“Nessun rimborso della Tari, nella parte relativamente alla voce “pertinenze”, considerato che il Comune di Canicattini Bagni non ha applicato, per le abitazioni, le nuove tariffe relativamente alle unità che vi abitano, ma quelle vecchie a metri quadri, senza alcuna modifica, avendone avuto la possibilità offerta dalla legge di stabilità 2016 che ne ha fissato lo slittamento finale al 31 dicembre 2017“.
Così il sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli, a seguito delle richieste di alcuni cittadini di un eventuale rimborso per le “pertinenze” considerato che il nuovo sistema di applicazione della Tari, quella che copre i servizi di raccolta, differenziata e smaltimento dei rifiuti urbani, prevede, a partire dal 2018, il pagamento in base alle persone che occupano l’immobile.
Il Comune di Canicattini Bagni, infatti, come ha voluto precisare il sindaco Miceli, facendo riferimento alla delibera di Giunta Municipale 33 del 05/04/2016, non ha modificato né le tariffe, né tantomeno il sistema di tariffazione, rimasto ancora quello del pagamento a metri quadri dell’immobile, e pertanto anche delle pertinenze, con lo stesso importo di 2,13 euro a metro quadro (uffici 3,10 euro – circoli 4,60 euro – negozi 6 euro – bar trattorie 7,70 euro).
E ciò in virtù dello slittamento al 31 dicembre 2017 del termine dell’applicazione del sistema di tariffazione a metri quadri, come previsto dall’art. 1 comma 27 della Legge di Stabilità del 2016 (legge 28 Dicembre 2015, n. 208 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato G. U. n. 302 del 30/12/2015 – Suppl. Ordinario n. 70), che attraverso la modifica della legge di stabilità 2013 (legge 147/2013) fa slittare di due anni, dal 2016 al 2018, il termine a partire dal quale i Comuni dovranno applicare le nuove tariffazioni in base agli occupanti delle abitazioni.
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