Fiamme davanti l’abitazione della famiglia di Paolo Cugno. Proprio mentre l’intera cittadina dava l’ultimo saluto a Lauretta la giovane mamma uccisa dal manovale 27enne sabato notte, i Carabinieri della stazione locale sono dovuti correre via dalla celebrazione funebre.
In base alle prime informazioni davanti alla casa della famiglia Cugno si sarebbe sprigionato un incendio, che i Vigili del fuoco stanno spegnendo, sulla cui natura dolosa non vi sarebbe alcun dubbio. Resta da accertare, invece, l’ipotesi dell’ordigno artigianale. Alcuni residenti della zona, infatti, hanno raccontato di aver sentito un’esplosione poco prima che divampasse il rogo. In chiesa, intanto, la funzione è proseguita regolarmente e nessuno pare essersi accorto di quanto stesse accadendo non lontano.
Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, il rogo è stato provocato dal lancio di una bottiglia incendiaria contro il retro dell’abitazione che, per il momento, è disabitata. I parenti del presunto assassino sono andati via da qualche giorno, preferendo trasferirsi in un altro Comune della provincia di Siracusa. In mattinata, invece, in contrada Tradituso, nel fondo agricolo dove si è consumata la tragedia si sono presentati i carabinieri del Ris di Messina che hanno compiuto i rilievi necessari per determinare la dinamica del delitto e le cause che hanno provocato la morte della ventenne.
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