Compostaggio di comunità, Ferla presa come modello per tutta la Sicilia

I modelli, pubblicati sul sito del dipartimento regionale Acqua e rifiuti, si prefiggono l'obiettivo di impartire anche nei grandi condomini e nei piccoli paesi lontani dagli impianti

Ancora un riconoscimento per Ferla che viene presa come esempio virtuoso per tutta la regione in materia di compostaggio di comunità. La Sicilia è la prima Regione in Italia a dotarsi degli schemi di regolamento comunali per il compostaggio domestico, locale e di comunità destinati agli Enti locali dell’Isola. I modelli, pubblicati sul sito del dipartimento regionale Acqua e rifiuti, si prefiggono l’obiettivo di impartire anche nei grandi condomini e nei piccoli paesi lontani dagli impianti.

È una prima ricetta contro la carenza degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti organici – afferma il presidente della Regione, Nello Musumeci – e per evitare i trasporti dei rifiuti. Così come avviene nelle Regioni più avanzate del Nord Europa, in linea con i dettami dell’economia circolare, vogliamo dare semplici ma importanti strumenti a tutte le amministrazioni locali, utili allo sviluppo del compostaggio nei propri territori. In questo modo – si potrà ridurre notevolmente il rifiuto indifferenziato, che purtroppo sta saturando tutte le discariche presenti in Sicilia, si evita che il rifiuto viaggi nell’isola e si contribuirà inoltre, a risolvere il problema della mancanza di impianti di compostaggio nell’Isola.”

Un modello di gestione che a Ferla è già iniziato e va avanti con successo da qualche anno e che oggi viene preso come esempio virtuoso da seguire su tutto il territorio regionale. “I regolamenti regionali, a cui a breve seguiranno i bandi di finanziamento dedicati ai Comuni – afferma Salvo Cocina, direttore dell’Ufficio speciale per la differenziata -, colgono una rivoluzione in corso, già sperimentata da alcuni Enti locali e gruppi di cittadini attivi soprattutto a Santa Venerina, Augusta e Ferla”. Da queste esperienze è nato un gruppo di lavoro coordinato da Manuela Leone, presidente regionale di ‘Rifiuti zero’ e formato da enti, associazioni, consorzi del riciclo e funzionari del dipartimento Acqua e rifiuti.

Più che soddisfatto il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, che ha parlato di “emozione unica”. “Ecostazione, casa dell’acqua, villaggio del Compost: il modello “BelloFerla” invade la Sicilia e ci rende ancora di più comunità virtuosa a tutela dell’ambiente e della natura. Grazie all’onorevole Savarino, presidente della Commissione Regionale Ambiente dell’Assemblea Regionale Siciliana, per avermi ascoltato in audizione e per aver sostenuto il modello Ferla. Grazie ai miei compagni di viaggio per essere una squadra unica, tenace, originale e unita. Grazie alla mia comunità per averci scelto, sostenuto e partecipato, perché una nuova storia è possibile in Sicilia e il bello è che questa volta parte da Ferla.”

 


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