrice del Sistema Rete Museale Iblei, Cetty Bruno. “Mani giovani per Antichi Mestieri”, questo il titolo del progetto che caratterizza la scuola canicattinese che coinvolge anche i Comuni di Floridia e di Sortino proprio attraverso il Sistema Rete Museale Iblei, che in collaborazione con il Comune di Canicattini Bagni gestirà questa importante struttura formativa, prevista dall’art. 47 della legge n.8/2018, e finanziata con un fondo di 85.720 euro dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
“Un sogno che diventa realtà”, ha detto nell’introduzione il giornalista Gaetano Guzzardo, presentando l’iniziativa, “che da valore al lavoro di recupero della memoria e di promozione di un patrimonio che non è solo culturale, storico e paesaggistico, ma che affonda le radici anche nella manualità del mondo del lavoro, nell’intreccio tra cultura contadina e quella artigiana, che in questi anni hanno fatto i piccoli Musei antropologici dell’entroterra ibleo, con il sostegno di Enti e Amministrazioni comunali che hanno creduto nella sostenibilità dello sviluppo del territorio”.
E in un’ottica di sviluppo sostenibile, grazie al supporto dato al Sistema Rete Museale Iblei e al progetto dal Gal Val d’Anapo – Agenzia di Sviluppo degli Iblei, il recupero di antichi mestieri scomparsi o quasi dimenticati, può rappresentare nuove opportunità occupazionali per le giovani generazioni.
Si tratta di corsi che riguardano lo scalpellino, la sartoria, l’apicoltura, il fitopreparatore (erboristica, medicina alternativa e omeopatia, alimentazione, essenze e profumi), il puparo, il tintore (chi si occupa della tintura dei tessuti tramite le piante coloranti) e il tessitore di tessuti, il panificatore e il pasticciere.
“Un progetto che parte da lontano, in questi ultimi dieci anni – ha aggiunto il sindaco Marilena Miceli – dall’intuizione dell’allora sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, di guardare al futuro di questo territorio dell’entroterra siracusana, attraverso la crescita sostenibile, recuperando e valorizzando il ricco patrimonio culturale, storico ed economico che gli Iblei offrono, sfuggendo all’ottica campanilistica di pensare ad una sola comunità, ma piuttosto ad un territorio più vasto che comprendesse anche le altre realtà dell’entroterra. Nasce così il Museo dei Sensi nella nostra città, oggi Museo Tempo, Museo del Tessuto, dell’Emigrazione e della Medicina popolare, e in una prospettiva di rete, nasce il Sistema Rete Museale Iblei, che mette insieme questo patrimonio, comprendendo anche le realtà museali di Floridia, Solarino e Sortino. Approfittando del bando dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, nella continuità amministrativa, questo progetto è diventato Scuola di Antichi mestieri e Tradizioni Popolari, coinvolgendo anche le realtà museali di Floridia e Sortino che ospiteranno laboratori della scuola”.
La scuola verrà realizzata nei locali comunali del Museo Civico Tempo di via De Pretis 18, con laboratori a Floridia e Sortino, per poi proseguire l’attività, con la riqualificazione urbana della zona ovest, nel restaurato edificio storico dell’ex Lazzaretto ai “Campicelli”, che diventa un contenitore multiculturale da assegnare alle realtà associative e giovanili della città.
Un progetto che ha radici forti, per il sindaco di Floridia, Giovanni Limoli, che nasce dal lavoro di ricerca e valorizzazione delle tradizioni popolari e del lavoro contadino, che in questi anni hanno svolto e consolidato le varie realtà museali coinvolte.
