Comune di Canicattini su intervento Sindaco Amenta sulla vicenda della discarica di C.da Stallaini:
“In merito alla vicenda della discarica di “stabilizzati” di Contrada Stallaini, tornata d’attualità dopo la decisione del Tribunale di accogliere il ricorso della società agrigentina SOAmbiente, che dovrebbe realizzarla, in una delle aree più suggestive e di pregio ambientale e paesaggistico degli Iblei, a ridosso della Riserva di Cava Grande del Cassibile e del fiume Manghisi, autorizzata dalla Regione ma bloccata qualche mese addietro su denuncia delle Associazioni Ambientaliste e delle Amministrazioni Comunali che ricadono in quell’area (Avola – Canicattini Bagni – Noto), interviene ancora una volta il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, attuale reggente regionale di AnciSicilia.
«Pensavamo chiusa questa una vicenda che, a dire il vero, sta assumendo contorni ridicoli oltre che inquietanti – dichiara il sindaco Paolo Amenta – considerato che l’area degli Iblei, in particolare quella dove si vorrebbe realizzare una discarica sui cui contenuto nutriamo tutti forti perplessità, oltre ad essere di inestimabile valore ambientale e paesaggistico, rappresenta uno dei punti fermi del Tavolo tematico dello Sviluppo per la programmazione dei fondi europei 2014-2020.
Quell’area rappresenta una ricchezza per tutte le sue Comunità, un patrimonio ed un ecosistema da valorizzare e tutelare, su cui tutte istituzioni, in coalizione, stanno puntando per disegnare il futuro di questa provincia, di questo territorio e dei nostri giovani. La nuova programmazione europea – continua il responsabile di AnciSicilia – passa dallo sviluppo sostenibile delle aree interne della Sicilia, quella Iblea in particolare, altrimenti destinate all’estinzione, su cui di certo non può essere prevista alcun tipo di discarica. Altri sono i luoghi più vocati, dove, eventualmente, programmare questo genere di interventi.
Quello che mi meraviglia, e su questo come Comuni faremo la nostra parte, è come mai allo stato attuale la Regione non ha ancora revocato l’autorizzazione. Anche perché bisogna capire a che gioco stiamo giocando. Non possiamo sederci allo stesso tavolo, come stiamo facendo, Regione e Anci, per discutere di programmazione e di utilizzo dei Fondi Strutturali in settori cruciali per il nostro Sviluppo, compresa la valorizzazione e la tutela del patrimonio ambientale, e in un altro tavolo qualcuno disegna tutt’altra cosa.
Bisogna capire, a questo punto, chi sono gli “avversari” del futuro di questo territorio, e se dobbiamo difenderci dai nostri stessi interlocutori con la quale parliamo di sostenibilità, di ambiente e di patrimonio culturale, storico e paesaggistico.
Non si possono servire due padroni – conclude il sindaco Amenta -, la Regione deve fare una scelta forte, revocando definitivamente l’autorizzazione a realizzare questa come altre discariche nelle aree di pregio.
I Sindaci e le Amministrazioni comunali abbiamo fatto la nostra scelta, senza se e senza ma, quella di valorizzare e tutelare il nostro territorio, per farlo diventare opportunità di crescita sostenibile per le nostre Comunità. Chiederò agli Assessorati regionali di competenza di fare una scelta che vada in questa direzione».
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