Valorizzare il patrimonio storico, culturale e delle tradizioni della città di Canicattini Bagni, tra questi anche quello religioso molto sentito e apprezzato non solo tra i fedeli, tra gli obiettivi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marilena Miceli, attraverso una serie di iniziative che hanno maggiore evidenza nella stagione estiva con le manifestazioni predisposte dall’assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo con il 16° Festival del Mediterraneo.
In questo contesto si inquadra “Verso le orme del S. S. Cristo”, l’appuntamento di sabato 3 agosto, alle 18, al Museo Civico Tempo di via XX Settembre 132, curato dai suoi ricercatori e operatori museali, per conoscere l’antica leggenda legata alla devozione popolare al Santissimo Cristo nella cittadina iblea.
Con le letture sceniche di Tanino Golino, storico e ricercatore di cultura religiosa, e i “cunti” sulle piante citate nella Bibbia a cura di Paolino Uccello, etnoantropologo e guida naturalistica, si aprirà il percorso guidato alla Cava Bagni, dove si narra sia stato ritrovato l’antico simulacro dell’Ecce Homo, trafugato dalla Chiesa Madre, e dove secondo la leggenda il simulacro diventò pesante lasciando le orme sul terreno.
Qui il musicista Antonio Cianci eseguirà, in chiave folk, “U Lamientu”, lo struggente canto in dialetto siciliano che rievoca i momenti della passione e morte di Gesù, che si tramanda di padre in figlio, recentemente iscritto nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, il Libro delle pratiche espressive e dei repertori orali, che i “nuri”, devoti vestiti di bianco con una mantella rossa sulle spalle, un corona di spine intrecciata sul capo ed una canna in mano, cantano durante la processione del Venerdì Santo a Canicattini Bagni.
Domenica 4 agosto in chiesa Madre, invece, dalle 8,30 alle 24, esposizione straordinaria del Santissimo Cristo per gli emigranti che in questo periodo estivo si trovano nella cittadina canicattinese.
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