I Riti della Santa Pasqua a Cassaro, entrano nel vivo a partire da domani. Si tratta di una tradizione che si rinnova annualmente e si tramanda da secoli tra le varie generazioni. Un momento anche di ritrovo tra i cassaresi, che per motivi lavorativi vivono lontano dal piccolo comune. “Tradizioni, folklore ma anche sapori – dice il vicesindaco Fabio Lanteri – Proprio durante la Settimana Santa, a farla da padrona sono anche le tradizioni culinarie con i dolci tipici della Pasqua come le cassatedde che vengono prodotte dalle attività locali e le pietanze tipiche del territorio che possono essere gustate nei vari ristoranti presenti nel territorio cassarese”.
Molto particolare la giornata del Giovedì Santo quando si rappresenta la “Fratellanza” cioè la processione delle due confraternite di S. Sebastiano e S. Antonio, ossia degli incappucciati, che si ritrovano nella chiesa del Convento per assistere alla lavanda dei piedi. In serata si svolge la visita ai “Sepulcri” fino a tarda notte. Il Venerdì Santo nella chiesa di San Antonio Abate si svolge “A Scisa a Cruci”, deposizione dalla croce del Cristo morto, scandita dalle sette parole che illustrano i momenti di maggiore importanza della crocifissione. Dopo aver deposto il corpo del Cristo morto nell’urna, si avvia la processione della Madonna Addolorata e del Cristo morto nell’urna, che si protrae fino a notte tarda, con la partecipazione dei fedeli.
Il momento più importante della Santa Pasqua è la domenica, quando già all’alba l’Addolorata, portata a spalla esclusivamente dalle donne, ricerca il figlio, ricerca che si completa alle 12 con lo spettacolare e commovente “Scontru” tra lo sparo di mortaretti e lancio di volantini.
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