Elezioni europee. Siracusa sceglie i 5 Stelle: Flavia Di Pietro, da Buscemi, supera i 45 mila voti

La siracusana più votata viene da Buscemi ed è Flavia Di Pietro, con 45.600 voti, che sfrutta e bene il trascinamento del partito. Luca Cannata il preferito in provincia

In Sicilia e in provincia di Siracusa vincono i 5 Stelle, che ancora una volta dimostrano la forza del Movimento al Sud. Nella regione, la siracusana più votata è Flavia Di Pietro con 45.600 voti che sfrutta e bene il trascinamento del partito ma è Luca Cannata il preferito in provincia di Siracusa, l’unico che potrebbe sperare in una posizione a Bruxelles. Se tutti, chi più chi meno, possono pensare di cantare vittoria, a Siracusa sono solo due: il sindaco di Avola Luca Cannata e il Movimento 5 Stelle.

Cerchiamo di fare ordine con i dati alla mano. In Sicilia il M5S si attesta al 29,85%, Lega al 22,42%, Pd 18,48%, Forza Italia al 14,77% e Fratelli d’Italia al 7,28%. Gli altri partiti non hanno superato la soglia di sbarramento. A livello regionale, Dino Giarrusso (ex Iena, vecchia conoscenza anche a Siracusa) si posiziona in cima al partito con 116 mila voti, segue Ignazio Corrao a 115, Alessandra Todde 88 mila e Flavia Di Pietro 45.600. La Lega è trascinata da Salvini con i suoi 239 mila voti che distanzia di un’enormità la seconda Annalisa Tardino 32.700 e Francesco Donato 28 mila. Fuori dall’Europa Michela Giuffrida, da Lampedusa arriva il medico Pietro Bartolo che ottiene 135 mila voti, quindi Caterina Chinnici con 112 mila. Silvio Berlusconi torna a ricoprire una carica, europarlamentare, anche grazie ai 90 mila voti siciliani, distanziando non di molto Giuseppe Milazzo a 74 mila e Saverio Romano 73 mila. Giorgia Meloni ottiene 63 mila preferenze, doppiando Raffaele Stancanelli a 30 mila mentre Luca Cannata con 20.028 supera la palermitana Maria Carolina Varchi ferma a 14 mila.

Ma leggendo i risultati limitandoli agli elettori della provincia di Siracusa emerge un dato chiaro: Luca Cannata è il più votato in assoluto. Con i suoi 13.462 voti è il principale artefice del voto di Fratelli d’Italia (al 15%) triplicando le preferenze di Giorgia Meloni (4.121) lasciando il catanese Stancanelli a 1.800 voti e la palermitana Varchi appena a 339. In questo caso all’interno dello stesso partito c’è stata una corrente opposta a Cannata come dimostrano i voti in salsa etnea, ma il dato politico sarà approfondito più in là.

Dopo il sindaco di Avola… il ministro degli Interni: Salvini è stato votato da 12 mila elettori (Lega al 18,78%). Di Pietro ottiene 10 mila voti (M5S al 34,78%), Bartolo (Pd al 16%) ne ha 9.200 mila e Berlusconi 4.100 (F.I al 9,86%).

Infine il capoluogo: qui è Salvini il “prescelto” con 3.600 voti. Bartolo 3.281; Di Pietro 3.100 voti e Giarrusso 2.800, Cannata 2.400 (Meloni 1.255 e Stancanelli 461), Berlusconi 1.290. A vincere, in realtà, sarebbe stata l’astensione (in Sicilia ha votato il 37,51%), ma chi non vota non esercita il proprio diritto/dovere di essere rappresentato e quindi ha perso in partenza.


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