Canicattini: La musica del sud del mondo in piazza, con il Festival Etnico il 21 e 22 Luglio

Il Sud del Mondo a Canicattini Bagni: Sicilia Salento e Africa, in scena il 21 e 22 luglio, in piazza XX Settembre, per la terza edizione del “Festival Etnico Yhan la sorgente della musica”, due giorni dedicati alla World Music ideati dallo staff del Festival Internazionale del Jazz “Sergio Amato” con la direzione artistica di Saro Acquaviva. Sonorità e culture diverse si fondono così in un unico progetto culturale sostenuto dal Comune di Canicattini Bagni e dal suo sindaco Paolo Amenta, dove al centro si trovano storia, cultura, tradizioni, e le straordinarie risorse del territorio ibleo, all’interno del quale questa “città della musica” è incastonata, circondata da paesaggi e siti antichi oggi patrimonio dell’Umanità.

Ricco il programma di questa edizione con la musica del Sud Italia rappresentata dal folk siciliano di Rita Botto, dal “friscalettu” di Carmelo Salemi e dalla taranta made in Salento dell’Officina Zoè e dai ritmi del continente nero protagonisti grazie a Baba Sissoko, grandissimo ambasciatore della musica africana nel mondo. Si comincia sabato 21 luglio con i concerti di Rita Botto e Carmelo Salemi.

Salemi è interprete di rilievo del flauto a becco di canna, in siciliano “friscalettu”. Da anni porta avanti un progetto di valorizzazione e rivalutazione di questo antico strumento considerato in passato di serie “B” e di scarsa importanza musicale. Carmelo Salemi realizza spettacoli in cui il “friscalettu” è sempre presente, inserito in una ricca miscela sonora impregnata di sperimentazioni strumentali, vocali e ritmiche, che portano l’ascoltatore in una dimensione magica ad accompagnarlo sul palco di Canicattini sarà la band Taraballà (Carmelo Salemi voce flauti di canna e fiati etnici, Laura Sfilio voce e danza, Eliana Sfilio voce e danza, Gabriele Agosta piano elettrico e tastiere, Biagio Martello basso e contrabbasso, Danilo Buccheri chitarre, Mirko Augello batteria).

Rita Botto è l’erede riconosciuta di Rosa Balistreri. La Botto sarà affiancata dalla sua band storica formata da Giuseppe Finocchiaro al pianoforte, Giovanni Arena al contrabbasso, Carlo Cattano al sax e ai fiati, e Ruggero Rotolo alla batteria. Artista versatile, la cui principale dote è la comunicatività, Rita Botto vanta una voce mediterranea tutta da scoprire. Nata alle pendici dell’Etna, ha esordito musicalmente a Bologna, vero trampolino di lancio per il suo futuro artistico. Poi, dopo un lungo periodo di riflessione, nasce per Rita la voglia di dare voce ai suoni della propria lingua: il siciliano. Folgorante è stata la scoperta della cantante folk Rosa Balistreri, vera icona della canzone tradizionale siciliana, che è stata per lei rivelatrice di grandi tesori del genere popolare. Inizia così l’attività concertistica in giro per l’Italia, accompagnata da musicisti siciliani che reinterpretano la tradizione popolare in una chiave moderna di matrice world-jazz.

Matrice folk e sguardo aperto sulle nuove sonorità anche per i salentini Officina Zoè, sul palco di via XX Settembre domenica 22 luglio. Nati nel ‘93 dall’unione di alcuni musicisti folk salentini desiderosi di riscoprire le tradizioni popolari musicali della loro terra, gli Officina Zoè propongono una ricetta sonora che è il risultato di una lunga e profonda ricerca svolta sulla musica salentina. Musica popolare, dove emergono influssi e contaminazioni frutto di secoli di dominazioni diverse ma soprattutto di scambi con altri popoli del Mediterraneo.

Ed è proprio una mescolanza culturale di tale complessità a caratterizzare i canti e le pizziche di Zoè. L’Officina Zoè sin dall’inizio è stata parte attiva e forse autentico lievito, insieme a pochi altri, di quel movimento di riscoperta della più antica e travolgente forma di ritmo popolaresche che è la Pizzica. Grazie a Zoè, la Pizzica è approdata, fin da tempi non sospetti (vale a dire ben prima dell’esplosione della “taranta-mania”), in tutte le capitali europee e anche oltre le frontiere dell’Unione, sbarcando negli Stati Uniti (Los Angeles, 1998) e perfino in Corea (tournée 2006 a Seul) e in Giappone dove ha tenuto numerosi concerti e registrato l’album “Live in Japan”. Durante la serata di domenica 22 luglio, il folk salentino s’intreccerà con il concerto del griot maliano Baba Sissoko, che con l’Officina Zoè ha già collaborato. Baba, polistrumentista dotato di tecnica non comune, è in particolare un maestro indiscusso del “tamburo parlante” tamani, dal quale estrae con una naturalezza sbalorditiva tutte le note con un solo gesto.

Originario di una grande dinastia di griots del Mali, il cui ruolo nella tradizione è quello di riconciliare i cuori e gli animi, è stato il primo a introdurre il suono del tamani nella musica moderna maliana. Grazie alla sua capacità di suonare una vasta gamma di strumenti e all’estrema sensibilità nei confronti di altre forme d’espressione musicali, non necessariamente legate al mondo africano, ha collaborato con grandi star come Youssou N’Dour, Salif Keita, Miguel Anga Diaz, Buena Vista Social Club, Dee Dee Bridgewater, Mamady Keita, Omar Sosa.

Eventi Collaterali al Festival

21 Luglio alle 19.30

Museo del Tessuto – Case dell’Emigrante e della Medicina Popolare

PAROLE E RITI ANTICHI.

Mostra “Il culto di San Paolo nel Tarantismo e nella figura storica dei Ciarauli”. Dal 21 Luglio al 30 Settembre. Inaugurazione della sezione dedicata alla medicina popolare. Presentazione del libro ”Parole e piante che guariscono” di Paolo Uccello.

22 Luglio alle 19.30

Museo del tessuto dell’Emigrazione e della Medicina Popolare

PAROLE E RITI ANTICHI.

Mostra dei carretti popolari di Enzo Cavalieri. Esposizione di carretti siciliani in miniatura di Santo Cassarino detto “Santo ra Dia”. Dimostrazione pittorica “La pittura nei carretti siciliani” a cura di Tanino Gulino. Presentazione delle piante tintore “come si ricava il colore e dimostrazione delle tecniche pittoriche”. Presentazione del documentario “Pitrè Stories” , la storia dell’antropologo siciliano Giuseppe Pitrè, attraverso i disegni di Nico, giovane disegnatore di Bagheria.

 


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