Con la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione e la lectio magistralis di Sami Basha, docente universitario e pedagogista palestinese, presidente dell’Aus, American University of Sicily a Siracusa, su “L’incontro tra civiltà nel mondo contemporaneo”, si è chiuso ieri pomeriggio, nell’aula consiliare del Comune, l’11° anno accademico dell’Unitre, l’Università della Terza Età di Canicattini Bagni, promossa dall’amministrazione comunale e diretta da Giuseppe Di Mari.
Presenti, con il sindaco Marilena Miceli e il presidente del Consiglio comunale, Paolo Amenta, che da sindaco, all’inizio del suo mandato, istituì, assieme al centro diurno anziani, questo prestigioso momento di arricchimento culturale per i suoi concittadini, alcuni dei docenti ed esperti professionisti che ogni anno, in modo del tutto volontario, mettono a disposizione degli anziani tutta la loro esperienza e conoscenza, tra questi Teresa Amodio, Alfonso Nicita, l’Etnoantropologo e guida naturalistica Paolino Uccello, l’attrice Lalla Bruschi, il Comandante della locale Stazione dei Carabinieri, Sebastiano Pappalardo, l’ex Comandante della Polizia Municipale, Paolo Cultrera, e Michele Gallo.
A fare gli onori di casa la vice presidente del centro diurno anziani, Giovanna Giangravè, con tutti i componenti del comitato di gestione della struttura che ha sede a Palazzo Cianci.
Sami Basha, docente di pedagogia e presidente dell’Aus, nella sua lectio magistralis ha affrontato due tematiche di viva attualità: le culture e l’incontro. Un intervento quello dell’illustre pedagogista, molto conosciuto ed apprezzato a livello internazionale, focalizzato su poli che rappresentano le basi per un incontro proficuo: “il rafforzamento della propria identità storica e culturale e l’apertura all’altro basata sul desiderio di conoscersi e rispettarsi in un dialogo che renda lo straniero sempre più parte del tessuto sociale”.
“Siamo tutti diversi – ha detto ancora il Prof. Basha – e non bisogna avere paura dell’altro. Chiediamoci, chi è la persona felice? Non ci sono dubbi, è quella che riesce ad accettare il confronto. Ed oggi c’è tanto bisogno di confronto e di verità per arrivare alla pace”.
Un arricchimento del proprio bagaglio culturale che si aggiunge al già prezioso patrimonio di esperienze che gli anziani rappresentano in ogni comunità, oltre a rafforzare i momenti di vita assieme, sono gli obiettivi e il percorso di questi lunghi dieci anni di Unitre a Canicattini Bagni.
“Un’esperienza più che positiva per la nostra città – ha sottolineato il sindaco Miceli – nata grazie alla lungimiranza del mio predecessore Paolo Amenta, per tenere e rendere sempre attivi gli anziani, migliorandone la qualità della vita e condividendone la preziosità e i saperi di cui sono custodi. Dopo il decennale anche come centro diurno anziani abbiamo voluto aprirci all’esterno, al confronto con le altre realtà, com’è avvenuto in occasione del 5° raduno dei centri diurni anziani della provincia che recentemente abbiamo ospitato nel nostro Palazzetto dello Sport. E devo dire che il confronto ci premia, soprattutto negli interventi e nell’attenzione che come Comune dedichiamo ai nostri anziani, alle loro attività e al loro Centro di socializzazione. Di questo ringrazio il comitato di gestione per la responsabilità con la quale segue e cura tutte le attività. Un ringraziamento alla presidenza di Unitre, a tutti i docenti e quanti si mettono a disposizione per dare un contributo fattivo per la riuscita di questo importante momento. Collegandomi al tema dell’incontro tra civiltà di Basha, non posso non evidenziare la scelta della nostra comunità di aprirsi all’altro, accogliendo due Sprar per immigrati, uno per donne con fragilità e l’altro per minori non accompagnati, ed un centro sempre per minori maschi non accompagnati. Tutto ciò senza pregiudizio alcuno, e i risultati, grazie agli operatori che gestiscono queste strutture, ci premiano, come testimoniano i report del Ministero dell’Interno, che ci collocano tra le buone prassi a livello nazionale”.
Gli anziani, dunque, rappresentano un valore e la memoria della propria comunità e del loro territorio, come ha ribadito il presidente Paolo Amenta. “Una società che non valorizza i propri anziani non ha futuro – ha aggiunto il presidente Paolo Amenta –. Le loro conoscenze e le loro esperienze sono un dono prezioso per i giovani che vogliono guardare avanti con determinazione e coraggio. Gli anziani, termine ormai abusato con l’allungamento della prospettiva di vita, non vogliono essere un peso, sono e vogliono continuare ad essere attivi, e Unitre rappresenta un passaggio importante per gli arricchimenti culturali e lo scambio intergenerazionale”.
A tracciare il bilancio dell’attività dell’undicesimo anno di studi, che ha visto l’ampliamento dei corsi, è stata la professoressa Teresa Amodio, che undici anni addietro con il compianto marito Carmelo Di Mari e il figlio Giuseppe, ha iniziato l’esperienza di Unitre.
Nel corso dell’anno si così parlato di tradizioni popolari, di medicina, di alimentazione, stili di vita, conoscenza dell’informatica e dei nuovi strumenti quotidiani della comunicazione, come gli smartphone, e poi le lingue straniere, dall’inglese allo spagnolo, naturalmente la musica, la legalità, la conoscenza della Costituzione e la cittadinanza attiva, oltre ad approfondire la conoscenza di itinerari artistici e storici.
A chiudere la serata, infine, la consegna degli attestati di partecipazione e le performance teatrali dell’attrice Lalla Bruschi, che ha recitato alcuni passi di Elena, la tragedia greca di Euripide in scena in questi giorni al Teatro Greco di Siracusa in occasione del 55° ciclo delle Rappresentazioni classiche, e di Michele Gallo che ha cantato alcune canti della tradizione siciliana.
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