Canicattini, omicidio Laura Petrolito: ha confessato il compagno Paolo Cugno

Paolo avrebbe inferto alla propria compagna almeno 6 coltellate, al collo e al petto, e avrebbe poi cercato di nascondere il corpo

“Sono stato io” con queste parole Paolo Cugno ha confessato, dopo ore di interrogatorio davanti ai Carabinieri della stazione di Canicattini e al magistrato della procura arrtusea, l’omicidio della compagna e madre della sua bimba di appena 8 mesi e di un maschietto di 3 anni avuto da una relazione precedente, Laura Petrolito.

Il giovane ha raccontato i dettagli della “passeggiata” che lui e Laura stavano facendo prima che la giovane donna finisse accoltelata e gettata esanime dentro un pozio artesiano in contrada Tradiuso, a Noto. Secondo il medico legale Francesco Coco, che ha eseguito l’ispezione cadaverica, Paolo avrebbe inferto alla propria compagna almeno 6 coltellate, al collo e al petto, e avrebbe poi cercato di nascondere il corpo.

Agli inquirenti, ieri sera, avrebbe svelato anche il luogo in cui ha nascosto l’arma. Quanto al movente, si fa sempre più forte l’ipotesi della gelosia di lui, che in città molti descrivono come violento e irascibile, e di una coppia solita a litigate furiose con urla che raggiungevano spesso le abitazioni dei vicini. Per domani è stata fissata l’autopsia che spiegherà altri dettagli di questo giallo che sempre più assume i contorni dell’ennesimo femminicidio.


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