I veneti della Caneva-Renault Amarù fanno en plein e si aggiudicano il 10° Trofeo Pantalica – 3° Giro ciclistico “Città di Canicattini Bagni” sia negli Juniores, conquistando tutte e tre le po-stazioni, con il nazionale Salvador, alle sue spalle, Da Ros, dopo aver condotto quasi tutta la gara in testa, raggiunto solo agli ultimi due giri dal compagno di squadra, e al terzo posto Carolo.
Percorso duro quello disegnato dagli organizzatori con qualche strappo nel circuito cittadino e poi la 1600 metri di dura salita al 15-16% di Contrada Scocciacoppoli (la strada che conduce alla Riserva di Cavagrande del Cassibile e a case Cugni)), e la discesa tecnica di via Uccello, sino in via XX Set-tembre, davanti al Palazzo Municipale dove è stato previsto l’arrivo, 20 giri per un totale di 104 Km per gli Juniores.
Un percorso che ha fatto un’altrettanta dura selezione, 58 i corridori alla partenza, solo 10 gli arriva-ti, e tra questi tre della Caneva-Renault Amarù, che sin dall’inizio hanno condotto la corsa sempre in testa con il giovane Da Ros, al suo primo anno nella categoria, raggiunto e superato solo al penul-timo giro dal suo compagno, il nazionale Salvador che in un baleno gli ha risucchiato i due minuti di vantaggio.
Negli Allievi, 26 i partenti e 16 gli arrivati, 6 giri duri che anche in questa categoria hanno fatto se-lezione. Gruppetto di testa, sin dallo start, con i tre corridori che si sono giocati le postazioni, posi-zionando sul gradino più alto ancora un atleta della Caneva-Renault Amarù, Lorenzo Catudella, alle sue spalle Salvatore Morale e terzo Francesco Salomone.
«Mi auguro che questa corsa – ha detto il sindaco Paolo Amenta – che vanta una lunga tradizione, riesca nuovamente a coinvolgere anche gli altri Comuni Iblei, e non solo Canicattini Bagni, in quanto resta un momento importante di promozione del nostro straordinario territorio. Il ciclismo d’altra parte per sua caratteristica è proprio lo sport ideale per far ammirare i luoghi ed i paesaggi degli Iblei. Ecco, mi piacerebbe che già dalla prossima stagione, questo circuito naturale si allar-gasse così com’era un tempo».
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