Sono entrati nel vivo i riti della Santa Pasqua a Cassaro con l’ingresso della “Simana o niuru” così chiamata perché anticamente i velari coprivano le finestre e le immagini sacre con dei teli. Si tratta di una tradizione che rappresenta l’anima e la cultura della gente cassarese che si rinnova annualmente e si tramanda da secoli tra le varie generazioni.
“Una festa molto sentita, non solo dai residenti ma anche da tutti i cassaresi che per motivi lavorativi vivono lontano dal piccolo comune e che numerosi ritornano al paese. Tradizione e folklore si associano ai sapori, quelli di un tempo che rivivono dentro le case della gente e nelle attività locali – dice il vicesindaco Fabio Lanteri – Proprio durante la Settimana Santa, ci sono cibi e dolci che assumono significati e valenze tali da identificarsi con la festa stessa.” U pupu cu l’ova” è il pane rituale più diffuso, le “cassatedde ca ricotta” come anche le “mpanate” ripiene di ricotta o verdure selvatiche ed ancora u “pisciduovo”, tutte pietanze tipiche del territorio che possono essere gustate nei vari ristoranti presenti nel territorio cassarese”.
Domenica 14 aprile in occasione della domenica delle Palme sarà possibile gustare tutte queste pietanze tipiche pasquali in piazza San Sebastiano grazie al comitato dei festeggiamenti di San Sebastiano; inoltre in mattinata vi sarà la presenza dell’associazione “Volante storico di Siracusa” con la sfilata di auto d’epoca e la rappresentazione vivente dell’entrata di Gesù a Gerusalemme accompagnato dalle confraternite locali.
I rituali proseguiranno poi durante la settimana Santa con la “fratellanza” del giovedì Santo, cioè la processione delle due confraternite di S. Sebastiano e S. Antonio, ossia degli incappucciati, che si ritrovano nella chiesa del convento per assistere alla lavanda dei piedi. In serata si svolge la visita ai “Sepulcri” fino a tarda notte. Il venerdì Santo nella chiesa di San Antonio Abate si svolge “A Scisa a Cruci”, deposizione dalla croce del Cristo morto, scandita dalle sette parole che illustrano i momenti di maggiore importanza della crocifissione.
Dopo aver deposto il corpo del Cristo morto nell’urna, si avvia la processione della Madonna Addolorata e del Cristo morto nell’urna, che si protrae fino a notte tarda, con la partecipazione dei fedeli e della banda musicale di Cassaro. Ma il momento più atteso della Santa Pasqua è la Domenica, quando già all’alba l’Addolorata, portata a spalla esclusivamente dalle donne, ricerca il figlio, ricerca che si completa alle 12 in Corso Umberto I con lo spettacolare e commovente “Scontru” tra lo sparo di mortaretti, lancio di volantini e il suono festoso della banda musicale locale.
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