“Abbiamo creduto che un modello di crescita che desse identità al territorio, con le sue peculiarità, fosse possibile – ha sottolineato Paolo Amenta, Presidente dell’Agenzia di Sviluppo degli Iblei e già sindaco di Canicattini Bagni nell’ultimo decennio -. Un modello di sviluppo sostenibile che argini il continuo spopolamento dell’entroterra ibleo, offrendo nuove opportunità ai nostri giovani, vincendo anche la forte pressione della globalizzazione. Siamo uno dei territori più ricchi dal punto di vista culturale, storico e paesaggistico, racchiusi tra siti Unesco, si pensi a Pantalica, al barocco di Noto, Palazzolo e Siracusa, o al Liberty di Canicattini Bagni, alla cultura dei Pupi di Sortino, ai percorsi enogastronomici. Dobbiamo lavorare per recuperare questo patrimonio, dove gli antichi mestieri hanno un ruolo importante, arricchirlo di servizi, per rendere l’offerta più forte. Nei prossimi anni i viaggiatori raddoppieranno, saranno quasi due miliardi, e noi dobbiamo essere pronti a cogliere queste fette importanti di mercato”.
Un progetto ambizioso che diventa frutto di collaborazioni e sinergie, come quella con il Polo Regionale di Siracusa per i Siti e Musei, pronto, come ha sostenuto il suo Direttore, Lorenzo Guzzardi, a fare ancora la sua parte e a sostenere la crescita della rete museale del sud est siciliano, coinvolgendo anche la provincia ragusana, in un territorio, come quello Ibleo, che ha già il riconoscimento di Ecomuseo, e recentemente anche quello dei “muri a secco” patrimonio dell’Unesco così come l’Opera dei Pupi.
“La storia e la cultura di una comunità hanno radici in un territorio e da esso traggono vitalità e identità – ha rimarcato il presidente del Sistema Rete Museale Iblei, Paolino Uccello, ricordando i mestieri al centro dei corsi che saranno avviati nella scuola –. Punto di forza è quello di creare un concept totalmente nuovo del connubio tra tradizione locale e tecnologia globalizzata che non miri, come sarebbe prevedibile, solo a riadattare il sistema di produzione artigianale ai nuovi parametri high-tech, ma si sforzi piuttosto di reinventare le tecniche di e-commerce e di e-learning adattandole ai metodi di lavorazione e creatività degli antichi mestieri al fine di incrementare la possibilità di sviluppo socio-occupazionale”.
E proprio il recupero di antichi mestiere artigianali, che nel tempo hanno rappresentato l’economia del territorio, trova il plauso anche del mondo del lavoro e delle imprese, come ribadito dal Vicesegretario provinciale di Cna Siracusa, Gianpaolo Miceli, che ha ricordato, altresì come il 77% dei viaggiatori vuole vivere le realtà del territorio, nel suo aspetto più ampio, non solo culturale e delle tradizioni, ma anche per quanto riguarda l’economia agricola e artigianale, quindi mestieri e enogastronomia.
A chiudere gli interventi, Cetty Bruno, coordinatrice del Sistema Rete Museale Iblei, e Tanino Golino, Vicepresidente del Museo Tempo, e subito dopo la visita alle varie postazioni dei mestieri di cui si occuperà la scuola, grazie alla collaborazione degli esperti artigiani: Alfredo Uccello, fitopreparatore; Sebastiano Milluzzo, apicoltore; Salvatore Melluzzo, scalpellino; Grazia Vacirca, tessitrice; Katia Cirinnà, panificatore; Gianfranco Salonia, costruttore di pupi siciliani; Rosanna Di Benedetto, creazione borse; Mary Amenta, sartoria; Tamara Guarino, cucina naturale.
Dopo una fase di ricerca, inventariazione e catalogazione di strumenti e attrezzi antichi da recuperare, dati ed informazioni utili per la realizzazione di monografie tematiche, è previsto l’allestimento di una vetrina multimediale e di un sito web con nuovi sistemi di e-learning partecipativo; l’attività di promozione e marketing; il coinvolgimento degli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti artistici, tecnici e professionali che, nei locali dei Musei, potranno accedere alla vetrina multimediale e venire a conoscenza dei nuovi impieghi dell’artigianato locale; ed infine l’avvio di start – up con laboratori pratici finalizzati alla realizzazione di manufatti artistici, ispirati ai segni distintivi del comprensorio ibleo.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo