Recuperare e rafforzare il sistema “comunità”, evitando la sua disgregazione, soprattutto in questa fase difficile per la società, non solo canicattinese, stretta tra una crisi economica che non ha precedenti, in particolare nelle aree già deboli del meridione, e un retaggio storico che vuole la Sicilia soffrire, rispetto al nord del Paese, di un gap di sottosviluppo che esaspera i problemi.
Va recuperata la comunità e va colmato il gap, attraverso il lavoro e gli investimenti produttivi, per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il tutto dentro i binari della legalità e della democrazia (vanno di pari passo), garantendo integrità delle istituzioni e sicurezza ai cittadini. Questo in sintesi il risultato dell’incontro dibattito che ieri sera si è tenuto nell’aula consiliare del Comune di Canicattini Bagni, “Legalità Democrazia e Convivere Civile”, promosso dall’ingegnere Salvatore Ricupero e da alcuni cittadini, al quale ha dato l’adesione il sindaco Paolo Amenta e l’Amministrazione comunale, per quello che voleva essere un confronto sugli episodi di criminalità che da qualche tempo hanno scosso e colpito la tranquillità di un centro come Canicattini Bagni.
All’incontro di ieri sera, moderato dallo stesso ingegnere Salvatore Ricupero, così come era stato annunciato, erano presenti il Sindaco Paolo Amenta, il Segretario dell’Isisc di Siracusa, l’avvocato Ezechia Paolo Reale, e l’avvocato canicattinese Sebastiano Ficara. Assente, invece, per impegni istituzionali nella sua città il sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro, la cui presenza era prevista in scaletta. Unanime la solidarietà nei loro confronti delle vittime degli episodi di criminalità e il messaggio che non sono soli in questa battaglia per il ripristino della legalità, e delle serenità che contraddistingue la convivenza civile. Così come unanime è stato l’apprezzamento del lavoro delle forze dell’ordine nel territorio che, su decisione del Sindaco, dopo gli ultimi avvenimenti, impegna anche la Polizia Municipale in pattugliamenti notturni con i Carabinieri e le altre forze, per garantire più sicurezza e riportare alla serenità l’intera comunità.
Una comunità che deve sempre essere animata, come ha sottolineato l’ingegnere Ricupero, da una “convivenza civile”, dalla non prevaricazione sugli altri, e dal rispetto delle regole. Di crisi storica, in particolare quella economica che ha colpito maggiormente le aree più deboli come la Sicilia, dove la disoccupazione giovanile viaggia intorno al 60% e quella generale oltre il 30%, e dove non si registrano iniziative di investimenti che garantiscano principalmente il lavoro, ha parlato il sindaco Paolo Amenta. Un quadro ed una situazione di grande disagio sociale e di crescita della povertà che diventa terreno fertile per lo svilupparsi, come sta avvenendo, secondo Amenta, della microcriminalità che colpisce le attività commerciali e produttive, così come i cittadini inermi, anche nelle loro case. Una situazione aggravata dalle difficoltà create da politiche sempre più lontane dai reali bisogni del territorio, ha ribadito il sindaco Amenta, che, come in Sicilia, non hanno saputo sfruttare al meglio le opportunità della Comunità Europea per creare lavoro e benessere.
E dalle difficoltà dei Comuni a poter intervenire sul disagio sociale così come nella garantire i servizi, a causa dei tagli subiti ai trasferimenti statali e regionali (i trasferimenti regionali ai Comuni dal 2011 ad oggi sono passati da oltre 900 milioni di euro ad appena 360) e della drastica riduzione delle risorse finanziarie per gli interventi sociali. Risorse che vengono a mancare nei bilanci comunali che la legge impone di recuperare attraverso la fiscalità locale, quindi gravando sui cittadini già in ginocchio per la crisi e per la mancanza di lavoro, che di fatto fa registrare, solo nel sistema Enti Locali, quasi il 50% di evasione. Una disagio che Canicattini, ha ricordato il Sindaco, l’Amministrazione tampona con borse lavoro, contributi per le spese urgenti, buoni spesa Canicattini.
