Canicattini:Positivo incontro tra il sindaco, l’assessore al Welfare e il segretario Cgil, per le fasce più deboli della società

Incontro, nel pomeriggio di ieri al Comune di Canicattini Bagni, tra il sindaco Paolo Amenta, l’assessore al Welfare, Marilena Miceli, e il segretario della locale Cgil, Salvatore La Rocca.
L’incontro, richiesto dall’Organizzazione Sindacale, per un primo confronto con il primo cittadino e la nuova Amministrazione, in particolare per quanto riguarda le politiche sociali nella cittadina, dopo le elezioni del maggio scorso, che hanno portato alla rielezione di Amenta con un ampio suffragio che ha sfiorato il 70%.

Il segretario della Cgil di Canicattini, La Rocca, dopo aver rinnovato le felicitazioni già tra l’altro e-spresse al primo cittadino subito dopo la vittoria elettorale, ha evidenziato l’attuale disagio che la crisi che ha investito il Paese, sta producendo in tutte le fasce sociali della popolazione, in particolare in quelle più deboli, dagli anziani pensionati, ai precari, ai lavoratori, ai disabili alle famiglie a monoreddi-to ai giovani disoccupati, chiamati, tra l’altro, in questi giorni al pagamento dell’IMU.

«Sempre più famiglie – ha sottolineato La Rocca – stanno rinviando il pagamento pur di fronte alla maggiorazione delle sanzioni, perché impossibilitati. C’è bisogno di politiche di sostegno al reddito del-le famiglie e delle imprese per rimettere in moto l’economia reale del Paese».

Il sindaco Amenta e l’assessore al Welfare, Marilena Miceli, nel ringraziare l’esponente sindacale, han-no rinnovato l’impegno già messo in campo in questi anni per sostenere e assistere le fasce più deboli della società canicattinese, attraverso le Borse Lavoro per coloro che non hanno la possibilità di una oc-cupazione, l’aiuto e il sostegno alle famiglie con “Staff Famiglia”, gli anziani, e i disabili con i servizi del Centro Diurno, dell’Educativa Domiciliare, l’Asacom, la Banca Alimentare, la Banca del Farmaco, e non ultima, l’ADI, l’Assistenza Domiciliare Integrata, che rivoluziona il sistema dell’ospedalizzazione, curando direttamente a casa anziani e disabili, riducendo i costi della sanità e creando nuova occupazio-ne in città.

«Ma soprattutto – ha detto Amenta – bisogna rafforzare il modello di “welfare di comunità”, che parte dal basso, dai problemi reali della cittadini, per dare una risposta concreta ad un disagio che, a causa di questa crisi globale, sta mettendo in ginocchio le nostre comunità. Gli interventi sono tanti e le risor-se sempre di meno, in particolare oggi con i sempre maggiori tagli che i Comuni stanno subendo dallo Stato e dalla Regione, senza in cambio ricevere le “compensazioni” previste dal Federalismo Fiscale, attivo in tutta Italia, tranne in Sicilia, dove il governo regionale non ha provveduto ancora a sottoscri-vere il protocollo attuativo con il governo centrale e creato i fondi perequativi.

A ciò si aggiunge il blocco imposto dal Patto di Stabilità che impedisce agli Enti anche di aprire un cantiere e dar corso a-gli appalti finanziati, perché al primo stato di avanzamento emesso dalle imprese, si sfora il Patto. C’è bisogno, quindi – ha concluso Amenta – di politiche di sostegno al reddito di famiglie e imprese, come sottolineato dalla Cgil, ma c’è anche bisogno che i Comuni siano messi nelle condizioni di erogare ser-vizi senza gravare sulle famiglie, a maggior ragione, di quelle disagiate».

 


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