Sono stati tre i momenti, ieri pomeriggio, a ricordare, e a rendere omaggio, a quindici anni dalla scomparsa a 79 anni (20 Settembre 1921 – 8 Ottobre 2000), allo scultore e pittore canicattinese Salvatore Cultrera, “Turi ra masciuvarina”, come veniva riconosciuto, secondo un’antica tradizione canicattinese di aggiungere al nome un soprannome identificativo della famiglia (preso dalla madre, Teresa Cianci detta “a masciuvarina”, ovvero, figlia di Mastro Avarino), uno degli artisti più “fattivi ed espressivi”, che la città di Canicattini Bagni abbia mai avuto.
Uno dei personaggi che con la sua arte ha dato lustro, in Sicilia e fuori dall’isola, alla città di Canicattini Bagni che ieri, su decisione dell’Amministrazione comunale, gli ha voluto dedicare il giusto riconoscimento con un momento riflessivo sulla sua vasta e preziosa opera, e con l’intitolazione della piazzetta di via Canale, ex Largo San Nicola, che da ieri si chiamerà “Piazzetta Salvatore Cultrera”, dove anni addietro è stata ricostruita l’antica fontana in pietra bianca, quella pietra che Cultrera tanto amava e ha reso viva nei suoi lavori.
Tre i momenti si diceva che hanno visto la presenza della moglie Nunziatina, del figlio Giuseppe con i familiari, della Giunta, di Consiglieri comunali, della responsabile dell’Ufficio Cultura Paola Cappè, dei giovani del Servizio Civile (del progetto “Canicattini Bagni in tour 2014”), e di molti cittadini.
Il primo si è svolto alle ore 17 nell’aula del Consiglio comunale, aperto dal giornalista Gaetano Guzzardo, con il saluto del Sindaco Paolo Amenta, e gli interventi di due docenti di Arte:
il professore Paolo Giansiracusa, che ha parlato dell’importanza della pietra prima e dopo il terremoto del 1693, che segna uno spartiacque importante per il futuro dell’arte barocca, così come del Liberty che caratterizza i palazzi di Canicattini Bagni con protagonisti artisti e scalpellini autodidatti come Salvatore Cultrera che operavano, ha detto Giansiracusa, “con naturalezza, con il cuore, senza riempirsi la testa di artifizi stilistici”; e il professore Tanino Golino che nel ricordare il rapporto umano e “popolare” di Salvatore Cultrera ha commentato, attraverso la proiezione di foto, una parte del vasto patrimonio artistico, sculture e pitture, dell’artista canicattinese.
Il secondo momento si è svolto nei saloni di Palazzo Messina-Carpinteri, con una mostra fotografica ed una installazione “Nell’Anima” realizzata dall’artista e docente di Arte, Ettore Gazzara. Un “happening”, come lo stesso l’ha voluto definire, con uno spazio bianco “onirico e metafisico”, dove gli attrezzi e l’ultima scultura mai completata, che hanno toccato l’artista, che sembra appena uscito dal suo laboratorio, ma pronto a farvi ritorno in qualsiasi momento, diventano reliquie che raccontano il passato e l’opera di Salvatore Cultrera, diventando memoria. Uno spazio che si raggiunge attraverso un percorso segnato dalla presenza di pietre lavorate e scheggiate, alla fine del quale si trova una sedia dove la moglie lo attende e dove il nipote Fabrizio, nel rappresentare la continuità affettiva e familiare, le fa dono di un mazzo di fiori per conto del nonno.
Il terzo momento, si è svolto subito dopo alla fine di via Canale, dove la strada si trasforma in una raccolta e accogliente piazzetta tra il verde, ex Largo San Nicola, dove nel giugno 2008 l’Amministrazione comunale presieduta dal Sindaco Paolo Amenta, inaugurò la ricostruita monumentale fontana in pietra bianca. Qui il Sindaco Amenta, con accanto la Signora Nunziatina, moglie di Salvatore Cultrera e il figlio Giuseppe, ha scoperto la targa con il nome della piazzetta “Piazzetta Salvatore Cultrera (Turi ra masciuvarina ) Scultore – Pittore 1921 – 2000”.
“Non potevamo non ricordare e attribuire il giusto riconoscimento a questo figlio di Canicattini Bagni – ha detto il Sindaco Paolo Amenta – tra i più fertili ed espressivi artisti che la città abbia mai avuto, che con la sua vasta e preziosa produzione artistica ha promosso e portato lustro alla sua città. Salvatore Cultrera, al quale abbiamo voluto dedicare la piazzetta accanto alla fontana monumentale della nostra città, ci ha lasciato un patrimonio di inestimabile valore, diventando esso stesso un “bene della città” da ricordare e valorizzare. Salvatore Cultrera, così come tutti i personaggi che si sono distinti nel mondo dell’arte, della politica, della cultura, rappresentano la memoria storica della città e ne disegnano l’identità. Così come Ann Uccello – ha ricordato Amenta – che ho incontrato nei giorni scorsi in America, in occasione della visita ai nostri connazionali di Hartford, figlia di emigranti della nostra città, che nel 1967 diventò il primo Sindaco donna della città di Hartford, e di una capitale degli Stati Uniti, e che nel corso della sua lunga carriera ha ricoperto, altresì, importanti incarichi nell’amministrazione del Presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon. A lei abbiamo intitolato quella che una volta era via Tasso, perché li sono le origini della sua famiglia. Un grazie dunque a chi ha contribuito a ricordare un artista del calibro di salvatore Cultrera“.
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