Per il primo cittadino, che nei giorni scorsi ha incontrato il Prefetto Armando Gradone e il Comitato provinciale per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico per chiedere maggiori controlli, riscontrando grande disponibilità, questo è il momento, con la programmazione comunitaria 2014-2020, di attenzionare fortemente il territorio, creando in primo luogo opportunità di sviluppo e lavoro, che ridiano dignità, serenità e sicurezza ai cittadini. Di impegno morale di ogni cittadino, in particolare di chi ricopre ruoli di responsabilità nella società, e quindi anche della politica, ha parlato l’avvocato Sebastiano Ficara.
Un impegno, così come l’integrità dei suoi dirigenti, che diventano collante per garantire una comunità solidale. Il recupero dei valori sani, il rispetto della Costituzione, il sapere che si avranno prospettive per il domani, avere una classe dirigente che non spreca le risorse e che è sempre pronta ad intervenire per sorreggere chiunque, sono per l’avvocato Ficara elementi irrinunciabili per una comunità, che come quella canicattinese sino a qualche anno addietro viveva nella tranquillità e con “con le chiavi appese alle porte”. Una comunità che deve anche chiedersi se sia giusto o se non sia sproporzionato il proprio lamentarsi anche in tema di sicurezza, ha tenuto a sottolineare il Segretario dell’Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali, l’avvocato Ezechia Paolo Reale.
Reale, infatti, ha ricordato come gli altri Paesi guardino con molta ammirazione al sistema sicurezza italiano, tanto da essere oggetto di studi e di confronto. Ci sono Paesi, ha detto, anche vicini all’Italia e in Europa, dove i diritti civili e delle persone vengono quotidianamente violati, e dove la giustizia non offre le garanzie dell’ordinamento italiano. Così come Paesi, con il quale l’Isisc ha collaborato in tema di Giustizia, come la vicina Albani, che hanno saputo rialzarsi e rilanciare nuove prospettive democratiche e di sviluppo, ad iniziare dall’imprenditorialità e dall’istruzione, per le loro comunità. Due comunque gli aspetti di cui tenere conto in campo di sicurezza e convivenza civile, per l’avvocato Ezechia Paolo Reale.
Il primo aspetto riguarda la classe dirigente nel suo complesso, che deve dare garanzia di interesse per le problematiche della comunità oltre ad essere modello positivo per i cittadini. Il secondo aspetto riguarda proprio i cittadini, che devono avere chiara la consapevolezza del proprio ruolo di partecipazione, e che inoltre non devono sentirsi esonerati, ad iniziare dalle piccole cose quotidiane, dal rispetto di quelle regole, di quelle leggi, che la comunità nel suo insieme si da. Da ciò l’invito, parlando di sicurezza, di lotta alla criminalità e al fenomeno mafioso, alla collaborazione da parte dei cittadini con le forze dell’ordine e con gli inquirenti, perché unici sono gli obiettivi e le finalità. Agli interventi dei relatori sono poi seguite alcune domande e contributi da parte di alcuni cittadini presenti all’incontro. In particolare i temi toccati sono stati oltre alla sicurezza per i cittadini e per le attività commerciali ed imprenditoriali, l’alta tassazione e fiscalità locale alle quali gli stessi sono ormai soggetti.
Un confronto, comunque, che nel suo insieme, è stato ritenuto più che positivo dai relatori e dal suo promotore, ingegnere Salvatore Ricupero, che ha chiuso con l’impegno di nuove iniziative, con la collaborazione di tutti, in primo luogo l’Amministrazione comunale, per dare modo ai cittadini, nello spirito democratico e di convivenza civile, di riflettere e confrontarsi sui temi che investono la comunità.
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