A seguito di articoli di stampa pubblicati in questi giorni con le dichiarazioni del gruppo di minoranza “Insieme per cambiare” e della Consigliera comunale Luisa Chiarandà, in merito al voto contrario del gruppo all’approvazione del Programma di Riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile nella zona ovest di Canicattini Bagni, gestito interamente dal Comune senza l’apporto di imprese private, e finanziato dalla Regione per un importo di 3.296.264,50 euro, dei quali 458.832,12 a carico del Comune, intervengono il Sindaco Marilena Miceli, e l’Assessore all’Urbanistica, Pietro Savarino.
I due amministratori chiariscono ancora una volta, come già fatto nella seduta del Consiglio comunale del 27 Aprile scorso, l’utilità del progetto per l’intera comunità canicattinese e, soprattutto, il fatto che il cofinanziamento previsto a carico del Comune attraverso l’accensione di un mutuo, sarà a costo zero per le casse comunali, contrariamente a come evidenziato dalla minoranza.
“Prendiamo atto, dalle dichiarazioni fatte sulla stampa dal gruppo di minoranza “Insieme per cambiare” e dalla Consigliera, Luisa Chiarandà – replicano il Sindaco Marilena Miceli e l’Assessore Pietro Savarino – che il lungo dibattito in Consiglio comunale, nella seduta del 27 Aprile, sul progetto di riqualificazione urbana della zona ovest e la costruzione di 14 alloggi da assegnare a canone sostenibile a residenti e non residenti che ne abbiano i requisiti previsti dalla legge, e tra questi il possesso di un reddito, è servito a poco se poi si continua a mistificare la verità portata in aula non solo dall’Amministrazione comunale ma anche dal progettista del programma finanziato per 3.296.264,50 euro dalla Regione, con un cofinanziamento da parte del Comune di 458.832,12 euro. Somma, quest’ultima, come è stato spiegato, che il Comune recupererà attraverso un mutuo che si ripaga a costo zero per le casse comunali, essendo la rata di circa 22 mila euro l’anno, coperta con gli introiti degli affitti che si aggirano sui 35 mila euro l’anno. Introiti più che sufficienti – continuano la Miceli e Savarino – per non fare morire un programma, come avrebbe preferito la minoranza, che migliora notevolmente la fruizione e la qualità della vita di una vasta area periferica della città, e che prevede: l’urbanizzazione di una zona dove sono presenti due scuole, l’Asilo nido comunale e la Scuola Materna, oltre a strutture di edilizia popolare; il recupererà a scopi sociali del vecchio edificio dell’ex Lazzaretto ai “Campicelli”, da destinare a contenitore culturale multifunzionale, da assegnare alle Associazioni cittadine, con la realizzazione di un teatro – auditorium ed un ampio parcheggio; la realizzazione di 14 alloggi in social housing, a canone sostenibile di circa 250 euro mensili, da destinare a famiglie e coppie con disagio abitativo, come da Decreto regionale del 2008; l’apertura di una strada che, collegata alla già riqualificata via Grimaldi, dalla Prima Traversa S. Nicola condurrà all’ex Lazzaretto; e l’allargamento dell’incrocio tra via S. Nicola e via Canale, con realizzazione di una piazzetta e aree a verde. Per quanto riguarda gli alloggi, si tratta di 10 villette da 95 metri quadri, oltre garage ed aree a verde, già esistenti e da rifinire in via Canale, che acquisiremo dai privati che ne hanno dato la disponibilità a seguito dell’avviso pubblico emesso dal Comune alla fine dello scorso anno, mentre altri 4 mini alloggi di 50 metri quadri, sempre con garage, da destinare a coppie singole, verranno costruite su un terreno di circa 900 metri quadri di proprietà del Comune tra via Canale e via S. Nicola, spazio che, come detto, verrà riqualificato. Questi i fatti e la verità su un programma che questa volta il Comune, onde evitare problemi con le imprese private, gestirà in prima persona, lo ribadiamo ancora, senza creare all’allarmismo tra i cittadini, a costo zero per l’Ente”.
Il Sindaco Marilena Miceli ha altresì risposto alle affermazioni della minoranza e della Consigliera Luisa Chiarandà su “errori procedurali” che avrebbero prodotto “due opere incompiute”, i programmi di riqualificazione di via Alfeo e di via Grimaldi, e “ingenti sprechi economici a carico delle casse comunali”, al contrario di favorire “la valorizzazione dell’architettura storica e del decoro del tessuto urbano consolidato, al fine del ripopolamento dello stesso”.
“Non mi risultano sprechi economici a carico delle casse comunale – ha sottolineato il Sindaco Miceli – atteso che il programma di via Alfeo è fermo per il fallimento dell’impresa e nessun’altra, nonostante il bando pubblico del Comune, ha voluto prenderne il posto, mentre in via Grimaldi, è davanti agli occhi di tutti, sono state realizzate dal Comune tutte le opere di urbanizzazione, gli spazi collettivi e, da parte dell’Iacp, 4 dei 16 alloggi previsti. Per i restanti 12 alloggi a carico dell’impresa Domus Hotels di Siracusa, a breve, dopo le rimostranze anche legali fatte dall’Amministrazione e dall’Ufficio Tecnico, verranno ripresi e completati, come assicurato dall’impresa. Questo finanzia il bando della Regione, la riqualificazione di aree. Qualora il Governo regionale decidesse di prevedere interventi per la riqualificazione dei centri storici, rassicuro i Consiglieri di minoranza ed in particolare la Consigliera Chiarandà, che saremo pronti e puntuali al miglioramento della nostra città come lo siamo sempre stati, già dalla precedente Amministrazione a guida Amenta, con la realizzazione dei progetti di riqualificazione del centro storico, da Piazza XX Settembre a via Principessa Iolanda e traverse limitrofe, non ultimo il finanziamento di 1.400.000,00 euro assegnato a fine anno dal Cipe al nostro Comune per il completamento del progetto di riqualificazione di via XX Settembre, lato nord e sud, sempre nel centro storico. Senza dimenticare – ha concluso il Sindaco – che per quanto riguarda il decoro urbano, Canicattini Bagni è uno dei pochi Comuni ad avere un Piano del Colore ed un Regolamento di Decoro Urbano. Infine, non si preoccupi il gruppo di minoranza, che il tema dello spopolamento delle aree interne della Sicilia è a noi ben noto, non a caso da anni proponiamo un modello di sviluppo sostenibile del territorio che mira a ripopolare queste aree e a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Un obiettivo per cui anche i progetti di riqualificazione intrapresi per il nostro centro abitato e per le sue periferie, sono funzionali”.
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