Nel corso della tarda serata di mercoledì 22 marzo, a Canicattini Bagni, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza del reato di tentata estorsione, Michele Confalone, classe 1990, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.
Erano circa le 21 quando un residente di Canicattini Bagni, transitando per una strada del paese, notava una persona che inveiva contro il parroco della Chiesa Madre e, pertanto, contattava il numero di emergenza 112 richiedendo l’intervento di una pattuglia per verificare cosa stesse accadendo.
Immediatamente giunti sul posto, nonostante la presenza dei Carabinieri della Stazione di Canicattini Bagni, Confalone continuava ad inveire con foga nei confronti del parroco, minacciandolo ripetutamente, promettendogli di bruciargli la macchina qualora non gli avesse consegnato del denaro.
Riportata la situazione alla calma i militari hanno condotto l’uomo in caserma per cercare di ricostruire quanto accaduto poco prima. Ma anche qui, alla vista del prelato, Confalone è andato di nuovo in escandescenza ricominciando a inveire e a minacciare il parroco.
Ancora non del tutto chiare le ragioni di tale comportamento da parte dell’uomo che, come già accaduto in precedenza, aveva chiesto al parroco una somma di denaro per sbrigare delle vicende personali: il rifiuto del prelato, che in quel momento non era in possesso della somma, ha fatto andare su tutte le furie l’uomo che, pertanto, è stato dichiarato in stato di arresto e trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Noto in attesa della celebrazione del rito drittissimo al Tribunale di Siracusa.
Al termine dell’udienza, il Giudice ha convalidato l’arresto di Confalone applicando nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
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