Riceviamo e pubblichiamo una nota del Comune di Canicattini in merito la questione riguardante la consegna degli impianti a Sai8:
“Non si sono certo chiusi sull’Aventino “intimoriti” i Sindaci “ribelli” degli 11 Comuni (Avola, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Francofonte, Melilli, Palazzolo Acreide, Rosolini, Sortino) che si rifiutano di consegnare i propri impianti a SAI8, dopo le richieste risarcitorie milionarie notificate da quest’ultima ai Comuni, e personalmente in solido ai primi cittadini e ai dirigenti tecnici comunali, per “fantomatici” danni subiti con il loro rifiuto.
SAI8, la società che gestisce il servizio integrato dell’acqua (ormai dimezzata dalla decisione del luglio scorso del Tribunale di Siracusa di dichiarare fallita la sua prima ed unica mandataria, Sogeas), tenta così di ribaltare i fatti, dopo le accuse di “inadempienze contrattuali” che da anni avanzano i Sindaci, e che sono alla base del loro rifiuto a consegnare gli impianti nelle mani di un società che sta causando disservizi e disagi ai cittadini dei restanti Comuni che al contrario gli impianti hanno consegnato.
La riprova di ciò sta nel fatto che, anche Comuni come Floridia e Solarino, che gli impianti a suo tempo consegnarono, hanno sottoscritto l’ultimo ricorso al TAR per dichiarare l’inefficacia del contratto con SAI8, presentato dai Comuni “ribelli” che, tra l’altro, sabato mattina si sono dati appuntamento al Palazzo Comunale di Canicattini Bagni per decidere insieme al sindaco Paolo Amenta (vice presidente dell’Ato Idrico) le azioni legali da intraprendere.
Dunque, l’azione risarcitoria di SAI8, ha stretto e rinsaldato ancora di più le fila solidali dei Comuni della provincia di Siracusa, e dal Consiglio Comunale di Canicattini Bagni (che sull’argomento si riunirà in seduta aperta il prossimo 10 Giugno), che nella seduta di lunedì scorso ha espresso all’unanimità solidarietà e sostegno alla battaglia del sindaco Paolo Amenta e degli altri Sindaci, parte la proposta, formulata dal Presidente dottor Antonino Zocco, dell’approvazione di una Mozione votata da tutti i Consigli Comunali della provincia, a sostegno dei Sindaci, per difendere i diritti di tutti i cittadini da loro amministrati, quale primo passo per un successivo coinvolgimento delle Associazioni, delle Forze Sociali e Politiche e delle intere cittadinanze, che potrebbe culminare con una nuova manifestazione di massa a Siracusa.
Di seguito il teso della lettera inviata dal Presidente del Consiglio Comunale di Canicattini Bagni, ai colleghi dei Comuni della provincia:
“Come è noto, dopo le minacce a mezzo stampa la Sai 8 s.p.a. è passata alle vie di fatto, citando in giudizio l’ATO di Siracusa, l’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, i Comuni di Avola, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Francofonte, Melilli, Palazzolo Acreide, Rosolini e Sortino, nonché – personalmente – i rispettivi Sindaci e Dirigenti degli uffici tecnici, chiedendo risarcimenti milionari e abnormi.
Come ha recentemente dichiarato il Sindaco dell’intestato Comune: «Continuiamo a subire minacce di risarcimenti milionari per danni da una società, SAI8, la cui prima ed unica mandataria, Sogeas, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Siracusa, il 17/7/2012 con sentenza n. 41/2012. Come sempre SAI8 dimentica, parlando di contratto, che è stata la stessa, a suo tempo, a calendarizzare le consegne dei Comuni, proprio perché impossibilitata ad una gestione complessiva, assicurando nel contempo, per i primi tre anni, nei Comuni presi in carico, investimenti per 67 milioni di euro che, invece, non sono mai arrivati, pur riscuotendo dagli utenti la quota parte inserita nella tariffazione.
A ciò si aggiunga il mancato deposito del “contratto di finanziamento” per i 500 milioni di euro di investimenti che dovrebbe realizzare nei 30 anni di gestione, che non è la semplice letterina di una banca ma la reale disponibilità di liquidità a garanzia di questi milionari lavori che non vedremo mai. Di converso SAI8 anziché rispettare questi importanti impegni previsti dal contratto che ama richiamare nelle sue esternazioni pubbliche, ivi compreso il pagamento dei canoni annuali, ha fatto registrare continui disservizi ai cittadini, in termini di bollettazione esose, cosi come nella qualità complessiva del servizio, come dimostrato dalle continue note, anche pubbliche, dei Sindaci.
Per questo i Sindaci “ribelli” non hanno consegnato i loro impianti ad un Gestore inadempiente dal punto di vista contrattuale e, non ultimo, per il fallimento della sua unica società mandataria. Anzi, alla luce di questi fatti abbiamo chiesto al Tribunale l’inefficacia di quel contratto violato dallo stesso Gestore. Per cui, SAI8 la smetta di minacciare non solo i Comuni ma anche la Regione qualora dichiarasse decaduto il contratto, perché i Comuni non solo sosterremo il Presidente Crocetta e il suo Governo in questa decisione, ma saremo noi, quelli che non hanno consegnato e quelli che hanno consegnato gli impianti, non appena il Tribunale si sarà pronunziato, a chiedere un risarcimento danni di 400 milioni di euro al Gestore, per tutti quegli investimenti che non ha saputo garantire e per i disservizi e problemi causati ai cittadini di tutta la provincia».
Appare opportuno ricordare che a nulla è valso allo stato attuale la chiara presa di posizione dei cittadini italiani, che in occasione del Referendum del 11 e 12 giugno 2011 si sono plebiscitariamente espressi (oltre il 95%) affinché l’acqua ritorni ad essere a tutti gli effetti un bene pubblico, così come è rimasta ancora inattuata la Legge Regionale 3/2013, che di fatto scioglie gli ATO e non obbliga più i Comuni alla consegna degli impianti.
Se poi guardiamo a quanto purtroppo si sta verificando nei Comuni che hanno provveduto alla consegna degli impianti a Sai 8, non possiamo non accorgerci dello scontento palese dei cittadini di questi Comuni, che hanno assistito inermi ad un incremento consistente delle tariffe, a fronte di un servizio di certo non impeccabile.
Chi scrive ritiene doveroso non lasciare soli i Sindaci coraggiosi che hanno osato opporsi ai potentati finanziari e ai fortissimi interessi economici giocati sulla pelle dei cittadini e per questo chiede ai propri omologhi in indirizzo di attivare i rispettivi Consigli, sollecitando il voto di una mozione di solidarietà per i Sindaci che SAI 8 definisce “inadempienti”: Tale mozione sarebbe chiaramente un atto di difesa dei diritti di tutti i cittadini da loro amministrati e costituirebbe altresì il primo passo per un successivo coinvolgimento delle associazioni, delle forze sociali e politiche e dei cittadini tutti, che potrebbe culminare con una nuova manifestazione di massa a Siracusa.”
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